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«Ogni anno circa 50 milioni di bambini nel mondo vengono uccisi a causa dell’aborto. Questa campagna vuole invitare alla riflessione e che questi aborti siano di meno ogni anno”, ha detto il vicepresidente della Życiu Tak [Yes to Life] Foundation, Bogdan Romaniuk. Riferendosi alla guerra in Ucraina e ad altri conflitti armati nel mondo, Romaniuk ha stimato che l’aborto ha le caratteristiche di un crimine analogo ai crimini di guerra contro l’umanità.

Papa Francesco prima di iniziare l’udienza generale dello scorso 22 marzo, ha benedetto la quarta campana di questo genere voluta dalla Fondazione polacca e dedicata allo Zambia per la campagna “Voice of the Unborn”. “Possa il suo suono portare un messaggio che tutta la vita è sacra e inviolabile”, ha detto il Papa. Questa quarta campana pesa una tonnellata e risuonata per la prima volta in Piazza San Pietro in Vaticano con il simbolico colpo di Papa Francesco. Finora sono state create campane per Polonia, Ucraina, Ecuador e Zambia. Anche paesi come Francia, Messico e Nicaragua hanno espresso interesse per le campane. “Penso che questa campagna sia una scintilla che parte dalla Polonia e si diffonde in tutto il mondo”, ha detto Bogdan Romaniuk.

Bogdan Romaniuk ha notato che la dedicazione della campana è avvenuta quasi alla vigilia del Giorno della Santità della Vita. Ha anche sottolineato che la preoccupazione per la vita stava a cuore a san Giovanni Paolo II, ideatore della Giornata della santità della vita, celebrata dalla Chiesa in Polonia nella solennità dell’Annunciazione del Signore, il 25 marzo. Lo ha espresso, ad esempio, nell’enciclica “Evangelium vitae”. “Noi, che siamo cresciuti al tempo del pontificato di Giovanni Paolo II e ne abbiamo studiato il messaggio, possiamo affermare con coraggio che questa campana, questa scintilla che difende la vita concepita, scaturisce anche dall’insegnamento di san Giovanni Paolo II”, ha sottolineato il Vicepresidente della la Fondazione “Sì alla vita”.

Alla cerimonia di consacrazione della campana, nell’Auditorium Paolo VI, hanno partecipato, oltre a una delegazione della Fondazione YES TO LIFE, l’arcivescovo di Lusaka, Alick Banda, e un sacerdote polacco che opera in Zambia per più di 30 anni, padre Wojciech Łapczyński. La campana andrà poi alla Cattedrale del Bambino Gesù a Lusaka e visiterà molti villaggi dello Zambia. “Crediamo che questo simbolo continuerà a portare il messaggio che tutta la vita è sacra e inviolabile”, ha sottolineato Bogdan Romaniuk.

La campana è stata creata nel laboratorio di Jan Felczynski a Przemyśl. La Fondazione YES TO LIFE, invece, ha sede a Rzeszów, nel sud-est della Polonia. Attraverso varie iniziative e progetti, ricorda attivamente alle persone la necessità di proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale. Una delle iniziative più importanti è proprio la campagna «La voce dei non nati».

Foto di Justyna Grzyb

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