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“Coronavirus? Evitare assolutamente rapporti ed incontri con prostitute. Un errore igienico la comunione in mano”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto epidemiologo di Lecco, grande studioso di storia della medicina, professor Paolo Gulisano.

Professor Gulisano. In tema Coronavirus che dire dei rapporti sessuali con prostitute?

“Sono un grandissimo pericolo sul quale le autorità, e lo ho già detto, dovrebbero vigilare con maggior attenzione e rigore, scoraggiando l’ attività delle prostitute ed isolando socialmente i clienti”

Se il virus si contagia per saliva, tuttavia, come è possibile che infetti per via sessuale?

“Non è così. E’ evidente che nelle relazioni sessuali, specie in quelle con prostitute delle quali non si conosce lo stato di salute o l’ igiene personale, si arriva ad una vicinanza che va oltre il metro. Gran parte di queste relazioni avvengono in auto o comunque in ambienti molto ristretti dei quali non si sa lo stato igienico. E di salute .Basta la vicinanza dunque a contagiare il virus. Questo lo affermo da medico lasciando da parte le mie convinzioni morali e di credente”.

Che cosa possono fare le autorità?

“Sappiamo che in sè la prostituzione non è un reato, ma è possibile fare attività di prevenzione scoraggiando soprattutto i fruitori”.

Centri internet e computer..

“Tutti i luoghi ad elevata affluenza di gente sono a rischio, naturalmente anche i centri internet nei quali l’ igiene non sempre primeggia. Qui esiste un altro problema, come del resto nei computer di uffici e case: tastiere e mouse sono potenziale veicolo di virus e andrebbero disinfettati e sanificati. Tante mani li toccano. Consiglierei di non andare i questi centri e alle autorità sanitarie di vigilare con scrupolo”.

Si parla di assembramenti per le strade o nei parchi. Che cosa accade se si organizzano feste in casa?

“Molto, naturalmente, sta al senso di responsabilità delle persone. Molto meglio evitare perché nelle feste ci si saluta da vicino . In ogni caso, è bene usare in pranzi anche in famiglia, bicchieri e posate monouso”.

Autobus e metro?

“Non possiamo fermare le città e tutte le attività lavorative anche se qualcuno ci sta pensando. Indubbiamente prudenza suggerisce di evitarli quando sono affollati. La sanificazione fatta a fine giornata non basta se poi si viaggia accalcati, mancano le distanze di sicurezza. Suggerisco di lavare le mani almeno dieci volte al giorno con acqua tiepida e sapone, anche quello normale liquido”.

Causa coronavirus messe sospese e comunione in mano…

“Lasciando da parte la mia veste di cattolico e di credente, ma parlando da medico ed epidemiologo, sostengo senza possibilità di smentita che ci si può contagiare maggiormente in treno, nella metro o al supermercato rispetto ad una chiesa, specie se il parroco fa osservare le distanze tra i fedeli. In quanto alla comunione, a mio avviso quella in mano è maggiormente rischiosa di quella in bocca. Infatti, le mani toccano qualunque oggetto e possono venire a contatto con superfici infette. Del resto, noi stessi medici raccomandiamo, giustamente, di non portare mani ad occhi e bocca”.

Bruno Volpe

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