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padre-pioTraslazione  delle spoglie mortali con polemiche. E’ il destino di Padre Pio il quale aveva profetizzato: “farò parlare più da morto che da vivo”. Detto, fatto. Come noto, le sue spoglie  mortali, assieme a quelle di San  Laopoldo Mandic sono state volute dal Papa quale simboli della misericordia di Dio per il Giubileo  e saranno a Roma  dal prossimo 3 febbraio. Il sito Dagospia ha titolato in riferimento a Padre Pio, ” Giubileo col morto”.

Un quotidiano nazionale ha scritto che le spese della traslazione saranno a carico della  Regione Puglia. Una inesattezza, forse maliziosa, perchè le cose non stanno in questo modo. Nel bilancio di previsione 2016  la Regione Puglia, su istanza della Fondazione Voce di Padre Pio, ha stanziato ai frati un rimborso spese parziale di 100.000 euro. Inoltre si stratta di un bilancio non ancora approvato, pertanto i frati non hanno ricevuto ancora niente. Va detto che il costo totale che la Fondazione Voce di Padre Pio sosterrà è di 300.000 euro; la Regione dunque rimborserà, in caso di approvazione, appena un terzo.  Inoltre qualche associazione di San Giovanni Rotondo mugugna sostenendo che le reliquie non dovevano muoversi. Insomma, la polemichetta ci scappa sempre con Padre Pio.  Ne parliamo con Saverio Gaeta, noto giornalista e scrittore che assieme a Andrea  Tornielli scrisse un bel saggio dal titolo “Padre Pio, l’ultimo sospetto”.

Gaeta, Dagospia ha titolato “Giubileo col morto”, che ne pensa?

Lo trovo un titolo  poco cristiano. A Roma non si espone un gagliardetto di una squadra di calcio e  quel corpo non è un cadevere, bensì un corpo vivente nella glooria. La religione cristiana è quella della vita e non della morte. Inoltre i fedeli e tutti noi abbiamo bisogno di stare a contatto con dei simboli, direi con la fisicità. Chi fa certe uscite  evidentemente è lontano dalla sensibilità del credente. In ogni caso un brutto titolo, privo di riguardo.

Intanto in Puglia spira la solita polemica su un parziale rimborso spese  che la Regione potrebbe dare. Un giornale romano in edizione regionale ha quasi gridato  allo scandalo…

Quando ci sta Padre Pio di mezzo si fa così, magari per vendere una copia in più. Si guarda al dito e non alla luna. Ogni regione, non solo quella pugliese, destina fondi a manifestazioni e rassegne e nessuno  strilla. La traslazione delle spoglie di Padre Pio e Leopoldo Mandic è un avvenimento di portata mondiale che alla lunga reca vantaggi non solo alla popolarità del santo, ma alla stessa regione Puglia in termini di turismo religioso. Non capisco questa polemica.

Che cosa rappresenta questa traslazione?

Un fatto storico, l’ avvenimento più importante del Giubileo assieme alla canonizzazione della Beata Madre Teresa. Il Papa ha voluto la presenza di quelle reliquie per indicare anche visivamente la via alla misericordia, considerato che i due non la hanno mai lesinata nel  sacramento della confessione, erano instancabili.

Qual è il messaggio di Padre Pio?

Di grande attualità, ma anche impopolare se messo in pratica. Lui andava controcorrente ed è naturale che in questo contesto, alcuni lo reputino superato o vecchio, peggio ancora medioevale.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Traslazione delle spoglie di padre Pio, è polemica”
  1. “Il Papa ha voluto la presenza di quelle reliquie per indicare anche visivamente la via alla misericordia, considerato che i due non la hanno mai lesinata nel sacramento della confessione, erano instancabili.”

    San Leopoldo Mandic non lo conosco. Ma per quanto riguarda San Pio, questa frase è al minimo molto imprecisa. Infatti Padre Pio cacciava anche in malo modo dal confessionale e “saltava” certe persone alla balaustra per ricevere l’Eucarestia.

    Ovviamente poteva permettersi di farlo perché aveva il carisma di comprendere chi si presentava a ricevere i due sacramenti in condizioni inopportune. Ma è un messaggio molto diverso dalla “misericordia per tutti” che traspare dalla predicazione di Francesco, almeno per quanto riguarda la parte più visibile.

    Se c’è da fare polemica, non è certo sulle cifre, semmai sull’uso improprio della storia del santo.

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