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barricate-gorino-700x450-e1477671034391” Goro non è un luogo di razzisti. Chi dice questo sbaglia. Quanto è accaduto è indice di uno stato di malessere diffuso”: lo dice scandendo le parole in questa intervista a La Fede Quotidiana don Francesco Garbellini, parroco di Goro.

Don Francesco, vi è chi grida al razzismo sia nei media, che tra politici…

” Lo escludo. Non si è trattato di razzismo . Si fa presto a bollare una comunità senza conoscere i fatti e le persone. Le dico questo, perchè qui vi sono alcune famiglie che hanno accolto ed ospitano ragazzi di colore e badanti”.

E allora?

” Il problema è altro. Lo Stato è spesso assente,   quello che è successo  mi pare indice di una politica migratoria che spesso lascia a desiderare e di una Europa che non fa il suo dovere”.

Veniamo ai fatti…

” Intanto non era tutta la comunità, ma una minoranza e da quanto so, si sono infiltrati anche dei soggeti provocatori con intenti non del tutto trasparenti. La cosa certa è che quanto è accaduto non identifica Goro come luogo di razzisti. Si fa presto a mettere etichette, ma in ogni situazione occorrerebbe esaminare il problema  nella complessità”.

Prego…

” Dato per scontato che in ottica umana e cristiana l’ accoglienza è giusta e lo ha  ben detto il Papa, è anche vero che le popolazioni devono essere informate per tempo sull’ arrivo dei migranti e sul loro numero. Inoltre, credo che sia   sensato mandare migranti in numero compatibile col territorio anche per favorire una corretta integrazione. In sostanza, accoglienza certamente, ma rispetto per le popolazioni locali”.

Teme che possa ora accadere un effetto domino?

” Lo temo e spero che non si verifichi. Lo devo dire senza tregua: la nostra comunità non è fatta di razzisti e nei media e tra qualche politico si è creata confusione che ha portato a giudizi avventati”.

I migranti devono rispettare usi e costumi delle popolazioni che li ospitano?

” Certamente, diritti e doveri. Anche loro devono compiere sforzi per una corretta integrazione”.

Che conclusione ne trae?

” Cristianamente un episodio poco bello, ma capisco le preoccupazioni delle popolazioni locali.”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Il parroco di Goro: “Non siamo paese di razzisti, qui anche infiltrati””
  1. Non tutto il male viene per nuocere,spero che questo accadimento faccia riflettere bene parroco,parrocchiani e lettori quando il 25 DICEMBRE si leggerà il VANGELO che narra di GIUSEPPE con MARIA SANTISSIMA incinta che non trovano locande per far nascere GESU’ e vengono indirizzati verso le grotte degli animali…Mi chiedo è questa la Fede?….a voi la risposta! Pregherò affinchè ci si ricordi che lo Stato non centra niente con la Fede.Perchè bisognava accogliere 12 migranti di cui una inciinta di 8 mesi? perchè lo dice lo Stato? o perchè facendo ciò si dà una risposta a quella domanda che fù posta da Giuseppe? (o mia moglie incinta che deve partorire c’è una locanda dove passare la notte?).In attesa del Natale vi auguro Buon Natale in anticipo.

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