Vi proponiamo l’intervento del professor Giovanni Serpelloni sulla pericolosità della Cannabis registrato a Verona, il 19 gennaio 2019, in occasione del convegno “Il business della Cannabis sulla pelle dei nostri figli”.
L’ex capo delle politiche antidroga del governo Berlusconi è intervenuto sul tema delle droghe in internet e sul nuovo business della cannabis light.
“Non c’è di peggio che abituarsi al male. Come in certe zone, dove al degrado urbano non ci fanno più caso. Lo stesso vale per il degrado umano e quindi per la droga che circola nelle nostre città. Sembra un fatto ineluttabile. La gente allarga le braccia, non s’indigna più. C’ha fatto l’abitudine. E questo è grave perché un paese che perde la capacità di indignarsi non ha futuro. E’ un paese rassegnato, morto, destinato ad essere dominato da altri. E ciò non possiamo accettarlo se abbiamo a cuore il futuro dei nostri figli”, ha scritto Diego Marchiori sul sito de L’Officina, il centro politico culturale che ha organizzato l’evento.
“Oltre alla cocaina e all’eroina ci sono un migliaio di altre droghe prodotte nei laboratori delle mafie. E poi c’è la cannabis, la più pericolosa perché è stata volutamente presentata come la droga ‘leggera’, quella delle ‘canne’, quella che poi male non fa, ma che in realtà serve a introdurre all’uso di altre droghe. Ed è sulla cannabis che punta il grande business degli stupefacenti per espandere il mercato. E lo strumento più avanzato di questa strategia sono i negozi della cosiddetta “cannabis light” dove per una legge sbagliata vengono venduti legalmente prodotti che contengono il principio attivo in misura ridotta. Ma questo è un altro espediente dei produttori di droga per allargare il loro turpe mercato. Allora abbiamo il dovere di difenderci. Se la legge consente questa vergogna, dobbiamo mobilitarci per rendere la vita difficile ai propagandisti della droga, anche se nella sua versione ‘light’, facendo sentire loro la riprovazione collettiva. E i comuni facciano la loro parte emanando regolamenti che ne limitino al massimo l’attività”.
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Giovanni Serpelloni, medico cattolico, da 30 anni nell’ambito delle neuroscienze e della clinica delle dipendenze, è stato per 6 anni capo del Dipartimento delle Politiche Antidroga, dell’Osservatorio e del Sistema di allerta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha rappresentato il Governo italiano presso la Commissione Europea (HDG) e le Nazioni Unite (UNODC), ha realizzato progetti regionali, nazionali ed europei per conto di Ministeri, Ue e Regione Veneto. Ha sviluppato innovative ricerche nel campo delle neuroscienze con centri di ricerca americani (NIDA, FRI, EGCR). È stato fondatore e direttore della Scuola Nazionale sulle Dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e direttore responsabile dell’Italian Journal on Addiction in collaborazione con le Nazioni Unite (UNICRI). È autore di oltre duecento pubblicazioni e riviste nazionali e internazionali e di 26 monografie.
ECCO IL VIDEO DELL’INTERVENTO: