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schoenbornIl cardinale domenicano Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, attraverso un’intervista concessa al settimanale slovacco Týždeň, ha tuonato contro le politiche per i rifugiati attuate in Europa orientale e le ha definite uno “scandalo”. “È vero – ha detto Schoenborn – che Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, in passato hanno attraverso diversi momenti di sofferenza, ma ora sono accecati, contro gli immigrati, da una propaganda vergognosa. L’eroismo che questi popoli hanno dimostrato nella lotta per la libertà e la dignità umana sembra essere stato dimenticato. Non riesco proprio a comprendere. Mi vergogno di questo atteggiamento”.

Il cardinale di Vienna si è dichiarato “vivamente rammaricato” per la decisione della Slovacchia che, di fronte a centinaia di migliaia di rifugiati, ne ha accolti solo 150, siriani ed esclusivamente cristiani, e la stessa tendenza si è verificata in Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria. Il cardinale ha anche spiegato che, per lui, “es sei schrecklich, dass sie sich auf sogenannte christliche Argumente” wie die Furcht vor der Islamisierung stütze”, vale a dire è terribile che ci si riferisca a cosiddetti argomenti cristiani per la paura di essere accusati di contribuire all’islamizzazione…

Il cardinale ha anche sostenuto che la crisi dei rifugiati può essere “una grande opportunità per mostrare ai musulmani il nostro atteggiamento cristiano e per conoscere la propria fede” e che “la xenofobia dipende molto spesso dall’assenza di esperienza personale coniugata con l’incertezza per il futuro”. È chiaro che “ci stiamo avvicinando a tempi difficili” e le persone sono solo “sensibili alla crisi dell’economia, che non cresce”. Ma “non dobbiamo mai arrenderci alla paura”.

 Matteo Orlando

 

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