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Martedì 5 aprile 2016 sarà presentato a San Giorgio a Cremano il libro “Maria mia misericordia” di Anna Maria Gargiulo, scritto in occasione del Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco. L’appuntamento è presso la sede dell’associazione “Progetto San Giorgio”, in via Bachelet 16.

ImmagineLa presentazione è organizzata dal sito web www.lafedequotidiana.it in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana della Campania. Apriranno l’incontro i saluti di Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, e di Francesco Manca, segretario UCSI Campania). Introdurrà Michele M. Ippolito, direttore de La Fede Quotidiana. Interverrà l’autrice del volume, Anna Maria Gargiulo.

Il volume è dedicato a Colei che papa Francesco definisce “la madre che ci insegna ad essere liberi e a fare scelte buone e definitive” e che, per il mondo, credenti e non credenti, è il simbolo di tutte le madri. Il libro è messo in vendita in occasione del Giubileo della Misericordia grazie all’impegno della Piccola Editalia. La prefazione è curata dal giornalista Ermanno Corsi.

“Di fronte alla figura di Maria – scrive Corsi – il pensiero laico non è mai diventato laicista. E’ la donna che riassume tutte le sofferenze delle altre madri.” L’autrice, Anna Maria Gargiulo, vive a Massa Lubrense, in penisola sorrentina. E’ una qualificata direttrice socio-assistenziale, con due lauree, master e persino un diploma in esorcismo.

In passato, il suo volume “Non gettiamo questa vita”, edito da Centoautori, ha ricevuto il Premio Capri – San Michele e al Premio Penisola Sorrentina. Ora, con una rigorosa ed approfondita documentazione storico-religiosa, propone un affascinante viaggio nella devozione a Maria “madre del’amore e della pace”, come lei stessa la definisce in occasione dell’anno in cui,con il Giubileo della Misericordia, la Chiesa identifica un percorso di riconciliazione, conversione, perdono per tutti. Maria, nel libro, è vista come una persona che può unificare culture e religioni differenti.

“Il cristianesimo – scrive ancora Ermanno Corsi nella sua prefazione al volume – ha un grande bisogno di questa figura per ridurre le distanze fra le diverse confessioni religiose e per avvicinare la civiltà orientale ed occidentale, il Nord ed il Sud del mondo.”

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