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“Temo che questa situazione possa sfuggire di mano. Ho paura della fame.”. lo dice in questa intervista che ci ha dato Monsignor Luigi Mansi vescovo di Andria.

Eccellenza, preoccupato dal virus o dalle sue conseguenze economiche? “Come si fa a non essere preoccupato? Il dopo, naturalmente, avrà bisogno di essere ripensato e riorganizzato e non è  facile”.

Quali i settori maggiormente interessati?” Nella mia diocesi, ad esempio, constato la drammatica situazione dei florovivaisti di Terlizzi. Tutta una stagione di lavoro buttata perchè i fiori marciscono invenduti. Non si possono organizzare eventi o ricevimenti, niente feste o compleanni, un disastro”.

Per Andria problemi al settore lattiero- caseario da sempre una miniera locale…” Vero, anche qui ci sono grosse difficoltà. Invito qui la grande distribuzione a grande correttezza ed onestà, non opprimano i produttori che vivono momenti di necessità”.

Quali le fasce che meritano particolari tutele?” Poveri in genere, partite Iva e soprattutto coloro che lavorano a nero, gli invisibili senza protezioni particolari. Prima andavano a fare lavoretti, ora non possono circolare e la gente, per il timore del contagio non permette l’ accesso. Inoltre il solito grande nemico, per tutti, si chiama lentezza della burocrazia, asfissiante e logorante”.

Ha paura di situazioni fuori controllo?” La fame e la miseria sono cattive consigliere. Occorre fare di tutto perché non si arrivi a questo , perché le cose non sfuggano di mano. Indubbiamente nel bisogno  e nello scontento qualche testa calda è in grado di reagire male. Dobbiamo essere pronti, spero e mi auguro di no, a reazioni inconsulte”.

Bruno Volpe 

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