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E’ in atto un progressivo processo di secolarizzazione sfociato nella caduta del senso del sacro, favorita e persino auspicata da sistemi atei e prezzolati. Da credenti dobbiamo meditare sulla Sacra Scrittura nostra bussola. Nella Rivelazione, nel depositum fidei e nella Tradizione Dio non è artefice del male, ma permette eventi quali epidemia, terremoti, catastrofi,come prove e ammonimenti per valutare la nostra fede e correggere le nostre cattive condotte. Del resto la saggezza popolare afferma, mai sconfessata, che al mondo non esiste foglia che Dio non voglia.

Attingendo alla tradizione giudaico cristiana meditiamo su Cronache 7- 14 e Malachia 2 19 traendone la logica conclusione: è giunto il momento di tornare subito a Dio evitando sregolatezze, condotte immorali e contro natura, idolatria, impudicizie (lo afferma anche San Paolo). Dobbiamo oggi più che mai incrementare la preghiera personale e comunitaria, la lettura della Scrittura e la pratica dei sacramenti, medicina di corpo ed anima che invece sono incredibilmente negati al Popolo di Dio.

Preghiamo affinché il Popolo di Dio ,in questa ora della prova, torni rapidamente a Dio ricordando che ciascuno ha libero arbitro di scegliere tra il bene e il male. Al mondo che si definisce ” laico”, ma il realtà è laicista, mi permetto di ricordare l’ essenza del cristianesimo, la regola dell’amore: fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te.

Senatore Domenico Scilipoti Isgrò (Forza Italia, Presidente di Unione Cristiana)

Domenico Scilipoti si è laureato all’Università degli Studi di Messina in medicina e chirurgia, ottenendo la specializzazione in ginecologia e ostetricia. Esercita la professione di ginecologo e agopuntore ed è stato professore invitato presso il Departamento de Anatomia Humana all’Università Federale del Paraná (stato del Brasile) e l’Istituto A.B.P.S. di Salvador de Bahia (Brasile). È autore di una decina di libri, alcuni tradotti in portoghese. Nel 2012 ha scritto un libro sulla sovranità monetaria, dal titolo La moneta al Popolo.

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