Ti è piaciuto? Condividi!

 

IL VANGELO DEL GIORNO: mercoledì 2 ottobre 2019

Ss. Angeli custodi (m) 

Versione audio

Versione testuale 

Il vangelo di oggi ha come protrotagonisti i “piccoli”. Si tratta infatti di una parola che ricorre più volte nel testo. Ma chi sono i  piccoli nel Vangelo? Non sono solo i bambini, che comunque all’epoca di Gesù non avevano dei diritti, come oggi. Ma i piccoli, in tutta la Bibbia, sono anche le persone povere e senza importanza nella società e nel Nuovo Testamento sono gli emarginati dalla comunità. Ecco, più volte nel Vangelo, ma in questo testo in particolare, Gesù chiede che questi piccoli siano onorati, siamo messi al centro delle preoccupazioni di tutti. E’ proprio questo l’insegnamento di Gesù e il papa qualche giorno fa ce l’ha ricordato: al centro ci sono i poveri, gli emarginati, i rifiutati, quelli che nessuno stima. I discepoli vogliono sapere chi è il più grande nel Regno, e Gesù lo manifesta con i gesti e con le parole, con i discorsi. Il criterio fondamentale, allora, è questo: il minore è il maggiore. Un capovolgimento dei nostri criteri! Molto spesso, parlando ai giovani che desiderano diventare evangelizzatori, quando comunico la mia espreinza nell’evangelizzazione che ormai comincia ad evere i suoi bei 20 anni, dico sempre un motto che applico non solo quando sono mandata ad evangelizzare in strada, ma proprio nella vita! Il motto è questo: i migliori per Dio sono quelli che io penso che siano i peggiori, ciò che la mia mente percepisce come disprezzabile. Ed è così!! Gesù ci ha insegnato ad onorare ciò che è disprezzato. Perché? Perchè Gesù è venuto a redimere ogni male, è venuto a salvarci! E Gesù pone al centro non me e te, ma chi può testimoniare meglio della sua salvezza. Però Gesù ci parla oggi di scandalo dei piccoli, e ce ne parla come qualcosa di imperdonabile! Si tratta dell’esigenza di proteggere l’opera di Dio in mezzo a noi, un’opera che ci rende innocenti tutti, ed che per questo è in grado di lasciar trasparire l’amore di Dio per tutti. Ed ecco allora che si fa menzione degli angeli, di cui oggi la liturgia fa memoria: gli angeli dei piccoli stanno alla presenza del Padre, perché come è scritto nel Salmo 91,9 i piccoli hanno solo Dio come rifugio e prendono l’Altissimo come loro difensore. Ed è per loro che Dio: “darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi”. Cogliamo allora questa predilezione di Dio per i più piccoli, e gli angeli sono le creature che ci rendono visibile questa innocenza con la loro azione segreta, silenziosa, invisibile. Loro ci fanno ituire di mettere al centro l’opera della redenzione di Cristo. Preghiamo allora gli angeli che possano custodire tutti noi per renderci insieme a loro degni dell’innocenza di Gesù, nel nostro cuore. E preghiamo anche gli angeli dei piccoli di oggi, quelli che noi consideriamo peggiori, perché possano prendereli per mano loro, anche grazie alle nostre preghiere di questo giorno, e possano accompagnare i loro passi verso Dio. Questa unità di preghiera con gli angeli per i più piccoli ci dona tutti l’innocenza di Gesù e ci rende capaci di costruire insieme il Regno di Dio perché si compia quello che recitiamo nella preghiera che Gesù ci ha insegnato: “come in cielo, così in terra“. 

Mt 18,1-5.10 

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.