Ti è piaciuto? Condividi!

“E per questo resisto – Voci e musiche per ricordare la Shoah”, è lo spettacolo teatral-musicale che la poliedrica artista Alessia Canducci e il gruppo musicale dei Flexus portano in scena nelle scuole italiane del centro nord Italia. Si tratta di un intreccio di storie che hanno come protagonisti ragazzi e ragazze vittime della persecuzione razziale. Le loro voci giungono a noi attraverso testimonianze scritte: diari, memorie, poesie. Il filo che le unisce è il desiderio di resistere con ogni mezzo all’annientamento fisico e psicologico, in primo luogo attraverso la scrittura.

“E per questo resisto” è uno spettacolo di teatro musicale rivolto ai ragazzi della scuola media inferiore e superiore in cui la narrazione di Alessia Canducci si fonde con il rock cantautorale dei Flexus in una grande veglia che lega il passato al presente e unisce coetanei di tempi e luoghi diversi.

“E per questo resisto” è il titolo dell’antologia pubblicata da Equilibri nel 2005, che raccoglie testimonianze di bambini e ragazzi in tempo di guerra, tratte da alcune delle più significative proposte dell’editoria contemporanea per ragazzi.

Lo spettacolo è stato scritto (e poi continuamente aggiornato) nel 2006, ed è frutto di letture, musiche e canzoni interpretate da Alessia Canducci (della Compagnia teatrale del Serraglio di Riccione) e dal gruppo musicale dei Flexus (di Carpi, Modena).

Partendo dalla Shoah si dipanano storie che hanno come protagonisti ragazzi e ragazze vittime della persecuzione razziale. Alle parole si affiancano ed alternano le musiche proposte dai Flexus: brani strumentali e canzoni di importanti cantautori italiani capaci di evocare con grande tensione l’atmosfera tragica di quegli anni.

“Crediamo fermamente che il racconto e la musica abbiano più forza di qualunque discorso o di qualsiasi lezione nell’avvicinare i ragazzi a tematiche tanto complesse e profonde. Portiamo ai giovanissimi questi frammenti musicali e letterari per rivivere insieme ragioni e sentimenti di chi lotta e di chi fugge, dei vincitori e dei vinti, di chi muore e di chi resta e racconta”, dico a La Fede Quotidiana i Flexus con Alessia Canducci. “E per questo resisto è una grande veglia che lega il passato al presente e unisce i coetanei di tempi e luoghi diversi per riflettere anche sul fatto che le razze non esistono. Siamo tutti umani.

Ecco le video-interviste che abbiamo realizzato con:

Alessia Canducci voce recitante

e i FLEXUS

Gianluca Magnani voce, chitarre, armonica

Enrico Sartori batteria, percussioni

Daniele Brignone basso, tastiere

 

Ecco alcune parti videoregistrate delle spettacolo.

Alessia Canducci legge alcuni passi da un libro di Livia Bitton-Jackson, sopravvissuta all’Olocausto e autrice di “Ho vissuto mille anni”:

Il ricordo musicale dei partigiani:

Un pensiero su “Shoah. Flexus e Alessia Canducci: “Le razze non esistono, siamo tutti umani!””

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.