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Luigi-AccattoliIl giornalista e scrittore Luigi Accattoli, già vaticanista di Repubblica e Corriere della Sera, in un articolo pubblicato sulla rivista mensile “Il Regno” ha scritto che “le Chiese debbono rivedere l’atteggiamento sui gay, ma per fare questo dovrebbero prima maturare una nuova lettura comunitaria ed ecumenica di alcuni testi del Nuovo Testamento. E dovrebbero comprendere il peccato della persecuzione dei gay praticato nella storia. Infine, per ripensare l’omosessualità dovrebbero pensare in modo nuovo tutta la sessualità a partire dal “maschio e femmina li creò” e dal “crescete e moltiplicatevi”.

Secondo lo stesso Accattoli, questo lavoro non sarà facile. “Tanti impegni, troppi guai, si preferisce scantonare. – ha spiegato – Ma la conoscenza di persone omosessuali mi ha convinto che lo scantonamento non è più lecito. Lo dico in riferimento a loro e a noi, non alla dottrina, o al governo della Chiesa, o al consenso di cui quel governo pur sempre ha bisogno.”

Accattoli ha promesso di ritornare sul tema in un futuro articolo pubblicato sullo stesso giornale. Le riflessioni di Accattoli nascono dalla sua partecipazione a Roma, nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, ad una “veglia di preghiera in ricordo delle persone omosessuali e transessuali vittime di odio, violenza e discriminazione.” Alla veglia hanno partecipato circa 120 persone, con rappresentanze dei movimenti ed associaizoni Nuova Proposta, La Sorgente, Gruppo genitori di omosessuali, Arcigay, oltre che dei padri gesuiti animatori di “Chiesa casa per tutti”.

7 pensiero su “Il vaticanista Accattoli: “Le chiese rileggano il Vangelo e rivedano la posizione sui gay””
  1. Possibile che mai mai mai nessuno proponga preghiere o chieda scusa ai cristiani per tutto quel che hanno subito nel corso dei secoli e che continuano a subire ai nostri giorni???
    Accattoli è un altro che non ha capito e che forse lui per primo non ha mai letto correttamente il Vangelo.

  2. La Chiesa deve davvero rivedere il proprio atteggiamento verso i gay. Basta con tutta codesta “comprensione”, codesta “vicinanza”, codesta “apertura”, codesti tradimenti e complicità. L’attivismo gay è peccato grave deliberato e continuato, ancor più osceno e blasfemo che non sia un divorziato risposato.
    Una persona (e parliamo di persona, non parliamo di gay), che cade una o più volte in peccato di uso disordinato della sessualità, non ha nessun ostacolo a pentirsi, confessarsi, proporre di emendarsi con la Grazia di Dio, e ricevere la sacramentale assoluzione.
    E stop.

  3. Sapete cosa sto cominciando a pensare? Che tutta questa fregola dei nostri Pastori, più o meno altolocati, di sdoganare l’omosessualità, altro non sia che la cartina tornasole che conferma la loro stessa immoralità/omosessualità. Questa è entrata con forza all’interno del coetus sacerdotale successivamente al Concilio Vaticano II. Ed ora vogliono pure imporla al Popolo Cristiano. Ma non ci riusciranno. Grazie al Cielo i laici cattolici, a differenza di Galantino & C., sono rigorosamente eterosessuali. E necessariamente conigli, come ci ha amorevolmente etichettati “Papa” Francesco.

  4. Le parole di Accattoli, sono gravi e pesantemente nocive. Dovrebbe essere più umile questo professore ’68, le sue sparate quotidiane possono fare moto male alla salvezza dell’anime e alla sua’

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