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La famiglia in Italia non è aiutata dalla politica, anzi è molto trascurata.  Ecco la tesi  che in questa intervista che ci ha rilasciato, sostiene Sua Eminenza, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.

Eminenza Poletto,  qual è lo stato della famiglia in Italia?

” Non gode di buona salute. Eppure bisogna ricordare, ed anzi sottolineare, la grande importanza che questo istituto ha nella società. E’ la sua cellula fondamentale. Bisogna incoraggiarla e proteggerla”.

Succede questo?

” Non intendo alimentare polemiche politiche e non vado contro questo partito o contro quell’altro. Il problema è generale. Da anni la famiglia non viene protetta e direi tutelata dall’azione politica e tutto questo va contro il benessere sociale. Non  si vuole capire che se la famiglia gode di buona salute, è tutta la collettività a giovarsene”.

Che fare?

” Intanto realizzare una politica fiscale equa che venga incontro alla famiglia.  E ingiusto che un nucleo con quattro persone debba pagare lo stesso di una coppia di due o di un single.  Bisogna aiutare le mamme con agevolazioni idonee a stimolare la natalità. Oggi avere un figlio sembra quasi un lusso. Tutto questo incide molto negativamente sul tasso di natalità che è uno dei più bassi. Altre nazioni dove vi era lo stesso problema di natalità insufficiente, incrementando i  sussidi, hanno visto un  aumento del tasso di natalità. Occorre alzare il livello degli stipendi oggi tra i più bassi di Europa e colmare il non più tollerabile dislivello tra uomini e donne. Inoltre,  incide, il lavoro che manca, assieme alla incertezza. Se vi è disoccupazione o il lavoro è precario, anche mettere su famiglia riesce difficile”.

Lei parlava della politica..,

” Certo. Hanno fatto la legge sulle unioni civili, legge che interessa una minoranza , dimenticando che la sola vera famiglia, non solo in ambito religioso, ma naturale è quella fatta da uomo e donna. Per il credente uniti nel vincolo del matrimonio sacramento, una e indivisibile, aperta al dono della vita. Ma non basta”.

Prego…

“Anche con la recente legge elettorale, la politica ha dimostrato di essere lontana dai reali problemi della gente e delle famiglie. Con tutto il rispetto per quella legge e per il Parlamento, che volete importi alle persone comuni del Rosatellum? Le famiglie hanno bisogno di risposte concrete e reali, nella vita di ogni giorno”.

Matrimonio indissolubile. Possibile dare la comunione al divorziato risposato civilmente dopo Amoris Laetitia?

“La dottrina con quel documento non è cambiata e non vi è una sola riga che lo affermi. Leggo delle polemiche inutili . Mi sembra evidente che non si possa dare la comunione a chi è in stato irregolare e lo dice con chiarezza il Magistero della Chiesa e la stessa Familiaris Consortio. Esistono solo alcune circostanze  particolari da valutare nel discernimento e nel foro interno, cioè da parte del confessore. Ma niente è cambiato, davvero niente”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Il cardinale Poletto: “Amoris Laetitia non ha cambiato il Magistero, no alla comunione ai divorziati””
  1. Mah, quando si inizia a sentire le solite parole “discernimento”, “da valutare…”, “circostanze particolari”, “ci pensa il confessore” ma come si fa poi a dire che nulla è cambiato? Non lascia il sospetto che il cambiamento (che c’è stato) debba passare il più possibile sotto silenzio fino a farlo diventare la norma?

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