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Il cardinale Walter Brandmüller si è unito a coloro che hanno criticato l’annuncio dei vescovi tedeschi di ammettere alla comunione eucaristica i protestanti sposati con i cattolici. Dopo il cardinale Gerhard Müller, ora il cardinale Walter Brandmülller ha espresso la sua posizione chiamando ciò che i vescovi tedeschi chiamano “casi individuali”, una “tattica per salami” (che è quella strategia politica che persegue l’indebolimento di un gruppo attraverso l’infiltrazione di fazioni opposte, le cui lotte finiscono per sciogliere il gruppo, senza che sia vista la causa come colpevole, ndr.), uno “stratagemma completamente disonesto”. Il cardinale parla anche del pericolo di “prendere regole stabilite per situazioni di estrema gravità e applicarle alla vita di tutti i giorni” e afferma che tale approccio è un “trucco malvagio”.

“Eucaristia, comunione, nel senso cattolico e ortodosso, significa la presenza reale di Cristo nelle forme visibili del pane e del vino”, spiega il porporato tedesco. “L’uomo redento si unisce intimamente a Cristo presente in questo mistero”. Per questo, dice il cardinale Walter Brandmüller, è importante tenere a mente l’avvertimento di Paolo, di non mangiare o bere il corpo e il sangue di Cristo indegnamente, altrimenti diventa motivo di condanna. “È necessario ricordare questo quando si parla in modo rilassato dell’ammissione alla comunione caso per caso”.

Il cardinale Walter Brandmüller respinge la dichiarazione dei vescovi tedeschi secondo cui i coniugi protestanti dovrebbero essere ammessi alla Santa Comunione a causa della loro “fame eucaristica”. Egli qualifica questa espressione come “un caso interpretato con la forza” e cioè “uno scenario vergognosamente melodrammatico”, semplicemente “lamentoso”. Continua dicendo che “un cristiano che desidera veramente la Santa Comunione e sa che non c’è Eucaristia senza Chiesa e che non c’è Chiesa senza Eucaristia, chiederà la sua ammissione nella Chiesa cattolica. Qualsiasi altra cosa sarebbe discutibile e disonesta”. La Chiesa, aggiunge, non è un “self-service” in cui ognuno sceglie secondo il proprio desiderio.

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