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to Un bel volume per ricordare i 90 anni del papa emerito Benedetto XVI. E’ questo lo scopo, ampiamente raggiunto, di un libro arrivato recentemente nei negozi. Il titolo è: “Joseph Ratzinger- Benedetto XVI, immagini di una vita”. Gli autori sono due giornalisti di razza e  piena affidabilità: Maria Giuseppina Buonanno e Luca Caruso. Il volume è edito per i tipi della San Paolo. Oltre alla bontà del contenuto, il testo annovera un corredo fotografico di assoluto pregio con materiale inedito. La Fede Quotidiana ha intervistato Maria Giuseppina Buonanno.

Buonanno, che cosa vi ha spinti a scrivere quel testo?

” Certamente lo abbiamo fatto in occasione dei 90 anni di Benedetto XVI. Ma anche perchè ci siamo resi conto che il suo impegno pastorale e la sua visione di Chiesa avevano bisogno di essere ripresi e riconsiderati. Se ci siamo riusciti, dovranno dirlo i lettori. La nostra è una biografia il cui scopo è quello  di raccontare in modo semplice un Papa molto complesso”.

Possibile definire Benedetto XVI pontefice non sempre capito?

” Effettivamente è un Papa incompreso, ma di enorme valore. Tuttavia, poco alla volta, la sua opera si sta scoprendo  o meglio riscoprendo . Mi sembra però un errore di prospettiva, come qualche volta accade, contrapporlo a Francesco. Nella storia della Chiesa ogni pontificato fa storia a sè  ed ha le sue  particolarità”.

Aprite il libro con la rinuncia al papato, perchè partite dalla fine?

” Non lo abbiamo fatto per la ricerca della originalità a tutti i costi. E’ stata una strategia narrativa. L’ atto delle dimissioni ha rappresentato un evento  importantissimo, che ha acceso i riflettori su Benedetto XVI. Un gesto importante,  e  molto significativo”.

Ratzinger non ha mai goduto, fatte eccezioni, di buona stampa…

” Questo in gran parte è vero. Ha forse scontato una immagine sbagliata di sè stesso con dei pregiudizi e bisogna dire che i media non sono stati sempre indulgenti con lui. Una certa stampa laicista non gli ha perdonato niente, sin dalla sua elezione. Bisogna riconoscere tuttavia, che Benedetto XVI è stato un uomo molto meno mediatico di Giovanni Paolo II e di Francesco e questo ha pesato nella valutazione”.

Quali le chiavi del pontificato?

” Molte e tutte di grande spessore. Indicherei: la lotta al relativismo, il tema del dialogo  fede ragione e la volontà di pulizia dentro la Chiesa. Non possiamo dimenticare il suo rigoroso impegno contro la pedofilia in alcune parti del clero e la memoria va alle  meditazioni della Via Crucis”.

Bruno Volpe

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