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di Paola Liberotti

Domani, domenica 5 febbraio, si celebra la 45^ Giornata nazionale per la Vita, sul tema “La morte non è mai una soluzione. Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1, 14).

A questo proposito, presso la Parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, nel quartiere di Torre Spaccata (zona Roma est), grazie alla collaborazione dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, è stata organizzata una vera e propria festa per esaltare l’incommensurabile valore della vita e della famiglia: oggi troppo spesso messi sotto attacco dalla pseudo-cultura nichilista imperante.

Sarà celebrata la Santa Messa alle ore 10 dal vescovo ausiliare Dario Gervasi, delegato per la cura delle età e della vita, il quale benedirà le donne incinte, incontrerà la consulta delle famiglie della XVI prefettura e pranzerà con le famiglie. La liturgia sarà concelebrata dal direttore dell’Ufficio, don Dario Criscuoli, e dal parroco don Stefano Cascio.

«Dobbiamo promuovere quanto più possibile la cultura della vita – afferma il presule –. Come rimarca la Cei, bisogna seriamente far capire il male che produce la cultura abortista quando l’aborto è visto come la soluzione di un problema. Non lo è, è un ripiego. La legge italiana lo consente ma noi non potremo mai avallarlo perché è un omicidio. Promuovere la cultura della vita può anche aiutare il nostro Paese che vive un inverno demografico».

Anche in molte altre Parrocchie di Roma, dal Centro alla periferia, il Movimento per la Vita romano allestirà banchetti informativi; saranno inoltre distribuite migliaia di primule, accompagnate dal messaggio “Ogni nuova vita annuncia una nuova primavera”.

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