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Un gruppo di fedeli, nella data del transito di Santa Giacinta di Fatima, ha pubblicato un appello per una recita nazionale del Rosario nei giorni 2, 3 e 4 marzo, dedicata al buon esito delle elezioni e al recupero della coesione tra i Cattolici impegnati in politica. I dettagli sono disponibili su http://rosarioperlitalia.net

La drammaticità di un mondo sempre più ribelle ai progetti di Dio e ostile ai Cattolici è ormai evidente a molti. Ma non è sempre chiaro come reagire praticamente: sia perché il Maligno fomenta le divisioni interne, sia perché ci sono diversi modi legittimi di agire, non sempre conciliabili tra loro; non è sempre facile discernere il migliore. Ciò spiega anche certe contrapposizioni, nella corrente campagna elettorale, tra le diverse parti cattoliche impegnate nella difesa dei principi non negoziabili.

“Ora i cattolici ben sanno che ogni impegno, anche per un buon motivo, è vano se prima non si chiede l’aiuto di Dio, con la preghiera: se ciò vale per le cose più semplici della nostra vita, quando si sa cosa fare, a maggior ragione vale per quelle critiche, quando la situazione è ingarbugliata. – spiegano gli organizzatori”. La Beata Vergine Maria, capace di “sciogliere i nodi”, ci ha insegnato – anche per mezzo dell’esempio di un gran numero di santi – l’importanza e l’efficacia del Rosario. Ciò è stato ben compreso, per esempio, dai Polacchi, dagli Irlandesi e da altre nazioni europee, che hanno organizzato recentemente grandi raduni di preghiera su tutto il territorio nazionale. In Italia, in mancanza per il momento di un’organizzazione così efficace, molti hanno già proposto momenti di preghiera collettiva, confidando nel passaparola e nel coordinamento spontaneo delle comunità locali.

 

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