Ti è piaciuto? Condividi!

La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno

Versione audio

https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

Versione testuale

IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 24 settembre 2019

B.V. Maria della Mercede

Il vangelo di oggi presenta pochi versetti che raccontano l’episodio in cui i genitori di Gesù, in particolare è menzionata la madre, cercano di incontrarlo, ma lui non presta loro attenzione. E la reazione di Gesù è chiara: “Mia madre ed i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica.” Subito viene da chiederci: perché Gesù reagisce in questo modo? Cosa possiamo imparare da questo strano comportamento di Gesù? Innanzi tutto è importante chiarire che quì Gesù non sta screditando la madre o i suoi parenti, ma il contrario! Sta dicendo che anche la madre e i suoi parenti hanno dovuto imparare a vivere da figli. Il figlio, nelle società antiche, è colui che si mette in atteggiamento di ascolto e che obbedisce, infatti la parola obbedienza, anche in italiano, contiene il verbo latino “audire“, cioè ascoltare!  Ascoltare, quindi, è anche imitare, mettere in pratica, obbedire. Questo per la formazione della persona è importantissimo, perché vivere è far vivere nel cuore ciò che riceviamo dai genitori, dalla famiglia, ma non perchè restiamo fermi, ma perché la persona scersca, progredisca, vada avanti, esca dalle sicurezze di relazioni anche belle, per incontrare altri, per conoscere altro, per mettersi in relazione con la novità!  Così impariamo a conoscere non solo gli altri, ma anche noi stessi nelle diverse situazioni. Allora oggi Gesù ci insegna, con questo suo comportamento quasi assurdo, che essere figli di Dio significa fare della relazione con l’altro, della novità, la propria casa, il proprio ambiente di vita! Perché Dio è Padre di tutti e ci vuole in relazione continua con tutti! Mi è capitato qualche tempo fa di andare a trovare una giovane famiglia di amici che ha un figlio di poco più di un anno. Mi è rimasta nel cuore  la gioia di questi miei amici nel vedere il figlio muovere i suoi primi passi. Ed è stata per me un’esperienza edificante! Lì ho capito che forse il desiderio del Padre per tutti noi è proprio quello di vederci capaci di prendere delle decisioni e cercare di costruirci un futuro in base alle esperienze che abbiamo maturato dentro di noi, nella famiglia, dai genitori. Il bambino impara così a camminare, nessuno glielo insegna: a un certo punto prende coraggio e lo fa! Quando e come lui decide. Questa è la gioia del Padre nostro: vederci passare da una sfera di relazioni private e intime a quella di relazioni ampie, universali! Per questo Gesù ci dice che solo chi apre il cuore, chi dona spazio nella sua intimità all’altro, diventa madre, fratello, sorella, familiare all’altro. E la relazione filiale con Dio si vive così, se vogliamo viverla in pienezza. Quindi oggi impariamo questo da Gesù, ma ci insegna questo anche Maria che, nella liturgia,  ricordiamo come Beata Vergine della Mercede. Si tratta di una memoria interessante, legata a un’opera di grande carità verso gli schiavi e che comprendeva uomini e donne che si offrivano, pagando di persona, a volte anche con la propria vita, per liberare chi era nella schiavitù. Allora preghiamo Maria, che ci formi alla libertà del Figlio di Dio, il figlio che lei ha formato alla vita di questa terra, alla libertà verso il futuro. Chiediamo a lei che anche noi possiamo fare delle scelte di accoglienza, di fratellanza, per poter liberare il cuore nostro e di chi ci sta vicino, per essere anche noi, come lo era Gesù, la gioia del Padre.

Lc 8,19-21

In quel tempo, andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti”. Ma egli rispose: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.

 

Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.