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Attraverso una dichiarazione a LifeSiteNews, il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan, sostiene e accoglie il nuovo Manifesto della fede del cardinale Gerhard Müller.

Ecco il testo integrale

Supporto per il Manifesto della Fede del Cardinale Müller

del Vescovo Athanasius Schneider*

Il recente Manifesto di Fede del Cardinale Gerhard Ludwig Müller è un’iniziativa necessaria e di grande attualità, edificante della Fede e luce nell’enorme confusione spirituale, che regna da parecchio tempo nella vita della Chiesa e che ha raggiunto nei nostri giorni dimensioni inimmaginabili.

Questa iniziativa porta fedele consolazione e incoraggiamento. In questo Manifesto della Fede un rappresentante di alto rango della gerarchia della Chiesa, fa una professione pubblica e inconfondibile della immutabile fede cattolica. Questa professione del cardinal Müller riguarda in particolare quelle verità della Fede e della sua pratica sacramentale, che ai nostri giorni sono per lo più sfigurate attraverso un’interpretazione astuta e gnostica passata come ermeneutica o “sviluppo della dottrina, in continuità”.

Una chiara professione delle verità divinamente rivelate è ai nostri giorni nella vita della Chiesa spesso non più tollerata e percepita come una provocazione, come si potrebbe vedere, ad esempio, dalla reazione pronta, intollerante e sorprendentemente aggressiva con cui il cardinale Walter Kasper ha respinto il Manifesto della Fede del cardinale Müller.

Con il suo ragionamento contro il Manifesto della Fede, il Cardinale Kasper ha solo dimostrato che lui stesso non vive più nella vera Fede degli Apostoli e della Chiesa di tutti i tempi, ma, al contrario, rappresenta un cristianesimo che, nella maniera di una gnosi, ha costruito per sé un mondo di una presunta fede con il gusto del proprio ego o il predominio del rispettivo ” Zeitgeist ” (lo spirito dell’epoca).

L’iniziativa di fede del Cardinal Müller merita pieno riconoscimento. È un contributo importante per arginare l’alluvione del cristianesimo neo-gnostico all’interno della Chiesa cattolica. Si deve desiderare e pregare, che ora all’interno della Chiesa risuoni una voce uniforme e numericamente crescente della vera Fede, una “vox verae fidei “, comprendente tutti i membri del Corpo mistico di Cristo, rappresentanti sia del Magistero che dei i fedeli laici. Nella loro professione di fede, non dovrebbero lasciarsi confondere o intimidire da nessuno – nemmeno da un cardinale Kasper – perché con San Paolo possono dire con serenità e in modo convincente: “Conosco chi ho creduto! (scio, Cui credidi! ) “(2 Tim. 1,12).

Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan)

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