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In una intervista a La Fede Quotidiana Monsignor Vincenzo De Gregorio, Preside del Pims, aveva tacciato di buzzurri ed ignoranti quei  sacerdoti  che  saltano e ballano durante le messe e, specie con  riferimento allo scadimento della qualità delle musiche liturgiche, aveva parlato di ignoranza.  Sul punto abbiamo ascoltato l’ autorevole opinione del noto teologo ed esperto di liturgia don Nicola Bux.

Don Bux, Monsignor De Gregorio parla di preti ignoranti…

” Le ragioni di Monsignor De Gregorio  non sono peregrine e  mi riferisco sia alla poca conoscenza della musica, che alla preparazione culturale non sempre  elevata, ma io aggiungerei un altro elemento”.

Quale?

” Una ignoranza di fondo della materia liturgica. Alcuni preti, non so se per carenza di studio o peggio ancora malafede, non si rendono conto della vera essenza della liturgia che è culto a Dio per la salvezza dell’ anima. Tutto questo porta a gravi deformazioni della stessa liturgia sino al limite del sopportabile. In poche parole, esistono quelli che ignorano sia la natura che l’ origine  del luogo, il tempio, nel quale l’ azione liturgica si svolge. L’ etimologia della parola, tempio, significa posto, recinto sacro. E allora, se tale è, perchè trasformarlo in una cosa che trascende il  sacro?”.

Che cosa dire di applausi e balli durante le messe?

” In Occidente non esiste il ballo sacro. Chi lo fa, scivola nel mondano e questo non ha nulla a che fare col culto a Dio. L’ applauso , il ballo e le canzonette durante la messa la trasformano in un intrattenimento a sfondo religioso e basta, roba da villaggio turistico, celebrazioni nelle quali il prete funge da animatore con una pessima espressione. Ecco, appunto, diviene un banale intrattenimento mondano. Tutto questo è anche causato da ignoranza a cascata, cioè chi insegna alla nuove leve a sua volta non è adeguato “.

Il Generale dei Gesuiti padre Sosa ha dichiarato che il demonio non esiste come entità fisica. Il teologo Bux che ne pensa?

“Siamo ai cascami di quello che  sostenevano certe produzioni dottrinali degli anni 70. Il paradosso è che queste affermazioni arrivano in un momento nel quale aumenta il numero degli esorcisti. Basterebbe chiedere a loro se esiste o non esiste. Si tratta di una  asserzione ovviamente infondata ed azzardata che va contro la dottrina  della Chiesa. Del resto non mi stupisco, perchè  viene da colui il quale qualche tempo fa, aveva detto che che all’ epoca di Gesù non esisteva il registratore per accertarsi della fedeltà del Vangelo.  E’ la connessione logica. Concordo con  il commento di Monsignor Livi : le parole di padre Sosa forse rispecchiano le convinzion reali di  esponenti più   elevati.  Il problema attuale della Chiesa, assieme ad una certa confusione, è che molti ministri non credono più a quello che dovrebbero fedelmente rappresentare o diffondere”.

Bruno Volpe

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