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“Vogliono far morire gli anziani per dare i soldi ai migranti”: l’ attacco shock è di don Luigi Larizza, parroco di Taranto.

Don Luigi, esiste una proposta di far rimanere a casa gli anziani oltre i sessantacinque anni sino a fine Dicembre per paura del contagio…

“Detto che questi virologi affermano tutto e il contrario di tutto, cioè ciascuno va per conto suo, a me questa idea sembra infame. Prima di tutto perché l’ età media si alzata, secondo perché è inumana verso gli anziani che hanno il diritto alla loro visita sociale sia pur con cautele. Che cosa fa di male un anziano se esce per una passeggiata o vede un nipotino? A mio avviso esiste un piano studiato per farli impazzire in casa, portare a morte per risparmiare sulle pensioni e dare quei soldi ai migranti. Altrimenti lo Stato come fa?”.

Che cosa possono fare gli italiani?

“Ribellarsi col voto quando sarà. Questo è un governo autoritario e dispotico di stampo marxista con poche idee e confuse che ci vuole svendere alla Cina. Il piano è chiaro. Far morire le nostre imprese anche strategiche e la Cina se le compra a pochi soldi. Siamo passati dalla sottomissione alla Merkel a quella Cina e forse la Merkel era meno peggio. Insomma, il progetto è l’ impoverimento del Paese dietro un disegno massonico”.

Messa interrotta a Cremona che cosa ne pensa?

“Un atto illecito ed un reato che va contro il concordato tra Stato e Chiesa. Dimostra che questo Governo è anti cristiano ed ostile ai valori della fede che vuole ridurre a fatto privato, come accade in Cina. Qui vedo responsabilità dei vescovi che hanno accettato tutto supinamente. Oggi la Chiesa vale meno del tabaccaio”.

Le piace l’attuale normativa?

“Confusa, pasticciata ed anche autoritaria privativa delle libertà individuali. Che pena vedere l’ elicottero che plana sulla spiaggia su una persona sola, come fosse un mafioso. Spero che quando torniamo alla normalità useranno la stessa decisione con i delinquenti veri. Per quanto riguarda le celebrazioni col popolo non vedo che cosa ci sta di male a farle col distanziamento e le mascherine, aumentandone il numero. In Polonia lo hanno fatto”.

Bruno Volpe

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