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panciaLawrence O. Gostin (docente di Global Health Law e direttore del OMS Collaborating Center on Public Health Law & Human Right) e Alexandra Phelan (professore aggiunto di Global and Public Health Law and Ethics, già impiegata, per un periodo di tempo, con il team Gender, Equity and Human Rights presso l’OMS svizzera), accademici presso la Jesuit Georgetown University hanno pubblicato un articolo sul sito web dell’università sostenendo la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che vuole consentire un ampio accesso all’aborto e al controllo delle nascite per combattere la Zika.

Il virus che si trasmette attraverso le punture di zanzara e comporterebbe all’aumento delle microcefalie registratesi in alcuni neonati. In un post intitolato “The WHO Must Include Access to Birth Control and Abortion in Its Temporary Recommendations for Zika-Associated Public Health Emergency of International Concern”, gli autori insistono sul fatto che alle donne a rischio deve essere garantito, da parte degli stati, l’accesso completo, tramite le raccomandazioni dell’OMS, “alla contraccezione e ad aborti accessibili, a prezzi abbordabili, accettabili e di qualità”. Sostenendo che le raccomandazioni dell’OMS riguardanti il virus devono “esigere che i paesi debbano rispettare, proteggere e realizzare i diritti umani relativi alla salute delle donne” e gli autori insistono che è “sleale” lasciare “il peso della responsabilità” delle misure preventive esclusivamente sulle donne che hanno contratto il virus.

Non è la prima volta che Gostin pubblica qualcosa di lontano dalla dottrina della Chiesa. Nel 2006, sul Journal of American Medical Association, aveva sostenuto il suicidio assistito, affermando che il “sollievo della sofferenza da parte di medici al capezzale di pazienti morenti potrebbe essere un’affermazione della vita”. Sempre nella stessa Università è attivo il gruppo “Law Students for Reproductive Justice”, che promuove la contraccezione e l’aborto.

Nel 2013, William Peter Blatty, autore del famoso film “The Exorcist” e devoto cattolico, aveva raccolto circa 2.000 firme tra alcuni genitori e studenti della Georgetown e, con questa petizione, aveva chiesto al Vaticano di togliere all’Università i termini “Catholic” e “Jesuit” di cui si vantano. Blatty aveva citato alcuni corsi offerti dalla Georgetown: “Yoga e Meditazione”, “Hallucinating” e “Mettere in discussione il cattolicesimo”, chiaramente in contrasto con la presunta identità cattolica della scuola.

Matteo Orlando

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