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di Paola Liberotti

La centralissima Chiesa di Santa Maria ai Monti di Roma (Piazza della Madonna dei Monti, nel rione omonimo), ha ospitato oggi, 18 marzo, dalle ore 17, l’evento “Guglielmo Giaquinta, un sacerdote per la santità – Dialogo a più voci”, promosso dalla Postulazione della causa di beatificazione. Sono intervenuti monsignor Francesco Pesce, parroco di Santa Maria ai Monti e incaricato dell’Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e cura del creato della diocesi di Roma; Don Francesco Asti, decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale; monsignor Tarcisio Camilleri, primo fratello generale dell’Istituto degli Apostolici Sodales. A moderare la serata è stata la professoressa Cristina Parasiliti, docente di teologia presso l’ISSR di Brescia e presso l’ISSR Mater Ecclesiae – Angelicum in Roma.

E’ stata messa in luce la storia personale e il percorso interiore che ha portato Don Guglielmo Giaquinta, oggi Servo di Dio, a diventare apostolo della chiamata universale alla Santità, talmente coinvolgente da fondare la realtà “Pro Sanctitate”, dove tutti i suoi membri vivono con particolare intensità questo carisma.

Al termine dell’incontro, alle ore 19, si è tenuta la Santa Messa, celebrata dal cardinale vicario Angelo De Donatis, alla quale ha fatto seguito la benedizione della stele commemorativa sulla tomba del Servo di Dio nella parrocchia di Santa Maria ai Monti, dove il sacerdote nel 1942 era stato giovane viceparroco: è lì, infatti, che egli riposa dal 2016.

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