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Trento_-_Piazza_Duomo_-_foto_R._MagroneDurissima presa di posizione della leader del movimento politico Fratelli d’Italia, nonchè candidata sindaco del comune di Roma, l’on.le Giorgia Meloni, nei confronti della Provincia e del Comune di Trento. La motivazione? Il patrocinio, con i soldi pubblici, di un’opera blasfema.

Dice la Meloni: «la sinistra che governa Provincia e Comune di Trento ha patrocinato l’opera di Romeo Castellucci, un sedicente artista dello spettacolo in cui il volto di Gesù viene riempito di escrementi. Nei giorni in cui i cristiani vengono uccisi in tutto il mondo per la loro fede, questi infami insultano i simboli della cristianità, nascondendosi come topi dietro il paravento della libertà artistica. A me questa gente fa schifo».

Lo spettacolo teatrale di cui parla la Meloni è “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”, a cura della Compagnia Societas Raffaello Sanzio, che andrà in scena il 5 aprile all’auditorium Melotti di Rovereto (TN). Lo spettacolo è stato rappresentato in numerose capitali europee e anche negli Stati Uniti. Come si ricorderà le prime polemiche in Italia sono scoppiate nel gennaio 2012, per la messa in scena a Milano. In quell’occasione intervennero anche le autorità vaticane.

C’è da registrare il fatto che, nei giorni scorsi, il consigliere provinciale della Civica Trentina Claudio Civettini ha presentato un’interrogazione contro lo «spettacolo che parla di Gesù attraverso l’uso in scena di materiali che ricordano gli escrementi umani». Civettini, che definisce lo spettacolo blasfemo, afferma che «non solo offende la sensibilità di molte persone, ma rischia anche di porsi in conflitto con quanto stabilito dal nostro ordinamento giuridico che tutela in modo molto chiaro la sensibilità religiosa diffusa tra i cittadini prevedendo esplicite sanzioni nei confronti di chi osi offenderla in modo più o meno esplicito e più o meno deliberato».

In particolare, a suo giudizio, lo spettacolo violerebbe il Codice penale negli articoli 403-404 sul vilipendio della religione. Civettini chiede anche di avere il resoconto dei finanziamenti stanziati dal 2010 a oggi al Centro Santa Chiara.

Matteo Orlando

Un pensiero su “Un’opera blasfema patrocinata con soldi pubblici: è polemica a Trento”

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