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La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno

Versione audio

https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

Versione testuale

IL VANGELO DEL GIORNO: lunedì 11 Novembre 2019

San Martino di Tours

Il vangelo di oggi riporta tre parole diverse di Gesù: una su come evitare di scandalizzare i piccoli, l’altra sull’importanza del perdono ed una terza sulla fede. Vedremo che sono collegate. Scandalizzare i piccoli, cioè essere per gli altri motivo di allontanarli da Dio e far loro perdere la fede in Lui, è un atto che ci ritorna contro, ci dice Gesù nel Vangelo che questo movimento di ritorno è negativo su di noi. Per questo bisogna fare attenzione: non perché dobbiamo comportarci bene, ma perché la relazione con Dio e con gli altri è un dono da custodire, proprio come i bambini che sono molto preziosi per Dio. Proteggere i piccoli dallo scandalo e proteggere se stessi dallo scandalizzarli è un atto d’amore verso la vita e perciò verso Dio stesso. Così è anche di chi perdona, come Gesù ci dice nella seconda parabola. Non ci sono limiti al perdono. Gesù ci chiede che se uno pecca sette volte al giorno verso di noi, noi possiamo perdonare, anche 7 volte al giorno! Perché? perché anche questo ha a che fare con la nostra relazione con Dio: non c’è proporzione tra il perdono che riceviamo da Dio e il perdono che dobbiamo offrire al prossimo. Proteggere dallo scandalo i piccoli e perdonare sempre, dunque, sono atti di amore che manifestano la fede in Dio. Ecco perché il Vangelo fa dire agli apostoli “Aumenta la nostra fede!”. Allora oggi anche noi, come gli apostoli, Signore, chiediamo il dono della fede, perché la fede, la fiducia in Te, Signore, e solo in Te, possa condurci all’amore che Tu desideri da noi, l’amore che non scandalizza, non manca di rispetto, non gode dell’ingiustizia, l’amore che tutto perdona e tutto comprende, l’amore che sei Tu, Signore, l’amore che ci hai insegnato donando la tua vita per noi. Amen

Lc 17, 1-6

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai”. Gli apostoli dissero al Signore: “Aumenta la nostra fede!”. Il Signore rispose: “Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe”.

 

Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

 

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