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Venticinque missionari salesiani sono bloccati senza comunicazioni nella regione del Tigrai – nel nord dell’Etiopia, al centro dello scontro tra i militari regolari e le milizie del Fronte di liberazione popolare del Tigrai (Tplf). Lo riferisce Fides. “La situazione è molto tesa, da un momento all’altro può succedere di tutto e non abbiamo informazioni perché tutto è tagliato, sia internet che il telefono”, afferma un salesiano da Addis Abeba. Il missionario aggiunge che i salesiani hanno quattro comunità nel Tigrai e che “l’ultimo collegamento con una di queste è stato dieci giorni fa – con le altre non è stato possibile – e ci hanno detto che i beni essenziali cominciavano a scarseggiare, come elettricità, benzina e cibo”.

Uno dei missionari di cui non si ha notizie è lo spagnolo Alfredo Roca, di Barcellona, che ha 87 anni. “È qui da tanti anni, è arrivato negli anni ’80; era già stato durante la guerra contro il governo comunista di Mengistu e nel conflitto contro l’Eritrea, e purtroppo ha molta esperienza in queste situazioni”, racconta il missionario. I 25 salesiani svolgono attività di evangelizzazione ed educazione in quattro comunità di Adrigrat, Adwa, Mekelle e Shire -nella regione del Tigrai-, con scuole, istituti tecnici e centri giovanili dove offrono attività per gli adolescenti più indigenti. Offrono servizio a più di 5.000 bambini e giovani e a migliaia di famiglie. (SIR)

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