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cantalamessa_iiFortissima presa di posizione del prof. Massimo Viglione nei confronti di padre Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale della Casa Pontificia.

Il saggista e storico casertano, coordinatore del periodico Radici Cristiane e autore di diversi saggi sulla questione delle insorgenze italiane e sul Risorgimento, ha criticato le affermazioni di Padre Cantalamessa del 18 dicembre 2015 quando, in occasione della terza predica di Avvento il francescano ha detto: «specialmente negli ultimi secoli, abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti, onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato e soprattutto non collocando tale devozione dentro un quadro biblico ben chiaro che ne facesse vedere il ruolo subordinato rispetto alla Parola di Dio, allo Spirito Santo e a Gesù stesso. La mariologia negli ultimi secoli era divenuta una fabbrica continua di nuovi titoli, nuove devozioni, spesso in polemica con i protestanti, usando talvolta Maria – la comune Madre! – come un’arma contro di essi».

Cantalamessa, ha scritto sul suo profilo Facebook Viglione, «potremmo  tranquillamente ribattezzarlo padre Raniero Cantalutero?». Dopo aver ricordato il 33° canto del Paradiso di Dante, Viglione sottolinea “il dogma di Maria Mediatrice di tutte le grazie” e scrive «Caro Cantalutero, tra tutte le immani idiozie inaudite che potevi dire o fare, hai scelto la peggiore. Ti stai suicidando, tu e i tuoi mandanti». Conclude Viglione: «Forse me la faranno pagare cara per questo mio post. Ma chissenefrega! La Madre di Dio non si tocca. E ognuno un giorno risponderà delle proprie azioni e omissioni. VIVA MARIA! Oggi e sempre».

Matteo Orlando

5 pensiero su “Massimo Viglione: “Da padre Raniero Cantalamessa idiozie sulla Madonna””
  1. Condivido pienamente pensiero di padre Cantalamessa apprezzando la sua oggettiva onestà intellettuale. Era ora.
    Caro Matteo Orlando studia di più la Bibbia anziché i dogmi e vedrai che Padre Catalamessa non si sbaglia.!

  2. ha ragione padre Raniero! A me da bambina hanno insegnato che quando si entra in una chiesa ci si rivolge immediatamente al Santissimo Sacramento dell’Altare per adorarlo. Ancora adesso, che sono vecchia, quando entro in chiesa cerco subito quella luce. Maria e’ creatura ed e’ il Creatore che deve essere adorato. Mi pare che attualmente non sia piu’ cosi’

  3. A me invece è stato insegnato: de Maria numquam satis. (Vuol dire: non sarà mai abbastanza parlare di Maria, lodarla, cantarne le lodi e farne l’elogio. Cosa sono le litanie della Beata Vergine Maria, se non un tentativo di elencare tutti i suoi titoli e i suoi meriti? Dio Padre non è geloso di Maria, e meno ancora lo è nella Persona di suo Figlio.) Tutto questo anche Padre Cantalamessa lo sa, e certo gli sarà capitato di affermarlo durante gli esercizi spirituali alla Casa Pontificia e durante tutta la sua vita di predicatore, certamente. Ma ora anche lui si è lasciato prendere dalla preoccupazione di non urtare i luterani!

  4. Condivido le valutazioni del Prof. Viglione. Padre Cantalamessa, che ho sempre apprezzato, innanzitutto confonde gli eccessi che si sono avuti nella pietà popolare dalla sostanziale rettitudine della stessa devozione e soprattutto dell’insegnamento del Magistero. Non è giusto attribuire genericamente alla Chiesa quanto può essere avvenuto nella devozione folcloristica del popolino. Sarebbe come coinvolgere lui negli abusi avvenuti tra i Carismatici. Poi trovo del tutto scorretto trarne la velata conseguenza che gli abusi avvenuti possano in qualche modo giustificare l’abolizione della devozione mariana (e di un suo dogma) da parte dei Luterani. Ripeto: “abolizione” perché la devozione alla Madre di Dio, presso i Luterani (a differenza degli Anglicani) è stata cancellata quando non osteggiata apertamente. Si rilegga piuttosto, Padre Raniero, il patrimonio mariano dei Padri della Chiesa, dei Dottori e Santi che hanno vissuto la spiritualità mariana e della stessa Chiesa Sorella (non Confessione come quella Luterana) Ortodossa. Non tolgo la mia stima a Padre Raniero ma le sue riflessioni di questi ultimi anni, a mio parere, lo collocano nella scia di quella (ipocrita e antistorica) giustificazione del Luteranesimo che ha avviato Papa Bergoglio. Dove c’è devozione alla Madonna (anche quando è smodata e teologicamente non accettabile) vi è comunque sempre anche rispetto per la donna, purezza di cuore, spirito materno e partecipazione sacramentale alla Chiesa. Cosa che non mi pare di riscontrare nella morale famigliare e nella dottrina eucaristica dei Luterani.

  5. KE TRISTEZZA . Ma quanti protestanti avete covertito con questa politica ? State svendendo un poco alla volta tutto il nostro patrimonio culturale !!! Vergogna !! VIVA GESU’ GIUSEPPE E MARIA S PIO DA PIETRALCINA

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