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La legge sul fine vita “non è la priorità” per cittadini. Lo sostiene la parlamentare Udc, Paola Binetti, neuropschiatria infantile e professore ordinario di storia della medicina, spiegando: “Un sondaggio a tappeto e’ stato fatto ieri pomeriggio per le strade di Roma, per chiedere alla gente quali fossero le loro priorità in questa ultima fase della legislatura. Il sondaggio condotto da un gruppo di Esperti per conto dell’Associazione Etica & Democrazia ha dato risultati solo apparentemente sorprendenti”. Binetti continua: “Nessuno, vorrei sottolineare che proprio nessuno, ha citato tra le sue priorità il testamento biologico, mentre tutti si sono concentrati su tre problemi percepiti con punte di vera e propria drammaticità. Prima di tutto il lavoro, per se’, per i propri figli; subito dopo la povertà acquisita in questi ultimi anni, nonostante il lavoro svolto. I soldi non bastano mai e si profila un Natale all’insegna del ‘non si può’, anche perché le tasse divorano tutto ciò che guadagnano, affermano i piccoli imprenditori. Terza tra le priorità identificate: la sicurezza, con il naturale corteo di paure davanti ad una micro-criminalità sempre più impudente ed invasiva, ma anche davanti ad una immigrazione percepita ancora come fuori controllo. Nessun riferimento alle DAT! Nessuno e il fatto che il Parlamento ne abbia fatto, almeno sul piano simbolico, l’unica vera urgenza del Paese e’ apparso a tutti come segno della distanza incommensurabile che separa cittadini ed istituzioni”. 

 

“Eppure leggendo il dibattito di questi giorni sulla stampa o ascoltando gli interventi di ieri al Senato – continua Paola Binetti – sembra che per Pd, Mdp e M5S, il Paese non abbia più bisogno di altro, nonostante siamo giunti ormai alle ultime battute di questa legislatura opaca e deludente. Ma saranno proprio queste Dat a segnare la fine della legislatura, una vera e propria dichiarazione, anzi disposizione, anticipata di trattamento. Per i cittadini tutti sta diventando sempre più urgente – conclude la deputata Udc – staccare la spina a questo governo perché si è dimostrato ancora una volta incapace di cogliere necessità reali per imporre soluzioni ideologiche e sprovviste di un vero e proprio ancoraggio ai valori di una maggioranza che nel Paese chiede solo di essere curata sempre più e sempre meglio e non di non essere curata”.

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