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Santiago de Compostela I  giovani delle diocesi diocesi italiane, sono chiamati a partecipare al pellegrinaggio ” Da Sarria a Santiago, camminando col Vangelo”, che si terrà in Spagna dal 24 al 31 agosto. I padri e le suore Guanelliane,  presenti da sei anni sul Cammino di Santiago e referenti per i pellegrini italiani, oltre alla accoglienza logistica e spirituale, ogni anno organizzano una Settimana di Cammino per i giovani delle nostre diocesi secondo lo stile antico dei pellegrini, Vangelo  alla mano e come detto, questo anno il cammino avrà luogo dal 24 al 31 di Agosto, da Sarria a Santiago. Di questo abbiano parlato con il guanelliano padre Fabio Pallotta, superiore della Comunità Guanelliana di Santiago de Compostela e parroco nei due paesi compresi nelle ultime due tappe.

Don Fabio, perchè questa iniziativa?

“Siamo ad un appuntamento annuale consolidato e  direi di buon successo che ha ottenuto significative risposte. I pellegrini italiani, per numero, sono secondi solo a quelli spagnoli che giocano in casa e questo dimostra la popolarità di questo Cammino”.

Non esiste il rischio, come sta avvendendo con la Francigena  che possa diventare una specie di moda?

” Il  rischio sicuramente ci sta. Però dobbiamo anche vedere gli aspetti positivi che ne derivano . Se prendiamo il Cammino solo come  occasione di sport, di meditazione personale, di  contatto con la natura o turismo, cose sicuramente buone, siamo fuori strada. Tanto vale, a questo punto, starsene a casa in Italia e fare altri itinerari altrettanto belli e suggestivi. In certi casi,  e non lo possiamo negare, del Cammino di Santiago vengono apprezzati gli effetti collaterali e non il centro che è il messaggio cristiano, la meditazione spirituale, la preghiera, quello che muoveva gli antichi pellegrini. Noi vogliamo camminare col Vangelo in mano, pregando, meditando, apprezzando anche il paesaggio, ma soprattutto partecipando alla messa e ai sacramenti. Non siamo ad una sacampagnata, ma andiamo a visitare e pregare sulla tomba dell’ Apostolo Giacomo, questo è il fulcro, il resto contorno, sia pur suggestivo”.

Esistono due vie importanti la Francigena e il Cammino di Santiago, perchè hanno avuto sucesso nel tempo, a che cosa si deve?

” La ragione storica è questa. Nel passato, quando i trasporti non erano sicuri come oggi, i pellegrini decisero di cambiare rotta e al posto di recarsi in Terra Santa, insidiosa per il mare e per i musulmani che mozzicavano come oggi, si optò per andare a Roma con la Francigena e a Santiago con il Cammino. In poche parole, si scelse di visitare le tombe degli Apostoli Petro e Paolo rispetto al sepolcro di Gesù, per motivi di sicurezza”.

Che cosa ha favorito il successo del Cammino di Santiago?

” Tre fattori: la legislazione europea che lo ha premiato, la presenza di San Giovanni Paolo II alla Giornata Mondiale della Gioventù del 1989 a Santiago de Compostela, la letteratura e il cinema. Soprattutto un libro di Paolo Coelho del 1987. Quel testo e quell’ autore non hanno contenuti cristiani, ma dal male  nasce un bene, i misteriosi disegni di Dio. Lo scrittore parlò del Cammino e tanti, incuriositi, scelsero di venire. Aspettiamo tutti i ragazzi   italiani a braccia aperte”.

Bruno Volpe

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