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” Monsignor Hoser? Poteva risparmiarsi quelle dichiarazioni. Non ci sono relazioni tra presunte infiltrazioni della camorra e i messaggi della Madonna a Medjugorje, si tratta di cose distinte e separate”. Lo afferma in questa intervista che ci ha rilasciata il noto mariologo, sacerdote e docente al Marianum, professor Salvatore Perrella componente della Pontificia Commissione per Medjugorje.

Professor Perrella ha letto le dichiazioni di Monsignor Hoser?

“Sul giornale di Napoli, il Mattino. Per me gli uomini di Chiesa, specie se hanno elevate responsabilità, dovrebbero osservare la prudenza sia pur nella verità. In poche parole, il vescovo polacco poteva risparmiarsi quelle affermazioni, anche se in tema di fake news, bisogna leggerle tutte e valutarne il contesto. In pratica se sono state riportate fedelmente,tutte, e con retto spirito. Indubbiamente si è determinata una situazione fastidiosa. Credo che se Hoser ha prove o fatti prima di dirli in una omelia deve denunciarli alla polizia del posto “.

Che cosa dimostra quello che è accaduto?

“Per paradosso, è la prova che per Medjugorje bisogna fare presto . E’ più che mai essenziale che i pellegrini siano affidati a guide autorevoli, sacerdoti e non alle agenzie di viaggi. I fedeli devono essere condotti da pastori di Chiesa, non da improvvisati dei quali si conosce poco. Quando manca la Chiesa,  scoppia il caos”.

Che situazione è quella di Medjugorje?

“Esplosiva, specie se arrivano dichiarazioni a  raffica. E’ allora meglio limitare le esternazioni ed avere prudenza, vale per Hoser, vale per Peric, potrebbero stare zitti ed evitare polemiche inutili e dannose. Tutto questo potrebbe favorire la confusione figlia del demonio. Io non vedo Satana dappertutto, ma non posso escludere che certe cadute e determinate situazioni siano favorite dal nemico che non ama  Dio, la Madonna e la Chiesa. Io sono per le posizioni  ufficiali”.

Non sarebbe bene che la Chiesa si pronunciasse sulle apparizioni?

” I tempi e i modi della Chiesa sono diversi dai nostri e da sempre la Chiesa ha una sua saggia dimensione prudenziale, non usa termini netti, per scherzare non ha la Var. Correre è un errore”.

Esiste un nesso tra  eventuali infiltrazioni della camorra a Medjugorje nelle attività economiche e i messaggi?

” Senta, si è creato un baccano  esagerato. Spiace dirlo, ma siamo nella nomalità o quasi. La storia ci insegna che spesso  attorno a luoghi sacri sono sorti affari. C’ è chi sta utilizzando questo per attaccare la Chiesa e la Madonna. Ma io non vedo alcun nesso diretto tra la camorra e i messaggi. Se ci sono presunti delinquenti, le loro eventuali malefatte non incidono sulla parola di Maria e restano fatti di cronaca nera. Sono piani distinti e separati. In sintesi: non possiamo buttare il bambino, Medjugorie con l’ acqua sporca, per presunte collusioni della delinquenza, tutte da accertare e provare”.

Bruno Volpe

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