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Il cardinale Oscar Andrés Rodrìguez Maradiaga, nella prefazione a “Tutti gli uomini di Francesco. I nuovi cardinali si raccontano“, il nuovo libro di Fabio Marchese Ragona, uscito il 22 gennaio 2018 scrive: “Non posso certo dire cosa è successo all’interno della Sistina, durante il conclave, ma posso raccontare una cosa: quando iniziò a delinearsi la figura dell’arcivescovo di Buenos Aires come possibile nuovo Pontefice, le famose cordate clericali di cui oggi Francesco parla tanto, iniziarono a muoversi per ostacolare il disegno di Dio che stava per realizzarsi. Qualcuno (…) addirittura mise in giro la voce a Santa Marta che Bergoglio fosse ammalato, che fosse senza un polmone”. Maradiaga prosegue rivelando che “parlai con altri cardinali e dissi: va bene, andrò io a chiedere all’arcivescovo di Buenos Aires se le cose stanno davvero così, se è davvero ammalato. Quindi andai a trovarlo: chiesi scusa per la domanda che stavo per fare ma il cardinale Bergoglio, molto sorpreso per il quesito, mi confermò che a parte un po’ di sciatica e un piccolo intervento al polmone sinistro per la rimozione di una ciste quando era ragazzino, non aveva grossi problemi di salute. Fu un vero sollievo – sottolinea il cardinale -: lo Spirito Santo, nonostante gli ostacoli delle cordate, stava soffiando sulla persona giusta”.

Quindi, secondo il cardinale Rodrìguez Maradiaga, a mettere in giro la voce della malattia e del polmone mancante al cardinale Bergoglio sarebbero stati alcuni cardinali che sostenevano altri papabili. All’epoca si diceva che il secondo più votato nel conclave era stato il cardinale Scola. Ma Maradiaga non lo dice questo nome e non fa i nomi dei cardinali che non volevano Bergoglio Papa.

Elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 2001, del titolo di Santa Maria della Speranza, divenendo il primo cardinale della storia dell’Honduras, il 13 aprile 2013 papa Francesco lo ha nominato membro con funzione di coordinatore del Consiglio dei cardinali, il gruppo chiamato a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana.

Nel dicembre 2017 Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga è stato coinvolto in uno scandalo riguardante presunti stipendi e investimenti milionari che sarebbero stati operati dal cardinale stesso e dal suo vescovo ausiliare, Juan José Pineda Fasquelle. Poco tempo dopo è stato difeso pubblicamente da Papa Francesco.

 

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