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Per il Corpus Domini non ci sarà nelle diocesi italiane la processione. Il motivo, almeno quello ufficiale, è il divieto  di assembramenti contro il Covid 19. Abbiamo interpellato Monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio per conoscere la sua opinione.

Eccellenza Negri, niente processione del Corpus Domini…

“Dice davvero? Non lo sapevo”.

Quale la sua idea?

“Sono molto perplesso. Questa importante processione da sempre, dico da sempre, è stata la vita della Chiesa ed il grande momento della pubblicità della fede in ogni anfratto della società, poveri, ricchi. Restringere o limitare questa possibilità di incontro dovrebbe avere e trovare ben altre giustificazioni che non vedo. Non vedo un senso”.

Però di recente sono state autorizzate manifestazioni della politica  e per le commemorazioni di Floyd..

“Mi sembra evidente che ci siano due pesi e due misure dando anche l’impressione sbagliata che le manifestazioni della fede siano produttrici del contagio”.

Fede cattolica in crisi?

“Oggi la fede vive in un mondo che le ostile, fa molta fatica e cammina per sentieri confusi e spesso persino ostili. A questo associamo la debolezza persino argomentativa della proposta cristiana. Manca il coraggio”.

Che cosa è questa processione?

“Come le dicevo è davvero importante, ha racchiuso e racchiude la vita stessa della Chiesa, il momento più alto e vero della sua pubblicità nel mondo. Sono sbigottito”.

Perché la proposta cristiana è debole?

“Lo ricavi lei. Quando si perviene a questo, alla mancanza della processione del Corpus Domini, che cosa possiamo dire?. Solo amarezza”.

Bruno Volpe

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