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“Viganò e il Papa – Un testimone racconta” ( ed. Choraboks) è l’ultimo lavoro del noto ed autorevole vaticanista Marco Tosatti. In modo veloce ed  estremamente efficace, Tosatti racconta la vicenda dell’ ex nunzio apostolico Mosignor Carlo Maria Viganò che ha scosso e scuote i Sacri Palazzi.

Tosatti, ci spieghi il motivo del titolo..

” Come è evidente, parlo del caso Viganò, da persona direttamente coinvolta, spiego quello che realmente è successo”.

Che cosa?

“Monsignor Viganò mi ha contattato per un’ intervista, ma poi ha cambiato idea scegliendo la via del memoriale, un documento. Io lo ho solo aiutato per l’ editing, cioè occorreva uno che lo agevolasse a spiegare direi in modo quasi giornalistico ed agevole, cose che i non addetti ai lavori difficilmente potevano assimilare. Insomma, un intervento che rendesse il discorso più fluido. Nel libro spiego, spero in maniera esaustiva, che non sono stato io a prendere l’ iniziativa o istigarlo. Ho voluto smentire una volta per tutte, che non sono il mandante”.

Per quale motivo Viganò è… esploso?

” Si era indignato per le tante calunnie messe in giro ad arte contro Benedetto XVI. E’ stato questo il grilletto che lo ha mosso”.

Da poco si è concluso in Vaticano un summit sugli abusi sessuali degli uomini di Chiesa in danno dei minori e di chi non si può difendere. Quale la sua opinione?

” Penso che sia stata la grande rivincita di Monsignor Viganò, senza il suo intervento non si sarebbe fatto. Una delle conclusioni è che il silenzio sul tema è inaccettabile, esattamente quanto invocava ed invoca Viganò: risposte vere.  Egli sostiene che occorre rispondere a tutti i livelli della Chiesa affinché la gente sappia. Del resto, durante i lavori, il cardinal Marx ha proposto di ridiscutere i lsegreto pontificio, la cui violazione viene imputata proprio a Viganò. Possiamo affermare che il summit vaticano è una vittoria di Viganò. Ma mi aspettavo che si parlasse di ben altro”.

Di che cosa?

” Dell’ omosessualità nella Chiesa, mai citata. Come fare un summit sulla caffeina, senza menzionarla. Probabilmente si ha paura  di risultare omofobi rispetto al politicamente corretto. La Chiesa  ha il dovere di ricordare qual è la retta morale cattolica”.

Nel giorno di inizio del summit, è uscito in libreria il discusso libro del giornalista francese Martel, Sodoma…

“Non è casuale. Questo volume è una operazione, persino abile, della lobby gay per fare passare il concetto che l’ omosessualità è uguale alla eterosessualità. Curiosamente emerge  dal libro , lo si ricava da testimonianze dell’ entourage del Papa, che Bergoglio sapeva di McCarrik”.

Il giornalista afferma di aver alloggiato varie notti a Santa Marta in Vaticano…

” A me o a lei nessuno permette questo privilegio. Da quanto si legge, il giornalista è stato autorizzato da Monsignor Ricca, quello del “chi sono io per giudicare”. In fin dei conti, Sodoma è un aiutino alla  lobby gay nella Chiesa”.

Bruno Volpe

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