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di don RUGGERO GORLETTI

Il Vangelo di Mercoledì 27 settembre 2021

Dal vangelo secondo San Luca 9, 1-6

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

COMMENTO

Gesù da tre compiti ai suoi apostoli: liberare dal demonio, guarire dalle malattie e annunciare il regno di Dio. I compiti che Gesù ha dato ai suoi inviati sono i medesimi che Egli stesso ha realizzato. L’apostolo ha Gesù come modello, La missione non è qualcosa che ha assunto di sua iniziativa, è obbedienza a un comando (è Gesù che manda), e anche il contenuto della missione è vincolato dalla parola del Signore. L’apostolo non è mai un libero professionista: è legato ad un comando e ad una parola. Il cristiano che pensa di agire di testa propria, di annunciare un vangelo diverso, magari adattato alle proprie idee o a quelle del mondo, cessa di essere apostolo, non annuncia più Gesù ma annuncia solo se stesso. E la parola che annuncia non potrà avere efficacia, non potrà liberare dal demonio e guarire dal male, perché non è parola di Dio ma solo parola di uomini. E come tale non ha alcun potere.

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