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La recente traslazione della reliquia di San Nicola in Russia diventa un docu- film. Il  Primo Canale della Tv di Stato russa, infatti, ha commissionato alla Premier Documentary il docu-film e il tutto andrà in onda a metà  dicembre. Il lavoro è stato interamente girato nel capoluogo pugliese, con interviste all’ arcivescovo di Bari- Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, al priore della Basilica di San Nicola Padre Ciro Capotosto,  al rettore della Chiesa russa ortodossa di Bari, e al professor Francesco Introna che ha curato l’ aspetto medico di tutta l’ operazione . Il docu-film è stato reso possibile grazie al  prezioso contributo logistico del  Cesvir (  Centro di economia e sviluppo italo- russo), presieduto dall’ attivissimo e competente Presidente, dottor Rocky Malatesta che abbiamo intervistato

Quale è l’importanza sia per Bari che per la Russia del docu film della tv russa su San Nicola?

“Si tratta di una occasione molto importante per Bari, perché centinaia di milioni di cittadini della Federazione russa, devoti a San Nicola, avranno la conferma che venire a Bari rappresenta non solo l’opportunità di avvicinarsi e pregare davanti alle reliquie del vescovo di Myra, ma anche quella di trascorrere momenti felici in una splendida città. Allo stesso tempo, però, questo docufilm sarà anche la realizzazione di un sogno per i tantissimi fedeli che ancora non possono permettersi di viaggiare fin qui per venire a pregare sulla tomba di San Nicola nella nostra Basilica. Per loro questo viaggio è il sogno di una vita e la Tv russa gli offrirà l’occasione di realizzarlo”.

Chi è il regista e quanto tempo dura?

“Il regista del docu-film che avrà una durata di circa un’ora e trenta è il noto Alexander Zamyslov. Senza dubbio, durerà a lungo il ricordo che questo docufilm lascerà nella mente dei russi: nei loro occhi rimarranno per sempre scolpite le immagini d i Bari vista da terra e dal mare. Ho accompagnato personalmente la troupe in alcune occasioni, e devo dire che hanno fatto un gran bel lavoro. Sono ansioso, come voi, di vedere il risultato finale”.

Quando verrà mandata in onda?

“Verrà trasmesso su Canale Uno, il primo canale della Tv di Stato nella seconda metà di dicembre, quando il clima per le festività natalizie è ormai nell’aria e la spiritualità è nelle case di tutti i fedeli e soprattutto immagino che il motivo principale della scelta del periodo è perché il 19 dicembre gli ortodossi festeggiano San Nicola”.

Che cosa ha rappresentato sotto il profilo del cammino ecumenico la traslazione in Russia della reliquia?

“Dopo il Grande Scisma, le Chiese cattolica e ortodossa hanno smesso di parlarsi per centinaia di anni interrompendo un dialogo che è stato riaperto, almeno ufficialmente, solo lo scorso Febbraio a Cuba dallo storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca russo Kirill. La scelta del  Santo Padre di inviare la reliquia di San Nicola in Russia, dove è stata venerata da due milioni e mezzo di persone in poco più di due mesi, ha rappresentato il primo atto concreto della ripresa di questi rapporti e del riavvicinamento tra popoli e fedeli, e l’unità tra le Chiese. È quasi certo che ci sarà prossimamente un incontro tra Papa Francesco e il patriarca Kirill a Mosca. Ci auguriamo davvero che il successivo abbraccio tra Francesco e Kirill possa avvenire a Bari”.

Qual è il ruolo di Bari oggi nel  dialogo con la Chiesa di Oriente?

“E’ un ruolo chiave, anzi, direi che la presenza di San Nicola a Bari è quella chiave che lo stesso Papa Francesco ha capito di poter utilizzare per riavvicinare i fedeli cattolici e ortodossi. E’ sufficiente vedere la gioia negli occhi dei pellegrini russi a Bari per capire la forza della  città in questo cammino ecumenico. Ma anche nella costruzione dei rapporti di amicizia e fratellanza tra italiani e russi, rapporti che Bari costruisce da moltissimi anni”.

Che cosa viene fuori dal docu-film ed in particolare come ne viene fuori Bari?

“Dal docufilm immagino che possa emergere proprio questo: l’amore di Bari e dei russi per San Nicola, il Santo che unisce. Ma anche la stretta relazione che il nostro territorio ha intessuto negli anni, aprendo la strada a un altro percorso, quello che deve riuscire a tenere insieme questa grande spiritualità con l’accoglienza, il turismo e l’economia”.

Che cosa rappresenta San Nicola per i russi?

“A questa domanda, che mi sono fatto tante volte anch’io, ho trovato sempre la stessa risposta nei miei viaggi in Russia: la commozione espressa dagli occhi dei russi ogni qualvolta sentono che vengo da Bari, la città di San Nicola. Per loro San Nicola significa davvero tanto. È il Santo del focolare domestico, protettore dell’armonia familiare, dei viaggiatori ed è anche taumaturgo, cioè capace di offrire segni miracolosi. E’ un grande padre che amano da quando sono bambini e Nicola è il nome più diffuso nella Federazione Russa. Dopo l’arrivo della reliquia a Mosca e San Pietroburgo, questo amore è cresciuto tantissimo”

Bruno Volpe

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