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“Lo Stato di New York legalizza l’aborto fino alla nascita, ogni donna newyorkese potrà quindi decidere di interrompere la vita del nascituro fino al nono mese. Questo provvedimento del Governatore “democratico”, il clintoniano Andrew Cuomo, fa letteralmente orrore. Mi aspetto una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche italiane, per quello che riguarda Fratelli d’Italia non permetteremo mai che in Italia prenda strada l’omicidio legalizzato di neonati”.

Così ha commentato l’onorevole Giorgia Meloni quanto accaduto negli Stati Uniti d’America dove, il governatore dello Stato di New York, che ha il coraggio di definirsi “cattolico”, ha firmato un disegno di legge (il cosiddetto “Reproductive Health Act “) che legalizza l’aborto fino alla nascita in molti casi.

Il governatore democratico, non contento, ha chiesto che l’One World Trade Center e altri punti di riferimento della grande mela si illuminassero di una luce rosa per celebrare il passaggio della legge.

Cuomo ha definito la legge “una vittoria storica per i newyorkesi e per i nostri valori progressisti”, nell’anniversario della decisione della Corte Suprema del 1973 che legalizzò l’aborto negli Stati Uniti ( Roe versus Wade).

I vescovi cattolici di New York, invece, non hanno preso bene la notizia, pochi giorni dopo che Cuomo aveva propagandato la sua fede sedicente fede cattolica durante un discorso.

“La tua difesa della legislazione sull’aborto estremo è completamente contraria agli insegnamenti del nostro papa e della nostra Chiesa”, ha scritto il vescovo di Albany, monsignor Edward B. Scharfenberger. “Rabbrividisco nel pensare alle conseguenze che questa legge produrrà. Essere pro-vita un giorno diventerà un crimine di odio nello Stato di New York?”.

New York è stato il primo stato a legalizzare l’aborto nel 1970. Adesso, ai sensi della legge sulla salute riproduttiva, i non medici sono autorizzati a condurre aborti e la procedura può essere eseguita fino alla data del termine della gravidanza se la salute della donna è in pericolo o se il feto non è sano. La legge precedente consentiva solo aborti dopo le 24 settimane di gravidanza solo se la vita di una donna era a rischio.

Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, insieme ai vescovi cattolici dello stato ha firmato una lettera di condanna del disegno di legge, affermando che “il nostro amato stato è diventato più pericoloso per le donne e per i loro bambini non ancora nati”. “Il nostro governatore e leader legislativi considerano questa nuova legge sull’aborto un progresso, ma questo non è un progresso”, hanno scritto i vescovi. “Il progresso sarà raggiunto quando le nostre leggi e la nostra cultura ancora una volta valorizzeranno e rispettano ogni dono irripetibile della vita umana, dal primo momento della creazione alla morte naturale”.

 

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