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Giovanni Paolo IILa BBC ha realizzato e messo in onda da poco un reportage giornalistico nel quale si è affrontato il tema di un intenso scambio epistolare, durato quasi trenta anni tra la filosofa polacca, ma vivente negli Usa ( tornata poi a Cracovia) Anna Teresa Tymieniecka e Karol  Wojtyla. Nulla di realmente sconvolgente o clamoroso nelle lettere, ma sta di fatto che la BBC lo ha montato ad arte e ha usato una certa malizia  giocando  sul fatto che la donna fosse sposata e sul tenore molto amichevole del carteggio fattosi via via sempre più confidenziale e  caloroso. Insomma, una palese tendenziosità . Abbiamo intervistato su questo punto, ma anche sulla teoria gender,  l’Islam e le recenti controverse leggi polacche, Monsignor Tadeusz Pieronek vescovo e, amico fraterno del defunto santo e  Papa.

Eccellenza Pieronek che cosa dice di questo reportage?

“Che siamo alle solite. Io conosco la storia trattata dalla BBC  e dico che in essa non ci sta niente di scandaloso.  Giovanni  Paolo II conosceva la filosofa per il fatto che anche lui si occupava di filosofia e tra i due si avviò  una comunicazione, diventata molto intensa. Mi pare una cosa normale che dopo un avvio formale si sia passati a toni  affabili e persino molto amichevoli, era nella natura del Papa. So per certo che in questa relazione  intensa non vi fu niente di male, era una cosa decente e pulita nel pieno rispetto dei doveri di  un uomo di Chiesa”.

E allora perchè la BBC ha usato certi  toni?

“Non è che la prima volta che un organo di informazione prova a fare questo con Giovanni Paolo II è accaduto anche da noi. Siamo davanti ad un episodio che è figlio del sensazionalismo e dello scandalismo, niente altro. Giovanni Paolo II è stato sempre trasparente e cristallino nelle sue condotte e allora tutto quello che odora di santità infastidisce chi al contrario opera nelle tenebre e per la menzogna, sappiamo chi è”.

Il servizio arriva da Londra, potrebbe esere una sorta di opera massonica?

“Non lo confermo, ma neanche posso smentirlo  o escluderlo. Probabile che questo attacco arrivi da lobby interessate ad appannare la figura del santo”.

Ideologia gender, che cosa ne dice Pieronek?

” La trovo aberrante specie se portata nelle scuole o alla conoscenza dei bambini. Si tratta di una cultura materialista ed atea, nociva alla salute della società e dell’ uomo. Va denunciata e contrastata con forza”.

Eccellenza, emergenza immigrazione nell’ Europa, qual è la risposta?

” Il cristiano deve accogliere, fa parte della carità. Ma questa accoglienza va fatta con criterio e ragionevolezza, non possiamo aprire senza criterio . Esaminando i recenti criminosi fatti di Colonia dobbiamo renderci conto che esiste  in Europa un pericolo di invasione musulmana e rischiamo la islamizzazione del continente e delle nostre terre. Da cristiani dovremmo essere maggiormente attenti, perchè senza logica e  giudizio possiamo diventare poco alla volta schiavi e sottomessi all’ Islam, antitetico alla nostra civiltà. Loro,  i musulmani pregano tanto e spesso sono violenti e pronti anche ad uccidere in nome di Dio, prendendo il Corano alla base dei loro atti. Davanti a questo i cristiani dormono e non si muovono, non hanno più il coraggio di testimoniare la loro fede. In tutto questo ci si mette l’ Europa come istituzione che ha dimenticato le sue origini, fa leggi  anti cristiane, spesso gradite alla grande finanza, e nello spirito laicista ci  spinge a sposare costumi e mode pagane . Viviamo talvolta come pagani”.

Al recente Sinodo dei vescovi qualche voce ha reclamato maggior apertura in favore della comunione ai divorziati risposati, e alle coppie gay nel nome della misericordia, lei che cosa ne dice?

“Il matrimonio era e rimane unione di uomo e donna nel vincolo indissolubile del matrimonio sacramento. Dal Sinodo non è cambiato nulla. La dottrina non è mutata e non  è possibile, salvo snaturare  tutto. In quanto alla misericordia mi permetto di segnalare che essa appartiene a Dio,  ma  l’ uomo deve rispettare,  senza sostituirsi a Dio, i precetti che vengono dall’ alto. La Chiesa non è autorizzata a cambiare la dottrina correndo dietro ad una falsa idea di misericordia che  diventa  un alibi per giustificare tutto. Giustizia e misericordia camminano assieme e nessuna esclude l’ altra,come occorre mettere in chiaro il peso negativo del peccato del quale è bene parlare. Il Vangelo è  sotto gli occhi di tutti e nessuno è autorizzato a modificarlo,alla pari della dottrina e della tradizione. Questo non lo può fare nessuno, nè i vescovi e  neanche il Papa che non è padrone della Chiesa, ma solo custode della fede “.

Bruno Volpe

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