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“Gesù usava witter?- Cinguettii di un prete” ( edizioni Ecumenica). Si intitola così il simpatico ed anche interessante libro scritto da don Antonio Lobalsamo, parroco della Chiesa Madre di Capurso, nei pressi di Bari, con l’introduzione autorevole del cardinale Gianfranco Ravasi. In realtà, si tratta di una raccolta che riepiloga e cataloga tutti i  cinguettii degli ultimi cinque anni di don Antonio. Una sorta di diario di vita quotidiana del parroco . Abbiamo intervistato il sacerdote.

Don Antonio, perchè questo libro così singolare e soprattutto  a che cosa si deve il titolo?

” Non è affatto e non vuole essere un libro di teologia , ma è la raccolta dei miei cinguettii degli ultimi cinque anni. Uno spaccato di vita quotidiana di un sacerdote. Probabilmente, Gesù se fosse vissuto oggi avrebbe scelto questo modo di comunicare. Del resto, è caratteristica di Dio quella di mettersi in comunicazione con l’ uomo”.

Certamente. Ma i social non sempre sono il massimo di vita cristiana e vi appaiono anche brutture. Talvolta si comunica con la pancia, non con il cuore o la testa…

” Vero. I social, nel  bene e nel male, sono immagine del tempo. In essi, effettivamente, riscontriamo cattiveria, ma vi è anche chi li adopera a fin di bene. E’ importante un sano discernimento, anche nella comunicazione e saper scegliere. Io ho puntato  sui cinguettii, invece che facebook o instagram. Il motivo? Maggior brevità e sintesi. nella prefazione lo stesso cardinal Ravasi, grande uomo di Dio e persona colta, ha detto che Gesù ha cinguettato”.

Cioè?

” Se ci fate caso, spazi compresi, nella lingua originale, quel: Date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare è perfetto, un ottimo esempio”.

Che cosa rappresenta questo libro?

” Un mio diario di bordo. Ho annotato quello che mi acadeva nel corso del ministero durante le giornate. Di solito faccio tre cinguettii al giorno. Uno al mattino presto, per parlare di cose positive, uno durante la mattinata, magari commentando foto ed eventi, e l’ ultimo alla sera”.

Che tipo di libro è il suo?

” Positivo al cento per cento. Pensi che quelli che mi seguono,  lodano la mia positività. Quando percepiscono un velo di tristezza o ansia, me ne chiedono conto. I miei followers , 84.000, apprezzano questa comunicazione”.

Bruno Volpe

Un pensiero su ““Gesù usava Twitter?” un nuovo libro di don Antonio Lobalsamo”
  1. A proposito di questo articolo sui tweet di Gesu vi voglio segnalare la tesi di Eugenio Zolli , il rabbino convertito al cristianesimo. Nella sua indagine sul significato del termine Nazareno attribuito a Gesu, dopo aver scartato per motivi linguistici, la interpretazione corrente di proveniente da Nazaret, ipotizza che la denominazione gli sia stata assagnata dal popolo per il suo particolare modo di predicare che farebbe riferimento a un verbo ebraico che potrebbe essere tradotto : cinguettare cioè appunto tweet!

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