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ScoutDurissima lettera di una Scolta degli Scout, che si firma Mariana, ai Capi Nazionali ai quali denuncia come molti giovani scout non rispettano l’insegnamento sulla famiglia come voluta da Dio.

Da Padova, la giovane scrive a a Ferri Cormio e Rosanna Birollo, Capo Scout e Capo Guida, a Marilina Laforgia e Matteo Spanò, Presidenti dell’AGESCI, a Padre Davide Brasca, Assistente Ecclesiastico Generalem a Elena Bonetti e Sergio Bottiglioni, Incaricati Nazionali della Branca R/S a Padre Giovanni Gallo, Assistente Nazionale della Branca R/S.

Scrive la giovane a proposito del Family Day: «Sono una Scolta di un gruppo scout della provincia di Padova. […] Avete sottolineato il fatto che l’Associazione educhi i ragazzi a vivere secondo la Buona Notizia e che, dopo le parole del Santo Padre, tutta la comunità ecclesiale non possa non aderire a questa visione della Famiglia come voluta da Dio. Ma queste sono parole, a me lo scoutismo ha sempre insegnato che poi servono anche i fatti. È vero, ci sono posizioni diverse all’interno dei moltissimi gruppi, lo vedo ogni giorno nel mio Clan, nei confronto con i miei Capi, l’ho notato anche nel reparto di un altro gruppo dove ero scolta in servizio l’anno scorso. Ognuno ha la sua idea, la sua posizione, che in quanto tale va rispettata. Ma noi siamo un’associazione cattolica, che, come avete scritto anche voi, accoglie la visione della Chiesa e il Vangelo, quindi, con tutto il rispetto, con tutta l’amicizia e con tutto il bene del mondo, chi non è pronto ad accogliere questa visione può prestare il suo servizio da un’altra parte. Mi rendo conto di esprimere una visione forte, che potrebbe non incontrare il favore di tutti, ma nelle realtà intorno a me vedo che spesso i cedimenti provenienti dal basso (cioè dalle realtà particolari dei gruppi), in assenza di prese di posizione chiare e univoche dall’alto, portano a crepe sempre più profonde. Un esempio? La Carta del Coraggio. O meglio, alcune sue parti, come quella sull’amore, che avanza richieste secondo me in contrasto con quello che invece la Chiesa e il Magistero ci insegnano, che non sono certo punti negoziabili nella vita di un credente. Come mai molti di noi R/S che erano presenti alla Route Nazionale due anni fa hanno deciso e votato a favore di quella presa di posizione? Secondo me, oltre alle opinioni personali, è anche causa del fatto che in molti gruppi il tema liturgico e le scelte che si dovrebbero prendere in coerenza con la fede cattolica, sono lasciate spesso al livello del “volemose bene”, cioè non vengono approfondite e soprattutto si lascia spazio a mediazioni che, a mio avviso, sui temi della fede sono inammissibili e l’assenza di una dimostrazione della volontà comune di seguire con più coerenza gli Insegnamenti in cui il metodo scout affonda le sue radici, aggrava la situazione. Lo scoutismo accoglie tutti, ma chi ne vuole fare parte deve accogliere i valori dello scoutismo. Chi non è cattolico, chi non vuole accettare gli insegnamenti della Chiesa e del Vangelo, può andare al CNGEI. Quel “non possa che tacere” lo trovo assurdo, perchè uno scout quando vuole ottenere qualcosa agisce, mentre qui si sta delegando il lavoro ad altri: lasciate che parli il Papa, lasciate che ognuno la pensi a modo suo, noi la pensiamo così ma non siamo pronti a prenderci la responsabilità dei valori in cui crediamo; è questo ciò che si legge tra le righe della vostra risposta, invece secondo me uno scout dovrebbe essere un coraggioso testimone di ció in cui crede, delle sue scelte e delle sue azioni. Mi dispiace, ma questo non è il modo di “fare del nostro meglio verso Dio e verso il nostro Paese”. Le persone che ci vengono portate ad esempio fin da quando eravamo bambini dai nostri capi scout, le persone che ci avete mostrato alla Route Nazionale come esempio di scelte di coraggio, sono persone che agiscono e non hanno paura di affrontare le conseguenze delle loro azioni. Personalmente quindi, questa risposta non mi soddisfa per niente, è solo un contentino che però non risolve le cose. Scusate il paragone, ma se avessimo agito così anche durante la Resistenza, a quest’ora probabilmente lo scoutismo in Italia non esisterebbe. Come diceva Don Pino Puglisi “non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”. Noi come scout cattolici siamo chiamati ad essere testimoni coraggiosi non solo di uno stile di vita autentico e impregnato della capacità di saper pensare e scegliere con la propria testa, ma anche e soprattutto delle bellezza della Parola e della Creazione di Dio, senza la quale tutti i nostri valori e i nostri concetti non avrebbero significato. Il silenzio o il “tenere il piede in due scarpe” non ci rendono testimoni, ma spettatori assenti di una società che invece ha sempre più bisogno di ritrovare le proprie radici e i propri punti di riferimento. Quindi vi chiedo, vogliamo essere protagonisti del nostro tempo con coraggio, oppure ci lasceremo vincere dalla paura di vivere fino in fondo il nostro essere?».

Matteo Orlando

150 pensiero su “Una scout Agesci scrive ai capi nazionali: “Chi non accetta la visione della Chiesa può andare altrove””
    1. Innanzitutto non é un educatrice, é ancora un’educanda. Chiedere a qualcuno di farsi da parte e qualcosa di quanto più lontano dallo scoutismo che io abbia mai letto: da scout, se penso che un mio fratello sbagli gli offro aiuto e sostegno, non porte chiuse. Lo stile educativo agesci é questo: persone in crescita permanente, non ci sono “dentro o fuori”. Agesci fa educazione, accompagna i giovani nella crescita offrendo valori, non fa opinione, non impone scelte. Quelle se le può imporre solo il singolo. Agesci pensa a stare dietro giorno per giorno ai giovani, in un servizio alle persone. Manifestazioni di piazza, firme, appelli, proteste… di quelli si occupano i partiti o associazioni con altre finalità. Agesci fa benissimo a non entrare in questa bagarre: non é il suo ruolo.

      1. Sicuramente molto più lontano dallo spirito dell’AGESCI (la “C” sta per cattolici) è la posizione non coerente con l’insegnamento della Chiesa sulla famiglia e sul matrimonio che alcuni capi hanno assunto.
        E’ purtroppo vero, tra l’altro, che molti di questi non ne conoscono nemmeno i basics.
        Ricordo che anni fa fui invitato a parlare in provincia di Milano a circa 200 scouts e alla domanda “mi sapete dire che cosa significa il termine <>?” nessuno, sul mio onore, seppe rispondermi.

        buona giornata

        Giovanni Cerruti

      2. Esatto hai ragione, la fanciulla è leggermente talebana. Virrei conoscere il suo capo clan. Luana capo scout in “pensione”

      3. Forse non ha letto bene la “Carta del coraggio” alla voce amore. Si fanno delle richieste alla chiesa e alle istituzioni di assecondare unioni omosessuali considerandole in linea con la fede cattolica. Contrariamente quindi a quello che afferma nel post si fa politica attiva e di un certo orientamento. Forse qualcuno ha comprato anche questo movimento per scopi politici?
        Io non manderei mai un figlio in gruppi dove si è favorevole a rapporti omosessuali e aperture a qualsiasi orientamento sessuale.

        1. Non è la Chiesa che deve adeguarsi a noi, al mondo, essa deve rimanere faro nelle tenebre. Se ci si vuole adeguare alle logiche del mondo, si scelgono altre associazioni. A noi è chiesto di seguire Cristo: alzati, prendi la tua croce e cammina; se è troppo pesante si va da un’altra parte.

    2. Ma cosa Dici???Si tratta di un’agenzia educativa con valori cattolici e come tale deve saper dire “Sì Si. …No ..No “!!! Non può certo
      cambiare le regole o intiepidirsi solo perché il mondo va da un’altra parte!!!Dove sta la differenza o il cosiddetto “valore aggiunto”!? Fa bene a redarguire…Abbiamo bisogno di esempi certi e non di confusi….Di tiepidismi ce ne sono fin troppi!!!Bisogna avere il coraggio di testimoniare ed esprimersi. .Come Gesù al tempio!!!!

    3. Che dire… Ci stanno tutta una serie di cose, non ci sta il fatto che ci sia un po’ di confusione tra cos’è scoutismo e cosa chiede un’associazione scout. Scoutismo è sia cattolico che laico per cui porre l’accento su cosa richiede lo scoutismo, Mariana, è fuori luogo perché è quello che è giusto secondo te/noi che facciamo parte degli scout cattolici. In ogni caso le posizioni estremiste non sono mai buona cosa e il sentirsi migliori degli altri e bacchettarli non è proprio tanto tanto cattolico. Molto in linea con alcuni atteggiamenti di persone che si professano cattoliche, ma non con gli insegnamenti del Vangelo. Scoutismo è servizio, accoglienza, aiuto al prossimo, attenzione e questi sono valori fondamentali. Purtroppo l’AGESCI si sta perdendo per strada tutta una serie di cose non solo a livello di fede, ma anche a livello di servizio.

      1. Ecco questo per esempio è il tipico errore del cattolico progressista: se uno dice che due più due fa quattro, e un altro invece dice che il risultato è sei, bisogna mediare per accontentare tutti e non escludere nessuno, e quindi il risultato è cinque, con buona pace per tutti.

      2. Io sono stato un R\S , alla fine ho preso l’uscita anche sè in modo diverso , perchè contrario a servizio e fede , rifiutai di firmare la Carta di Clan\Fuoco , poi ho proseguito fino a 21anni , alla fine mi sono ritirato .

        1. Ma che scout sei??? Forse non avevi ben chiaro le cose e sicuramente non hai preso la partenza, ma hai fatto il ssluto. Posso capire “la dede” si hanno sempre delle crisi, ma il servizio? NO il servizio dovrebbe essere fondamentale.

      3. Sarebbe carino sapere chi ti ha dato il brevetto, visto che non ti hanno insegnato che Agesci significa Associazione Scout e Guida Cattolica Italiana non “laicista” che è cosa diversa da “laico” che non significa affatto ateo, agnostico o razionalista e che per essere “Capo” hai L’OBBLIGO della scelta Cristiana Cattolica (neanche protestante) …… che poi ci siano scout NON IN AGESCI ma in CNGEI o associazioni di altre nazioni che sono magari islamici o induisti, significa imparare la CONVIVENZA TOLLERANTE E PACIFICA, non condivisione di ogni loro previsione. Tu in Agesci educhi anche e SOPRATTUTTO al Cristianesimo Cattolico, accogliendo chi non lo è non CONDIVIDENDOLO COME TALE, ma ribadendo con fraterna collaborazione cosa tu insegni, non rinunciandovi per fare contenti loro. E poi basta con queste frasi retoriche piene di ideologia relativista massonica, mistificate e manipolate in modo vergognoso ….. accoglienza non significa rinunciare ai propri valori, aiuto al prossimo signifca solidarietà con chi ha bisogno, non condivisione di qualsiasi cosa senza giudizio e discernimento, e aderire al vangelo, non significa affatto scambiarlo per qualcosa che si chiama invece new age o protestantesimo, modernismo o qualunquismo, relativismo. Non è affatto vero che l’Agesci sia aconfessionale, perchè se lo fosse, non avreste i figli dei cattolici … ma di tutto il resto e voi sareste costretti a fare solo i baby sitter…….. se svuoti l’Agesci della componente e scelta cattolica, svuoti l’Agesci del punto che la contraddistingue. chi te lo dice è genitore e Gilwell che lo è diventato entrando da Lupetto nell’assci e vivendo in prima persona la nascita dell’Agesci, e collaborando alla stesura di quello che nel corso di un decennio di fondazione, è diventato lo Statuto Agesci, che in troppi non conoscono neanche lontanamente, credendo di far parte di non si sa bene cosa. Non esiste alcun servizio senza fede cara, ripeto, non so chi ti abbia dato il brevetto, ma siccome ho avuto la sfortuna di riavvicinarmi alla Agesci, da genitore, mi sa che non sei affatto un’eccezione purtroppo …. visto che ci sono capi che si sposano tra persone dello stesso sesso e nessuno li sbatte fuori dall’Agesci altri anarcoinsurrezionalisti, altri marxisti leninisti, altri laicisti, atei, libertini, divorxziati, conviventi. violando apertamente i dettami fondanti dell’Agesci. Poi non meravigliatevi che la maggior parte degli ex capi Agesci VERI, vi tengono alla larga, per evitare di farsi rovinare i figli da dei veri e propri balordi che dovrebbero prima loro essere rieducati a valori seri, invece che essere dei bimbiminkia gretini lobotomizzati dai media e dalla globalizzazione selvaggia.

  1. Sinceramene a me pare una imposizione non necessaria .. magari io poi sbagliero’ ma sono dell’ idea che ogni visione debba essere valutata personalmente .. e penso sia sbagliato imporre a priori .. invitando “a fare servizio da un altra parte” persone che pur magari credenti la pensano in maniera differente o mettono in discussione un qualcosa di quella visione ufficiale .. dato anche che ogni visione per quanto possa essere ufficiale e’ soggetta ad errori come storia ci insegna .. non entrando ora in merito al cosa .. penso che sarebbe divertente discutede di questa cosa .. poi magari sbaglio io e dico tante cazzate Emoticon smile ma boh .. non mi sono mai piaciute le imposizioni assolute .. poiche si e’ anche chiesa e non solo chiesa .. apprezzo molto tradizioni e usanze ..

    ma tralasciando il fatto che sia cosa giusta o meno quel che Marina ha scritto .. penso che prima ci voglia un confronto di idee .. e poi il resto .. abbandonando i principi di autorita .. ipse dixit .. altrimenti poi finiamo come con aristotele .. una visione assolutistica non soggetta al confronto .. anche se magari e’ piu’ che giusta .. resta una cosa sbagliata .. Dio ci ha dato ragione e parola ..

    il bene di dio non sta sempre nelle visioni ufficiali degli uomini ..
    altrimenti si rischia di avere dio vicino .. ma talmente abituati ad averci a che fare … non lo riconosciamo ..

    il tutto ovviamente senza avere pretesa di niente se non del confronto Emoticon smile

    1. Concordo in pieno Alessandro.
      Anche perchè non so tu ma io mi sono perso il pezzo del Vangelo dove Cristo ci insegna come deve essere la coppia o la Famiglia, ma come dici tu il problema non è questo ma il voler lasciar fuori da tutto ciò il confronto di idee “Dio ci ha dato ragione e parola”.
      Dire o è come la penso io o è sbagliato non fa altro che trasformare il Cristianesimo nell’ennesimo fondamentalismo non diverso da tanti altri.

      1. Cioè, ti sei perso il pezzo in cui Gesù dice: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi»?

        1. Luca e Alessandro,
          vi siete persi anche questo pezzo:
          “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa.”

          1. Gianfranco: ti rendi conto che il testo che scrivi non lo ha scritto Dio in persona, ma gli uomini?

            Ti rendi conto che è stato scritto in un periodo storico che risale a 2000 anni fa?

            Lo sai che oggi è la scienza la scienza ha stabilito che l’omosessualità non è né una perversione né una malattia, bensì una delle tante variabilità dell’essere umano? (tipo essere biondo, mancino, con gli occhi azzurri etc)

            Lo sai che 2000 anni fa la scienza non c’era e quindi non lo poteva stabilire?

            Lo sai che se non c’era la scienza oggi eravamo dietro a credere che la terra era piatta e che l’uomo era stato creato da un vecchietto con la barba bianca che ha sputato su un pezzo di argilla?

            Serve che ti cito anche qualcosa del medioevo? No perché dai tuoi interventi mi sembra che il tuo cervello sia rimasto lì.

            Diego, capo scout AGESCI, credente, eterosessuale.

    2. Non mi sembra che abbia imposto nulla….al contrario i capi che hanno parlato hanno decisamente dato l’idea di parlare a nome dell’Agesci….cosi come e’ accaduto alla route nazionale…dove gli alfieri hanno riportato quello che volevano ….le mie figlie erano profondamente deluse da tale manipolazione…
      non tutti i membri dellAgesci sono a favore del ddl cirinna’…e se questa ragazza non e’ ancora un educatrice perche ‘giovane sono contenta del coraggio e dei valori in cui crede!
      sara donnini

    3. “persone che pur credenti la pensano in maniera diversa”??????!!!!!!!!!!! Ma quale senso ha questa frase! non puoi dirti cattolico se non credi in ciò che tale religione professa!
      Allora anch’io che so QUALCOSA SPARSA qua e là di buddismo posso andar in giro a dire che sono buddista, aprire una associazione buddista dicendo però che non sono d’accordo con la reincarnazione! PERFETTAMENTE SENSATO, complimenti …

    4. Credo nella mia strada di vita di trovarmi ad abbracciare la scelta cristiana tra croci e gioie ma non potrò mai essere Scaut agesci in quanto non in linea con la chiesa cattolica

  2. Si certo, e la libertà di pensiero va a farsi fottere! A me sembra che questa qui non abbia capito proprio un cavolo dello scoutismo. E’ facile citare nomi altisonanti per toccare le coscienze comuni, questa lettera è inutile sproloquiare! Servizio (uno dei cardini dello scoutismo), per come è inteso in quest’ambito, ingloba in se anche queste 3 piccole formule magiche: comprensione, fratellanza, apertura verso l’altro. Quindi che vada ad aiutare la gente al posto di incentivare forme di discriminazione. Io sono stato scout per tantissimi anni e mi sento di dire che una lettera del genere è assolutamente offensiva nei confronti dello scoutismo (e dei suoi valori) e del buon senso.

  3. Tanto di cappello a Mariana, se la lettera è vera, che da scolta (!7-21 anni) esprime con cristallina chiarezza non solo una scelta di campo, ma anche le radici di questa e ambiti e modalità di concretizzazione. Purtroppo non è questa la realtà dei nostri rover e scolte, come non lo è quella della maggioranza dei giovani della loro età. E dal punto di vista educativo, nell’età dei rover e delle scolte, siamo in una fase in cui l’angolo della forbice tra ambiente educativo e ambiente reale, seppur ridotto e tendente a zero, esiste ancora, e dunque siamo nella fase di un percorso educativo tendente all’autonomia, ma ancora in parte eteroguidato dagli educatori e dalla comunità, di appartenenza essa stessa educante. Ciò che mi colpisce però è la radicalità assertiva delle scelte, da un lato comprensibile per la giovane età, dall’altro un po’ sospetta per chi è abituato nella vita del clan fuoco al confronto e a mettersi in discussione. Vorrei dire a Mariana che non sono d’accordo con lei, e lo dico da capo clan, non va detto ai rover e alle scolte andate altrove, ma va proposto un itinerario educativo che susciti domande e solleciti risposte che a loro volta potrebberero andare a costituire il substrato, lo zoccolo duro da cui emergono le scelte. Ma sia chiaro che tali scelte, espresse a 19-21 anni, rappresentano ambiti più o meno ancora nebulosi di impegno e di testimonianza! E vorrei vedere chi, con orizzonti esistenziali così incerti, a quell’età è in grado di esprimere scelte così tetragone. Personalmente, a quell’età, reputo più credibile e prediligo un onesto dubbio, una confessata incertezza e soprattutto una forte speranza e un solido ottimismo, rispetto ad una tetragona certezza

    1. Cara, non so se sai ( evidentemente no) che le scolte, come le guide, hanno dai 17 ai 21 anni, dunque su questo ti sbali, e poi tanto di cappello un par di cazzi, lo scoutismo non insegna ad odiare o escludere gli altri per dicerse idee di pensiero o sesso anzi dovreste vergognarvi un po’tutti quanti per dare queata visione degli scout

  4. Mi dispiace molto che una scout la pensi così.. Personalmente ho sempre visto lo scoutismo come un percorso, un cammino per crescere. Nel mio gruppo ci siamo sempre messi in discussione con la chiesa, con lo stato ecc. senza assorbire passivamente tutto ciò che ci viene detto. Troverei assurdo un clan pienamente d’accordo con tutto quello che dice la chiesa, non ci sarebbbe scambio di idee! Inoltre alla fine del percorso di uno scout ci viene chiesto di fare una scelta di fede, sarebbe inutile se tutti la pensassimo allo stesso modo, invece la maggior parte dei ragazzi trovano difficoltà proprio in questo punto. Un ragionamento così me lo sarei aspettato da un ragazzo dell’ACR (che anch’io ho frequentato) e non da un mio fratello o una mia sorella, ma vabbene anche così. Il mondo è bello perchè è vario :)

      1. Penso che tu non abbia compreso appieno quello che intendevo dire ma io mi riferivo proprio a quello che hai fatto tu ora e cioè il bigotto! Sono convinto che i capi scout debbano dare l’esempio giusto di buoni cristiani, ma i ragazzi non sono lì per farsi preti, non entrano già con le idee chiare sulla loro religiosità e di certo non si può dire ad un ragazzo cosa è il cristianesimo punto e basta. Negli scout esiste il dialogo cosa che la chiesa non riesce a capire e per questo sempre più giovani si ritengono atei o “cristiani non praticanti” (sempre se significhi qualcosa). Io parlo da ragazzo e scout e rappresentò una grande fetta di questa categoria. Io sto facendo un CAMMINO state a sentire di più i giovani forse potete imparere qualcosa..

    1. Ma allora siate ONESTI, prendetevi la responsabilità delle vostre opinioni E FINITELA DI CHIAMARVI CATTOLICI ingannando bambini e genitori che ve li affidano pensando che siate FEDELI e TESTIMONI della verità cattolica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. Mi pareva di ricordare parole evangeliche sul non guardare pagliuzze negli occhi di altri, pensando ognuno alla propria trave. Che fatica sopportare l’accusa vicendevole. Mariana tenga la barra dritta e se l’esempio sarà immagine di Cristo qualcuno la seguirà. Intanto, per non buttare a caso parole tipo Magistero, prima occupiamoci di accoglienza.

  6. Mah….Mariana forse crede che le persone omosessuali siano oggettivamende disordinate?
    Disordinate viene usato come termine dal Catechismo della Chiesa Cattolica (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm): dunque un omosessuale è una persona “disordinata”? Cosa vuole dire? A me pare un insulto scolpito nella pietra del Catechismo.
    Dunque Mariana tu credi veramente che le persone omosessuali siano quelle descritte dalla Chiesa Cattolica?
    La posizione dell’Agesci è stata coerente, volta a non farci politicizzare da una manifestazione chiaramente politica. Se poi vuoi cercare l’incoerenza in Associazione la trovi da altre parti, ma non certo qui.

          1. Ma “disordinata” lo dice il Catechismo della chiesa cattolica, riferendosi tanto alla persona quanto al comportamento, dunque come la metti?

          2. Finalmente qualcuno che ragiona! Purtroppo è molto più facile giudicare le persone, per colpirle, umiliarle, disprezzarle. Dovete farvene una ragione, Dio Padre ha mandato suo Figlio Gesù per salvare anche i tanto odiati omosessuali. Dio è Padre di tutti! Immagino che la cosa vi infastidisca e vi scandalizzi, ma Dio è molto più coraggioso, e non ha paura di amare nessuno!

  7. Sarò breve:
    Se nel vostro gruppo si presentasse il figlio di una coppia omosessuale? Dato che ce ne sono.

    È fondamentale amare e rispettare il prossimo per noi Scout. Il family day o qualsiasi altro pensiero che difendi la vostra famiglia naturale, che poi naturale non è(ma questo è un lungo dibattito ), contravviene a questo principio.

  8. Quando i “cattolici di appartenenza” (ad ogni formazione, gruppo, ecc.) riusciranno a capire e comportarsi da “cattolici ecumenici” sarà un bel giorno per Gesù e, anche, per la Sua chiesa.

  9. Questo succede quando si confonde le scoutismo con la chiesa. B.P. non la pensava così. Lo scoutismo come sistema educativo è assolutamente indipendente e quindi è giusto che al suo interno ci siano molteplici modi di pensare e di vedere le cose. Purtroppo lo scoutismo oggi si è ridotto ad una gara a che trova la frammetta più originale per la preghiera dei fedeli……..

  10. @fortunato : innanzitutto una scolta non è un capo, al massimo può essere una Rover in servizio che non ha – da metodo scout – compiti educativi.
    Entrando più nello specifico noto che la sua affermazione ed invito “a fare servizio da un altra parte” denota comunque una non colpevole sua immaturità della vita che, a prescindere quale che sia la scelta di fede – fatta da un Capo scout – non implica necessariamente che il percorso personale di vita sia purtroppo quello che più si desidera.
    Le “cose della vita” portano – ripeto purtroppo – a situazioni che devono riguardare la “misericordia”, cosa che da troppi viene ripetuta solo come un mantra senza capirne però il senso profondo.
    Come disse il Papa, “chi siamo noi per giudicare?”

  11. Lo scout è fratello e amico di ogni altro scout e la misericordia del Papa è inclusiva, più umiltà ci vuole! Se un socio se ne vuole andare per sua scelta è corretto, diversamente nessuno ha il diritto di buttare fuori le persone dai gruppi, perchè un’anima è sempre recuperabile. O mettiamola così, anche, con un esempio diverso: se il Papa quando muore ha una bara di legno grezzo per umiltà, il resto dei cristiani si deve solo vergognare della loro arroganza nell’usare bare più lussuose del Papa con il silenzio complice dei preti.

  12. Spiego meglio perché l’affermazione ed invito “a fare servizio da un altra parte” è secondo me eccessiva.

    Premesso che la scelta di fede fatta da un Capo scout, purtroppo non è una medicina o un vaccino che ci immunizza dalle cose che accadono durante la nostra vita.

    Nel nostro percorso di vita – pur facendo sempre “del nostro meglio” – non sempre riusciamo ad essere, purtroppo, quello che vogliamo.

    Le “cose della vita” portano – ripeto ancora una volta purtroppo – a situazioni che devono riguardare solo ed unicamente la “misericordia”.

    Essere perfetti non è di questo mondo e, ci piaccia o no, dobbiamo accettarlo, facendo sempre e comunque “del nostro meglio” per raggiungere l’agognata meta (come si presume ognuno di noi voglia).

    Essere testimoni delle proprie difficoltà e fragilità non deve essere considerato come un fallimento irrimediabile e perciò avere valenza negativa assoluta ed irrecuperabile.

    La vera forza è il saper cogliere la sfida ed usare questi errori come strumenti per svilupparne un’analisi e creare la risposta positiva, inserendone le soluzioni trovate nel proprio processo educativo.

    Questo è secondo me essere testimoni credibili e propositivi.

    1. Siamo tutti in cammino e siamo peccatori e spesso non coerenti: tutto vero. Ma S. Pietro dopo aver tradito Cristo non ha detto che tradirlo non sia più peccato. A chi ha il compito di essere leader è richiesta coerenza nei principi che indica ovvero la strada su cui camminare. Chi indica altre direzioni è già fuori se non formalmente nel cuore sicuramente ha già operato uno “scisma”. Se qualcuno lo formalizzasse non farebbe che rendere palese un dato di fatto che già esiste ma almeno farebbe chiarezza nella sua comunità.

  13. Io sono d’accordo con Mariana. Nella vita bisogna scegliere. Siamo ormai immersi in un mare di TEORIE. Buona Strada a tutti.

  14. La questione non e’ obbedire oppure andare via, la questione è prima di tutto cercare di capire una cosa fondamentale: le proprie convinzioni religiose non possono essere imposte a tutti.

      1. scusa vorrei farti una domanda che non centra col discorso vedendo che sei cosi fermamente convinto di quello che dici (non so come).
        sono un rover al 3 anno di clan (in agesci) e sono ateo, ma continuo il mio percorso scout fino alla fine in quanto credo nello scoutismo come valori che insegna e non nel cattolicesimo. secondo la tua visione del mondo scout uno come me dovrebbe smettere o passare al cngei?

  15. Poi, magari quando volete .. mi indicate sulle sacre scritture l’esempio relativo ad una famiglia tradizionale come vuole Dio. Nemmeno quella della Sacra famiglia lo è !!!
    Se la smettessimo per un pò a giocare con la pelle degli altri e lasciassimo spazio al tanto declamato “Libero Arbitrio”?
    Ultima cosa sono un Capo del CNGEI e sono credente e liberamente e con coscienza non approvo che alla luce di ciò ( essere credente) debba inchinarmi ( non davanti al Santissimo) ma ad una posizione che non condivido perché lo ha detto … non si sa bene chi!! Siamo in uno stato LAICO e la scelta dovrebbe essere cosa è meglio e più giusto per tutti e non cosa è meglio per La Chiesa – non siamo uno stato etico – Un’ultima cosa cara saputella … che i rover abbiamo approvato la carta del coraggio in tutti i suoi punti è più che normale … in quanto a nessuno di loro è chiesta una scelta a tutti i costi proprio perché Rover e non capi .. ma imparare a scegliere e a saper discernere, non fare confusione tra la coerenza di un cammino e le scelte personali che tali sono e debbono rimanere !

    1. «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi».

      1. “Saranno una carne sola”
        Abramo che ha avuto figli da una schiava e da sua moglie, Giacobbe che ha avuto due mogli, Davide ebbe molte mogli e concubine, Salomone con le sue oltre 700 mogli…
        QUESTA ERA LA FAMIGLIA VOLUTA DA DIO? O LO ERA PER IL SUO TEMPO?
        La Bibbia è figlia del suo tempo. Bisogna viverla con uno spirito di Misericordia. Perché degli omosessuali con Fede forte e credenti dovrebbero tirarsi via dalla Chiesa? Cosa c’è per loro?

      2. Scusa Michele, tu invece, proprio per caso, non hai letto la lettera di San Paolo ai Galati dove si ribadisce che la salvezza viene dalla Fede in Cristo e non nell’obbedienza alle leggi che sono state donate all’uomo tramite un mediatore 430 anni DOPO la promessa della salvezza alla discendenza di Abramo? non hai letto che Abramo fu considerato giusto e salvato perché credette al signore e non perché obbedì alle leggi mosaiche a lui successive? Non hai capito il messaggio Paolino per cui l’uomo si salva perché crede e non perché obbedisce?

        Ecco scusami tanto ma tu sei il classico esempio di bigotto un po’ boccalone che crede solo a quello che gli viene detto e che fa sfoggia di sé armandosi di una falsa comprensione della sacra scrittura! ma prima di cimentarti, dovresti studiare bene…

        OFF TOPIC – tra le altre cose, ne approfitto per dire che da quando Renzi è salito al governo io mi vergogno di essere scout (semel scout, semper scout) e che la svolta politica dell’AGESCI la trovo orrenda! lo scout compie una scelta politica, non partitica. ma da quando Renzi è al governo, lo scoutismo ha ritrovato una nuova visibilità come mancava da anni. pensate un po’ persino i Telegiornali al Campo Nazionale in Sardegna.
        l’Agesci – che vergogna – dovrebbe essere fedele a se stessa sempre. dove erano i comunicati stampa firmati nominativamente quando si parlava di emergenza immigranti nel mediterraneo?! e poi, suvvia, tutta questa misericordia e correzione fraterna!!!! ma vi ricordate un minimo cosa sia la correzione fraterna?! no, perché io ho avuto esperienze anche di gruppi che hanno sbattuto fuori dei validissimi capi perché conviventi senza matrimonio!

        1. Svolta politica? Ma dove mi scusi? Delle due l’associazione sta uscendo da contesti pieni di partitismi dove precedenti comitati ci hanno infilato sulla malsana idea che l’associazione doveva prendere posizione!

        1. Nessuno sta condannando o giudicando gli omosessuali o le scelte personali di qualcuno. Il giudizio che é su cosa sia la famiglia.

          1. Come no scusi! Voi fate parte della chiesa che dice nel catechismo che gli omosessuali sono persone “disordinate” anzi pure “depravate”.. Io ne faccio aprte della vostra stessa chiesa ma non mi rappresentano minimamente tali parole a cui invece voi aderite!

        2. Matteo 10:14-15

          14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da’ vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.

          Matteo 11: 23-24

          23 E tu, Cafarnao,
          sarai forse innalzata fino al cielo?
          Fino agli inferi precipiterai!
          Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
          24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!”.

          Luca 10:10-12

          10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s’è attaccata a’ nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s’è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

          I SODOMITI NON ENTRERANNO NL REGNO DEI CIELI

          1 Corinzi 6:9-11

          6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro.

          LA LEGGE DI DIO E’ CONTRO I SODOMITI

          1Timoteo 1:9-10

          9 riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gl’iniqui e i ribelli, per gli empî e i peccatori, per gli scellerati e gl’irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d’uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina.

          CHI SONO I SODOMITI

          Romani 1:26-32

          1:26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. 28 E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, 29 essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, 31 insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; 32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

          2 Pietro: 2:4,8

          Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio;
          non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi;

          condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente.

          Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.

          Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.

          Giuda: 1, 7

          Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura,
          stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.

          1. mi sembra che pubblichi solo i passi che ti fanno comodo però….

            Levitico, già, sempre lui:
            “Poi l’Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo loro:
            “Parlate ai figli d’Israele e dite: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. (…)
            -il coniglio, perché rumina, ma non ha lo zoccolo spaccato; per voi è impuro;
            -la lepre, perché rumina, ma non ha lo zoccolo spaccato; per voi è impura;
            -il porco, perché ha lo zoccolo spaccato e il piede diviso, ma non rumina; per voi è impuro. (…)

            Come la mettiamo?

  16. Condivido in pieno il pensiero di Marianna, dopo le dichiarazioni da parte Dell agesci( o agesi) ho provato vergogna ad indossare l uniforme, e se non fosse stato per le facce dei lupetti che mi venivano in mente avrei lasciato subito l associazione che dovrebbe rappresentarci. Non condivido invece la risposta di Alessandro che rappresenta oggi molti scout che dicono di essere cattolici che però la pensano in maniera diversa. Mi dispiace ma la porta che ci darà la salvezza è una sola ed è molto stretta.

    1. Caro Alfio, caro Michele,
      (essendo fra scout mi permetto un po’ di confidenza). Trovo tutti questi punti di vista molto interessanti, soprattutto in quanto rispecchiano l’essenza plurale della nostra associazione. Detto ciò veniamo alla nostra discussione.
      L’ultimo commento onestamente mi ha scosso un po’: cosa intendete dire quando affermate “la porta della salvezza è una sola ed è molto stretta”?
      Parlando francamente, non mi piace per niente questa affermazione… Per questo mi chiedevo se tu potessi spiegarci meglio cosa intendi.

      Secondo me Alessandro ha detto delle cose molto giuste: a me piace quell’Agesci che non decide chi è dentro e chi è fuori; che non mette dei paletti.
      La scelta dei vertici della nostra associazione, di non partecipare al family day, la trovo molto saggia dal momento che l’evento ha subito una forte politicizzazione (in senso negativo).

      La religione fa parte della nostra proposta educativa, non è un pre-requisito. Al massimo è una scelta che si chiede di fare a coloro che decidono di diventare educatori, oltre che educati.
      Aspettando una vostra risposta,
      buona serata!

      Silvio

      1. E’ evidente che dai vostri discorsi un omosessuale non può essere uno che segue i dettami cattolici. Quindi…fuori.

  17. Il problema è uno e uno solo. Un capo dell’Agesci non può essere capo se non crede nella Chiesa e nel suo Magistero, Il Patto Associativo parla chiaro. Non credere nel Magistero della Chiesa significa non credere che questa è la Chiesa voluta da Cristo. I capi che non credono nel Magistero vengono meno ad un punto del Patto e possono fare il loro servizio altrove. Se i capi dell’Agesci fossero consapevoli di ciò, come ha scritto nella lettera questa coraggiosa scolta, la carta del Coraggio sarebbe stata sicuramente diversa.

    1. Bene Francesco, allora secondo quanto tu dici tutti i capi Agesci che non aderiscono all’interno magistero, compreso il fatto di non usare preservativi per i rapporti sessuali, vanno sbattuti fuori vero?

    2. Sono pienamente d’accordo…e aggiungerei che un ABC sulla legge naturale che funziona fin dalla Creazione…potrebbe aiutarci a capire che ci sono dei limiti da rispettare…ne vediamo oggi le conseguenze, degli egoismi da mettere da parte, a non sentirci onnipotenti….ma a fidarci anche di quella Chiesa che siamo anche noi…
      che tristezza leggere tanti commenti negativi e manipolatori assunti con atteggiamenti da “politicamente corretto”…..occorre riflettere su cosa significa cercare di essere cattolici e fedeli al magistero e avere anche l’umilta’ di affidarsi a Dio !

  18. Grazie a dio durante la resistenza si combattevano per valori giusti. Sono cattolica, amo il mil prossimo e non gli impedisco di avere dei diritti. QUESTO è un valore giusto. (Ah si, sono capo, e non dirò ai miei bambini in cosa devono credere, ma gli dirò di amare tutti, di non fare differenze e di non giudicare gli altri. Come nostro signore ha detto). Apprezzo l’Agesci per la posizione presa e ho apprezzato la carta del corraggio, quando la scrissero c’ero.

    1. Bene Martina, allora secondo quanto tu dici tutti i capi Agesci che non aderiscono all’interno magistero, compreso il fatto di non usare preservativi per i rapporti sessuali, vanno sbattuti fuori vero?

      1. No aspetta ti prego, spiegami cosa vorrebbe dire questo tuo commento, giuro non riesco a trovarne logica.
        Rispetto le scelte PERSONALI di ognuno, per lo appunto sono personali. Voi medioevali fate la stessa cosa, o tornatevene nel medioevo. Non togliete i diritti alle persone. E vi prego non diffondete il vostro odio ai bambini.

  19. Cari fratelli scout, anch’io sono un vecchio scout CNGEI, sono cattolico praticante, ho fatto tutta la progressione scout da lupetto, ad esploratore, rover, Capo Reparto, Capo Gruppo, Dirigente di Sezione, ecc. Ora sono un semplice Senior, che do una mano in Sezione quando posso. Tutti e 3 i miei figli sono stati scout del GEI, 2 di loro lo sono tuttora. Mi piace la grinta con cui Mariana espone il suo pensiero, e posso constatare dai vostri commenti quanto articolate siano le posizioni nel nostro mondo (nostro? Sì, nostro. Siamo tutti FIS,non scordatelo), e quanto complicata sia questa faccenda del family day, delle scelte, ecc. La posizione di BP al riguardo è piuttosto chiara, coincide esattamente con la mia, e forse è meglio non riproporla o sottolinearla adesso in quanto foriera di ulteriori scontri frontali. Quello che mi parrebbe importante è ammettere che su certe questioni ognuno prenda una posizione personale, evitando -come purtroppo ha fatto il Consiglio Nazionale del CNGEI- di dare “ordini di scuderia”, cioè di “esortare” gli appartenenti al movimento scout (in qs caso è bene enfatizzare che più che un’organizzazione noi siamo un movimento…) a schierarsi, a stare da una parte, ecc. Quello che AGESCI ha fatto molte volte in passato, anche ahimè per questioni strettamente politiche, e che purtroppo CNGEI ha sciaguratamente ritenuto di fare oggi. Purtroppo nessuno è perfetto. Vi stringo la sinistra e vi auguro Buona Caccia. Palla Rotante (Andrea)

  20. Se mi chiedessero…cosa ne pensi …probabilmente per quanto riguarda le adozioni, storcerei il naso.
    Ma se si votasse sono CERTO che voterei a favore. Perché? Perché il mio voto contrario potrebbe impedire ad altri di essere felici.
    Gesu non credo si sia mai posto questo genere di problema e si sia espresso in merito.
    Ho poche certezze nella vita ma so per certo che non amo i manichei.

  21. Certo, peccato che lo scoutismo (non l’associazione scout AGESCI) si fonda su ben altri principi. Ricordo che B.P. parlava di fede, non di religione, ogni scout deve seguire un messaggio, che sia proprio o derivato da un culto non ha troppa importanza.
    Parla proprio una di quelle persone che dovrebbe “lasciare il mondo un posto migliore”, che dovrebbe capire le difficoltà altrui e tentare di aiutare il prossimo (come del resto insegna il messaggio di cristo) e invece qui si parla di altro, di chiudere le persone, di non aiutare un genere perchè ha altri gusti, diversi da eterosessualità, di eliminare il diritto di amare un altra persona del tuo sesso.
    Siete cristiani? Davvero? allora dimostratelo con i fatti, aprite la vostra testa vuota e cercate di capire come stanno realmente le cose, non giudicate e amate il prossimo (e si, chi è diverso fa parte della categoria del prossimo).
    Siete Scout? Solo nella divisa, dove è finito ” l’aiutare gli altri in ogni circostanza” e “l’essere amici di tutti”; voi che partite da menti cosi vaste e aperte chiudete la vostra in questo modo tremendo.
    Ma quante volte ho fatto un discorso simile, anche nella mia cara vecchia sede scout, il problema vive nel cattolicesimo e morirà con esso.
    Sarete anche miei fratelli, ma fatevelo dire, siete delle grandissime teste di cazzo
    PS: ah, è quasi giunta l’ora che impariate a farvi gli affaracci vostri, possibile mai che dovete sempre entrare nella vita altrui e decidere per gli altri?

  22. Ma a questo punto perché chiamarla ancora agesci e non esercito di automi? Non è permessa diversità di pensiero all’interno di un gruppo? Dio mio che pena…

    1. Un conto è la diversità di pensiero. Un conto è, per un Capo, l’adesione al Patto Associativo e quindi al Magistero della Chiesa. Se manca questa adesione il Capo non può fare servizio in Agesci perché non sarebbe testimone delle tre scelte che sono chieste al Partente (le stesse del Patto Associativo). E’ come se un Capo Agesci decidesse di non utilizzare il metodo Scout ma il metodo Montessori. Verrebbe meno alla scelta scout presente nel Patto. Se ci pensi è un ragionamento logico nulla di più.

      1. Dunque stante il catechismo della chiesa cattolica secondo te fuori dall’associazione tutti coloro che usano il preservativo no?

  23. Il patto associativo è più chiaro delle vostre elucubrazioni.

    Se vogliamo dialogare, dobbiamo farlo a partire da questo. Non dalla sagra dei pensieri in libertà.

    Io ho stima per Marianna, per quello che ha fatto. Quasi tutti a darle contro, ma quanti di voi, alla sua età, avrebbero fatto una cosa simile?

    Lei, giusto e sbagliato che sia, sta lottando per qualcosa che ritiene NON-NEGOZIABILE. Questo gliene va’ dato atto.

    Accogliamo tutti, ma poi, una nostra sorella, ci spinge a riguardare le cose e noi le diamo addosso.

    Il problema è che tale lettera, non stronca il dialogo, Colpisce, l’origine della nostra associazione. Fatto fuori, quello che la scolta, ci mette sotto gli occhi….. E DIFFICILE continuare a parlare di Agesci. E’ difficile dare credibilità ai politici che vengono dal nostro mondo..

    “SIAMO DELLO STESSO SANGUE TU ED IO”

  24. Mi sembra che si faccia troppa filosofia, si usi poco la logica e si trascurino alcune semplici evidenze…
    1) Io non posso iscrivermi al Partito Comunista e dichiarare di essere sostenitore della proprietà privata e del profitto. O meglio: posso farlo, conservo tutta la mia dignità umana e la mia libertà di pensiero ma non sono “comunista”.
    2) Non posso andare allo stadio con la maglietta della juve, nella curva della juve, ma esultare al goal dell’Inter perché mi piace Icardi. Meglio: posso farlo, conservo tutta la mia dignità di tifoso, ma non posso dirmi “juventino”.
    3) Non posso frequentare una parrocchia, magari avere ruoli educativi e credere che l’aborto è un diritto. Meglio: posso, mantengo tutta la mia dignità umana, il mio pensiero è rispettabile, ma non sono “cattolico”. Non per esclusione, ma per auto-esclusione!
    …Così, scusate, in questo caso, ognuno è liberissimo di pensare come vuole su famiglia, adozioni ecc. Ma non serve scomodare Cristo o l’antico Testamento, basta prendere seriamente i pronunciamenti che tutti i Papi del terzo millennio (non Medioevo, per ultimo Francesco settimana scorsa) hanno effettuato circa la “Famiglia voluta da Dio”. Chi pensa ed educa diversamente diverge non da uno ma due principi cardine del cattolicesimo: famiglia e obbedienza al Papa. Un terzo sarebbe il principio di infallibilita` del Papa. QUINDI, è libero di farlo. Viva Dio, nessuno lo metterà al rogo, le sue idee sono rispettabili, magari ha anche ragione e sono anche d’accordo… Ma, sic stantibus rebus, NON può dirsi cattolico. Non mi sembra un problema di libertà di pensiero, di accettazione e accoglienza, di tolleranza vs idee diverse, bensì di SEMPLICE ED OGGETTIVA COERENZA. Anche di serietà e rispetto di genitori che iscrivono i propri figli avendo fiducia nell’aggettivo “cattolico”. Io, qualche problema me lo porrei nel partecipare ad un’associazione in cui non condivido alcuni basici principi ispiratori. Ripeto: non esclusione ma intellettualmente onesta AUTO-ESCLUSIONE. Poi, fate un po’ come vi pare!

    1. E’ esattamente così. Un conto è il dialogo, un conto lo snaturamento. Questa ragazza, ci rimette davanti agli occhi, la nostra adesione originaria.

      1. Dunque stante il catechismo della chiesa cattolica secondo vuoi fuori dall’associazione tutti coloro che usano il preservativo no?

          1. certo alberto che non risponde nessuno, perchè quando si tratta di coerenza su dettami inutili della Chiesa cattolica anche gli oltranzisti se ne stanno zitti

          2. RISPONDO IO: tutti quelli che FANNO PROPAGANDA dei preservativi come cosa buona e giusta all’interno degli scout, SI’! VANNO CACCIATI!!!

        1. @francesco:
          … “certo alberto che non risponde nessuno, perchè quando si tratta di coerenza su dettami inutili della Chiesa cattolica anche gli oltranzisti se ne stanno zitti”

          Caro Francesco,
          parli tanto di come dovrebbero rispettare i pensieri altrui e te come primo non rispetti …
          … “dettami inutili della Chiesa cattolica” …

          allora, comunque non sei di meno estremista!

          Memo:
          chiesa cattolica = popolo di dio cioè la comunità cristiana intera.
          Cattolica = praticanti della fede cristiana.

          1. Certo Chris, io non rispetto il dettame di non usare il preservativo, in quanto inutile. Tu lo rispetti? Tu usi il preservativo o non lo usi? Consigli di usarlo o di non usarlo?

  25. caro Alessandro,
    io credo che tu abbia una visione molto rigida delle cose, troppo rigida. La chiesa è fatta di uomini, e lode a Dio, il papa non è infallibile! Almeno lo spero perché se lo fosse, andando a vedere tutte le porcherie che la nostra chiesa ha fatto nel passato, sarebbe grave la situazione. Detto ciò è bello potersi interfacciare con le nuove sfide del nostro tempo cercando di mantenere una prospettiva cristiana! Uso il termine cristiano e non cattolico perché anche il cattolicesimo è una invenzione di uomini, se lo sono inventato per distinguersi dai protestanti (ditemi se sbaglio). Se l’Agesci subisse una ventata di rigidità credo che morirebbe nel giro di pochi mesi. A forza di buttar fuori tutti quelli che in senso stretto non sono cattolici si rimane in pochini… Butti fuori chi è divorziato, butti fuori chi usa il preservativo, butti fuori quello e quell’altro… “e quando vennero a buttare fuori me non c’era più nessuno a protestare…”. Caro Michele Ippolito, caro Alfio, non avete ancora risposto alla mia domanda su cosa intendete per “la porta della salvezza è una sola ed è molto stretta”. Sarebbe bello se invece di rispondere a suon di citazioni campate per aria rispondeste con qualche affermazione concreta, in modo da dare vita ad un dialogo costruttivo. “Anima conservatrice” e “anima progressista”, che si agitano all’interno della nostra associazione, devono parlarsi e confrontarsi, e arricchirsi a vicenda!
    Forse il punto centrale in tutta questa discussione è “cosa intendiamo per un buon cattolico?”. Io preferisco il termine cristiano, e per un buon cristiano intendo qualcuno che decide di prendere Gesù come punto di riferimento, Gesù ha detto amare il prossimo, poi ognuno ha una sua coscienza e una sua anima e si confronta con la Ecclesia, con la comunità di uomini!
    Mi rendo conto che il mio punto di vista forse è un po’ troppo progressista, che è in netto contrasto con la posizione di numerose persone che fanno parte della nostra associazione; ma ho voluto lo stesso “intromettermi” per vederci più chiaro su questo tema. D’altronde il punto fede penso sia il punto più arduo per ogni partente, ed è importante capire come la nostra associazione si interfaccia con questo punto. Aspetto le vostre risposte e le vostre posizioni!

  26. “Chiediamo alla Chiesa di mettersi in discussione e di rivalutare i temi dell’omosessualità convivenza e divorzio, aiutandoci a prendere una posizione chiara” Questo è un passo della “Carta del coraggio” definita da alcuni giornalisti l’antitesi evangelica, consegnata a politici e ad alti prelati… quindi chiaramente, nessuno si aspettava che l’agesci avrebbe partecipato al family day, avrebbe stupito il contrario… l’associazione si giustifica scrivendo che la partecipazione era “strumentale” e che si poteva partecipare non in uniforme e solo a titolo personale assumendosi ognuno le proprie responsabilità …. , (non si capisce bene quali)… mentre invece, il volontariato all’expo’2015, gli accordi con la marina militare, i numerosi incontri con i politici, per non dire altro… queste si che sono attività attinenti a quell’essere “educatori”, e per nulla strumentali ed in più molto in linea con gli insegnamenti di B.P., del Magistero della Chiesa Cattolica, ecc., personalmente sono uscito dall’agesci in qualità di Capo, molto amareggiato anche perché non sopportavo più questa campagna anticattolica, questo essere allineati e sottomessi alla dittatura del pensiero unico, all’ incredibile sudditanza politica a cui tutti devono fare riferimento.. voglia o non voglia.. non accetto la strumentalizzazione specialmente in queste realtà, e poi, ci si rende anche conto di non essere alternativi a nulla, penso che ormai qualcosa si sia rotto o si sia volutamente rompere .. e giunto forse il momento che l’agesci faccia scelte coerenti, e su questo sono daccordo con la carta del coraggio scelte davvero coerenti, visto anche l’ indubbia definizione che si è guadagnata questa associazione cioè , quella di essere ormai solo una scuola politica per bambini e ragazzi,.. trovi il coraggio tanto decantato e tolga una volta per tutte quella C di Cattolico.., non c’è nulla di male, lasci le stanze delle parrocchie che possono essere occupate da altre associazioni , gruppi di preghiera, ecc., e che la C.E.I. possa rivedere finalmente quel riconoscimento oggi, più che mai, non più pertinente… questa è la risposta a quella richiesta, a cui dovrebbero fare un serio riferimento…, invece di continuare a galleggiare ipocritamente da troppi anni ormai, nella più totale ambiguità..

    1. Ciao Sandro,
      purtroppo sei male informato.. Agesci non ha partecipato all’expo, ma ad un luogo dell’expo dedicato al terzo settore. Cosa ci sarebbe di male?
      L’accordo con la marina militare cosa avrebbe di male scusi? Non va bene collaborare con la marina militare per scopi educativi visto che soldi per fare basi nautiche o comprare materiale nautico non ce ne sono? Allora lei vorrebbe fuori dall’agesci tutti coloro che nella vita prestano servizio militare?

  27. Caro Silvio… Per questioni anagrafiche, semmai è il protestantesimo che è stato “inventato” per distinguersi dal cattolicesimo. Ma, ok, non era questo il nocciolo del tuo intervento. Come del mio non era l’esclusione di chi pecca. Siamo tutti peccatori!
    Il nocciolo é il giudizio educativo.
    Voglio essere paradossale: uno può usare il preservativo, può essere divorziato, avere praticato l’aborto, aver rubato, essere stato in carcere ed essere un buon educatore cattolico sapendo sinceramente di aver sbagliato e provando su di sé l’abbraccio carnale del Perdono e della Misericordia.
    Altro è avere idee e valori che palesemente contrastano con la dottrina cattolica e con i “principi non negoziabili”. Ripeto è una semplice questione di realismo, se non di coerenza. Perché volete definire bianca una cosa che è gialla? Non capisco cosa ci sia di attraente ed irrinunciabile in un aggettivo (“cattolico”) che Agesci dimostra ormai da tempo di non rispettare. Chevvenefrega?
    Altro paradosso: fossi un cliente-genitore, potrei denunciare AGESCI per pubblicità ingannevole. Vi presentate come cattolici ed insegnate a mio figlio valori “CONTRO” alcuni principi basici appena riaffermati da Francesco. Non è onesto finché non si tolga la “c” oppure la si trasformi in un indeterminato “cristiano”. Anche se su questi temi Ortodossi e Protestanti sono ancora più “rigidi”. Quanto all’infallibilita’ del Papa essa è ribadita la Concilio Vaticano II, cioè dalla nuova Bibbia dei Cattolici progressisti.
    Trovo arbitrario questo atteggiamento che spinge a piegare a proprio piacimento i significati delle parole accusando di rigidità quelli che SEMPLICEMENTE ve lo fanno notare.
    Fate come vi pare, ma insegnamenti pro matrimonio gay non sono cattolici. Andrete, sicuramente in Paradiso ed io all’inferno, ma OGGI non possiamo definire questi valori cattolici.
    Discussione inutile, assurda e capziosa, tanto è evidente, alla quale anche io mi sono prestato…

  28. Caro Alessandro,
    quello che intendevo dire è che siamo tutti cristiani. Cattolicesimo, protestantesimo, ortodossia sono frutto di divisioni politiche e storiche. Questa affermazione la faccio per dire che non condivido il monopolio del termine cattolico che molti sostengono di detenere.
    Premesso che non esistono valori o principi negoziabili, premesso che parlare di religione a dei bambini, ai ragazzi, ai giovani sia una cosa complicatissima, penso che l’Agesci sia una delle organizzazioni che meglio ci riesce, fra quelle che ci sono. Questo ovviamente in linea di massima: l’Agesci è fatta di migliaia di gruppi, ogni gruppo ha la sua impostazione. Ci sono migliaia di casi differenti; c’è il gruppo iper-cattolico e c’è il gruppo in cui i capi non prendono sul serio il punto fede. In molti gruppi ci sono capi che vogliono uscire per coerenza, non credendo nell’esistenza di Dio, ma vengono trattenuti perché altrimenti il gruppo chiude. Ma l’Agesci ha una grande potenziale e penso che i casi lodevoli e positivi non siano una minoranza, e dire che l’Agesci non è degna di quella “c” mi sembra eccessivo.
    Essendo che l’Agesci è prima un’organizzazione volta all’educazione e alla formazione di buoni cittadini, poi è un’associazione cattolica, non bisognerebbe puntare il dito così tanto sulla “c”; dobbiamo insegnare ai giovani ad essere prima dei buoni cittadini. Io credo che il punto fede, cioè essere dei buoni cristiani, è ciò che deve muovere i capi nel animo, insegnare ad amare il prossimo, credere che tutti gli uomini sulla terra sono fratelli. Non dobbiamo imporre ai ragazzi di essere cattolici, non dobbiamo imporre ai ragazzi una scelta di campo non critica e non pensata a favore incondizionato della nostra chiesa che è fatta di uomini. E perdonami ma io continuo a credere che la figura del papa non è infallibile, basta guardare alla storia. E non penso che questa discussione sia inutile e assurda.
    Spero di riuscire a farvi capire quel che intendo… Che dite?

    Silvio

  29. Ma questa ragazza il patto associativo lo ha letto?
    Trapela amore da ogni poro, non odio o preogiudizio. Amore.
    Esatto, Dio ci ama. Grande verità, ama tutti. È incredibile no? Quasi impossibile da accettare che uno come Lui riesca ad amare così tanto, coloro che molto di noi disprezzano.
    Penso sia questa la chiave. Avete paura del nuovo.
    Vi prego smettetela di nascondervi dietro le parole del Papa. Non leggete solo il “famiglia voluta da Dio”. Cercate il discorso vero, estrapolate anche “dio ama qualsiasi persona o unione”, ovvio non faranno un matrimonio IN CHIESA, ma si amano. Avranno il permesso di avere dei diritti, no?
    Mi sembra così facile.
    Buona caccia
    Akela

  30. Chi e’cristiano e cattolico rispetta tutti ma non accetta l’idea di una ecumenica indulgenza verso la propensione alla”propria”verita’,alla”propria visione della vita”noi cattolici ,penso con molta umilta’,non dovrebbero ritenere che ognuno si possa dare le proprie regole di vita avulse dal Vangelo e dalla dottrina dellaChiesa.non credo sia bonta’affidare l’educazione di un figlio a due uomini o due donne in nome di un generico sentimentalismo ideologico per il semplice fatto che Gesu’,come ricorda sempre il direttore ,parla di uomo e donna.il fatto poi che un bambino non scelga di nascere secondo pratiche ed interventi particolari,non mi sembra cosa da poco..Nostro Signore non permettera’che la nostra Fede venga offesa

  31. Mia figlia, scout di 20 anni, dopo l’esperienza nazionale di S. Rossore dello scorso anno si è sentita dire dalle sue amiche scout che la sua presunta chiusura circa lo sdoganamento di diverse modalità di famiglia e di coppia di cui alla famosa “Carta del coraggio” (che personalmente definirei “carta della poco coraggiosa omologazione al pensiero unico dilagante”) è colpa della “educazione cattolica ricevuta in famiglia”. Mia figlia, accusata di chiusura solo perché semplicemente fedele all’ortodossia cattolica, dopo uno scambio di lunghe argomentazioni cui corrispondevano soltanto scontatissimi slogan, ha coraggiosamente (!) litigato con le suddette amiche e ha pure cambiato gruppo. Ebbene, la fedeltà al Magistero della Chiesa nel suo vecchio gruppo AGESCI era diventata motivo di emarginazione o, per dirla in modo più cool, era diventata motivo di discriminazione: va tutto bene? P.S. Mia figlia, ve l’assicuro, pur avendo avuto da discutere non odia proprio nessuno.

    1. @archilupo Dunque tua figlia che sistemi di contraccezione usa, in linea ovviamente con il Magistero della Chiesa a cui è fedele?

  32. ma come forse non sai he la chiesa proprio nei primi anni di vita della storia dello scoutismo in ITALIA ne a fatte di tutti i colori per tanto quello che hai scritto e sollo una grande frottola e poi ricorda anche se io sono negli scout laici potrei essere più cristiano di te e ora di smettere con questa storia stupida o forse e meglio che ti informi su wosm
    World Organisation of the Scout Movement ( Organizzazione Mondiale del Movimento
    Scout ) ciao buona caccia

  33. Sono uno scout, socio del CNGEI, sono anche cattolico, ma continuo ad avere il mio approccio critico alle cose e sopratutto alle persone. Non bisogna prendere tutto per oro colato e sarebbe bene mantenere una continua elasticita’ mentale che permetta di non barricarsi dietro le proprie posizioni.

    Essere uno scout e fare parte del CNGEI non ha MAI significato non essere cattolico. Essere scout in una associazione laica e’ essere educati all’apertura mentale ed accettare le posizione degli altri, non necessariamente ad accettarle e farle proprie. E’ cosi dal oltre cent’anni nel CNGEI.

    La coeducazione ed il nostro approccio alla Spiritualita’ mirano a formare dei giovani in grado di pensare liberamente con le proprie teste, la propria coscienza, il proprio cuore. Tralasciando i pre-giudizi.

    Mariana, vienci a trovare.
    Fraternamente.

  34. Se questa è la Chiesa cattolica, siamo messi veramente bene.
    Un vero spaccato sociale della compagine ecclesiale.
    Mi chiedo se ci sia ancora qualcosa da salvare.

  35. A distanza di quasi un anno si iniziano a cogliere i frutti della Carta del Coraggio e del modo politicamente-corretto utilizzato dai vertici AGESCI.
    La notizia è sui maggiori quotidiani del 8 giugno 2017 e così viene titolata: “Le nozze del capo scout gay che dividono preti e genitori” Si parla delle nozze gay celebrate nel comune di Staranzano in provincia di Gorizia, verso le quali il parroco don Francesco prende una seria posizione espressa prima nel bollettino parrocchiale e poi in una intervista al giornale locale “Il piccolo” che riporto di seguito:
    «Come cittadino – dice – ognuno può fare ciò che gli consente la legge dello Stato. Come cristiano, però, devo tener conto di quale sia la volontà di Dio sulle scelte della mia vita. Come educatore cristiano, in più, devo tener conto della missione e delle linee educative della Chiesa e della mia Associazione cattolica. Una cosa è essere accolti, un’altra è assumere responsabilità educative . Nella Chiesa tutti sono accolti, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l’insegnamento e con l’esempio, le mete, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana. Sulla famiglia la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna. Un messaggio che percorre tutta la Bibbia e che la fede in Cristo rende possibile. Come cristiani, dunque, siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù: quella fondata nell’amore tra un uomo e una donna uniti nel sacramento del matrimonio».

    Forse molti dei commentatori precedenti dopo aver sparato in pochi secondi le loro opinioni politicamente-corrette già si sono dimenticati che chi semina vento, raccoglie tempesta.
    Buona strada a tutti
    Sergio
    La buona strada da augurare è una sola quella indicata dalla Chiesa

  36. Mancano i fondamentali. Il problema grosso è che molti capi hanno una formazione o meglio una Iniziazione Cristiana che é ferma al catechismo della prima comunione. Non so quanti capi in AGESCI si pongano il problema di ricevere e dove/come ricevere una formazione da cristiani adulti. Oggi a mio parere questo è il percorso obbligato per chi voglia essere efficacemente testimone, e prima ancora giustamente felice e realizzato crescendo nella vicinanza con Cristo all’interno di una Chiesa viva non fatta di parole o edifici ma di persone, Spirito e Verità. Ai capi è richiesto per la responsabilità che hanno avendo sottoscritto un patto associativo, per la lealtà che si deve al proprio mandato di educatori cristiani. Ai ragazzi va proposto con la testimonianza e l’amore.
    Credo che il vero coraggio stia nel dire questo.

    Andrea

  37. sono un capo scout agesci, un educatore, uno che come tanti altri ha aderito al patto associativo, un capo che nel proprio progetto del capo si impegna, ogni volta che lo riscrive, ad acrescere la fede cattolica…
    Marianna è il top, sarei lusingato, onorato se fossi stato io il suo capo clan.
    Marianna ha solo fatto una denuncia. una denuncia seria.
    IL CAPO AGESCI DEVE DARE L’ESEMPIO di cristianità, di fede, di civita…
    il capo agesci deve accogliere ed integrare tutti i ragazzi di qualsiasi religione o tendenza sessuale.
    Marianna si rivolge a noi capi che oramai vanno allo sbando… oramai trovi capi educatori che si iscrivono nelle liste di partito, capi educatori che alle elezioni fanno comizi in piazza e sul web, capi educatori che convivono ed hanno anche dei figli, capi educatori che vivono la propria omosessualità apertamente…
    CHE ESEMPIO DIAMO A MARIANNA, CHE ESEMPIO DIAMO AI RAGAZZI!!!
    tra i commenti ce ne sono pochi che dicono questo ed è aberrante che alcuni commenti siano stati scritti da “capi”… mi vergogno ad avere dei “colleghi” simili…
    L’agesci insegna anche l’accoglieza ma se vuoi fare il capo agesci e non fai del vangelo la tua vita… vai a fare il capo unaltra parte… farai meno danni…

  38. E siamo sempre alle solite. Nella mia parrocchia vivo spesso questo genere di dibattito. L’agesci ha soci adulti educatori e ragazzi educandi. Ai ragazzi è proposta in modo costante con strumenti educativi in linea alla loro età la scelta di fede cattolica, e sono liberi di aderire o meno a tale scelta, fino al 21 anno di età in cui finisce il loro percorso di educandi. Al contrario i soci adulti o sono CATTOLICI o non possono stare in associazione. Sono chiamati ad essere testimoni, non si può annunciare il Vangelo senza sforzarsi di viverlo. Essere cattolici significa sforzarsi di vivere il vangelo e farlo camminando nella comunità della chiesa cattolica con fede in Gesù Cristo. Alcuni cattolici sono in disaccordo con alcuni dettami della chiesa cattolica. Sorpresa!? Nelle comunità ci sono linee di pensiero, queste evolvono nella storia, e la comunità Chiesa, che sa che la Verità c’è e si chiama Gesù Cristo, non la possiede nella sua interezza ma la scopre giorno dopo giorno nella sua storia verso la salvezza. È molto spaventoso? È una novità che l’umanità è in cammino? Detto questo buona parte degli atteggiamenti che la ragazza critica sono assunti dai ragazzi e non dai soci adulti, e i ragazzi sono liberissimi di pensare quello che credono, noi capi facciamo la nostra proposta di fede Cattolica in linea coi dettami della chiesa cattolica. Se qualcuno pensa che l’associazione debba obbligare i ragazzi, ha sbagliato associazione. I soci adulti invece come tutti i cattolici sono chiamati a discernere. Alla luce degli interrogativi sulla famiglia ed altri interrogativi l’associazione ha fatto e sta facendo nei capi un grosso lavoro di discernimento. Naturalmente purtroppo esistono casi in cui capi sono realmente non Cattolici, e sono evidentemente al posto sbagliato, ma questo è il frutto della limitatezza umana e non una scelta deliberata dell’associazione, che chiede che tutti i capi siano Cattolici. Allora alla fine della storia qual è il problema? Che alcuni Cattolici quanto altri si pongono domande? Se qualcuno teme che qualche capo possa mettere idee eretiche in testa ai ragazzi, vorrei mettergli l’anima in pace. Non non facciamo lavaggi del cervello. Non riempiamo la testa dei ragazzi. Facciamo vivere il Vangelo. Facciamo incontrare Cristo negli ultimi, stimoliamo a costruire il Regno di Dio, facciamo esprimere ai ragazzi ciò che trovano nel vangelo, facciamo fare esperienza di ciò che significa essere re, sacerdote e profeta. I dibattiti dottrinali non interessano ai ragazzi. Loro hanno un altro sguardo sul mondo. Se il ragazzo sente nascere in se la domanda “un uomo che dice di amare un altro uomo può sposarlo”? Noi non gli diamo la risposta confezionata, gli insegnamo a cercare Verità e Carità, gli insegnamo la Comunità. E quando vorrà rispondere alla domanda saprà distinguere la vera carità dal buonismo, saprà cercare in Dio la verità, saprà confrontarsi nella comunità della Chiesa.

    1. Gentilissimo Davide ,sono interessato alla definizione di “risposta confezionata”rispetto alla domanda specifica che hai citato.Come Padre di ragazzi scout mi aspetterei da un educatore una risposta chiara,confezionata o meno.

  39. Non sono stato uno scout. Ma avevo stima dell’Agesci. Leggendo gli interventi precedenti, mi auguro che i miei nipotini NON frequentino assolutamente lo scoutismo e l’Agesci in particolare. Ne ho ricavato una così profonda delusione e un così vivo sconcerto circa l’evidente diffusa ostilità alla Fede, alla Tradizione e al Magistero della Chiesa Cattolica da ritenere una simile frequentazione un gravissimo rischio educativo.
    Ci sono molti gruppi atei, agnostici, anti-teisti, anti-cattolici: l’Agesci si avvia a fondersi con questi.
    Chi non vuole uniformarsi alla deriva anti-cattolica dell’Agesci non si illuda di resipiscenze dei suoi (ex) compagni: il loro cuore e la loro mente sono ottenebrati dalla propaganda di chi chiama “bene” il Male. Preghi piuttosto umilmente per loro.
    E lasci l’Agesci, l’Agesci così ridotto. C’è di meglio. Nella Chiesa.

  40. Porto la mia umile testimonianza. Vivo in una città in cui non esistono gruppi Scout laici ma solo un gruppo Agesci (di cui per altro ho fatto parte moltissimi anni fa).

    I valori dello Scoutismo (quello vero, di BP) sono valori che dovrebbero essere alla base del senso civico di chiunque, indipendentemente dal credo religioso. Peccato che poi (e questo è quanto mi sono sentito dire ieri sera) da quest’anno l’attività prevede messa obbligatoria per tutti, tutti i sabati… sempre e comunque… non puoi partecipare (per un impegno familiare, perchè non credi, perchè sei di un’altra religione) bene: non partecipi neanche all’attività. Stai pure a casa.

    Atteggiamento medioevale che, personalmente, ritengo in completa antitesi con lo scoutismo che, ricordo a tutti, non è catechismo.

    Un vero peccato.

  41. Da genitore laico, credente in un DIO ma non necessariamente legato ad una scrittura, ho comunque voluto iscrivere mio figlio di 9 anni ad un gruppo Scout per imparare insegnamenti e condivisioni giuste, sane, “indipendentemente” dal credo religioso.
    Nel frattempo, oltre ai feedback che ricevo da lui e dei suoi incontri e la sua “caccia” (beata e angelica ingenuità) comincio a partecipare alla messa quando vado a prenderlo, che non frequentavo da molto tempo, comincio ad ascoltare le prediche con orecchio neutrale, ciò che viene detto , ciò che viene condiviso.
    Ebbene, trovo QUI , nei commenti alla lettera della ragazza Marianna, le stesse forti contraddizioni che ho riscontrato nel branco e nelle messe per il branco.
    Contrapposizione tra apertura ed accettazione e fanatismo, “o sei con noi o sei contro di noi”, qualcuno qui si spinge al “sei il diavolo se la pensi cosi”… La cosa mi lascia sconcertato e allo stesso tempo NON mi meraviglia… mi ricorda perchè mi sono allontanato e quali conflitti ho vissuto quando ero un ragazzo proprio per queste contraddizioni.
    Addirittura nelle prediche a fine messa, riferimenti all’ associazione cattolica come “i nostri avversari”, magari detto in tono (finto)-bonario, ma per me allucinante sentito dentro una chiesa, di fronte a bambini.
    Credo sia la (triste) natura umana, ed è quello che volevo evitare far apprendere in tenera età a mio figlio.
    Credo dovrò ripensare alla mia scelta e rivedere le frequentazioni e tristemente gli farò interrompere questa esperienza.

    Il mondo è ampio e non può essere “noi contro di loro” anche dentro una stessa confessione. lo abbiamo già in politica (e porta furbamente agli interessi economici anziché agli interessi dei cittadini) , lo abbiamo nel calcio (e porta al terrorismo da stadio anziché alla sportività), lo abbiamo tra le religioni (ed invece che all’amore ed al rispetto reciproco porta alla caccia al bisognoso per aumentare i finanziamenti 8%oo e ai fondamentalismi)
    E’ patetico. E’ preistorico. E’ mentalmente disturbato. E’ contro la spiritualità e contro l’evoluzione interiore dell’uomo.

    Vi invito a rileggere i Vs commenti e rifletterci sopra.
    Saluti

    1. Credo che l’unica disturbata mentalmente sia solo tu …… Agesci significa Associazione Guide e Scout CATTOLICI italiani, altrimenti esiste una CNGEI, dove puoi non fare la scelta “CATTOLICA”, nessuno ti obbliga a iscriverti ad una ASSOCIAZIONE CATTOLICA, semmai sei tu talebana, da pretendere di essere laicista in una associazione cattolica, tu sei fuori posto non gli altri. Se ti piace giocare a pallavolo, puoi iscriverti ad una squadra di pallavolo, non ad una squadra ci calcio o di basket e poi dire che sono medioevali i giocatori di calcio o di basket che nella LORO associazione, vogliono OVVIAMENTE, giocare a basket o calcio … tu sei la classica talebana che pretende di entrare in una chiesa cattolica e impedire che continuino a fare messe cattoliche, pretendendo di imporre TU, funzioni religiose ISLAMICHE. Sei la classica FEMEN, che pretende di entrare in una chiesa cattolica durante la funzione religiosa e bestemmiare. sei tu fuori posto, non gli altri. La tua non è democrazia, cara, ma anarchia prevaricatrice, dove tu PRETENDI che gli altri rinuncino alle loro scelte, per adeguarsi alle tue …. ma perchè non te ne vai a vivere in un centro sociale e te la smetti di pretendere di imporre a casa degli altri le TUE assurdità ideologiche? Sei la classica bimbaminkia lobotomizzata dalla cultura imperante per tossici, che confonde le filosofie orientali degli Hippy cannati, con la fede cristiana. Non sei ridicola, sei patetica. Tra l’altro, da come scrivi si capisce lontano miglia che sei solo una povera lobotomizzata dalla cultura unica imperante … nessuno impone a TUTTI di iscriversi per FORZA ad una associazione CATTOLICA. Ma chi aderisce sa che li si insegnano i principi dottrinali CATTOLICI, non relativisti da drogati o islamici, ateo agnostico razionalisti. Questa è una mela, chi non è d’accordo, può andare a mangiare le arance altrove.

  42. Imbattuta per puro caso in questo sito…ma cosa dice questa qui? Siamo nel nuovo millennio e non nell’800. Allora io vi dico la mia piccolissima esperienza negli scout ( per fortuna durata poco perchè sono scappata). Quando facevo seconda superiore ( 15 anni) una mia compagna di classe che era anche mia amica mi ha chiesto se avessi voglia di entrare nel mondo degli scout dove lei stava da anni e anni. Accettai. Trovai un gruppo compatto,monolitico, molto molto chiuso, consolidato, quasi cementificato dentro se stesso, non aperto a nessun nuovo membro. Le persone parlavano solo tra loro e manco ti cagavano. Si fidanzavano tra loro e i capi erano pure sposati tra loro. C’ero io ( che parlavo solo con la mia amica perchè era l’unica che ti considerava) e un’altra malcapitata di nome Daniela,molto timida a cui il parroco aveva consigliato di entrare lì dentro. Maaah!!! (povera crista!!!) le parlavo solo io..!!! Sono stata lì circa 7 mesi. Di questi 7 mesi ricordo solo le riunioni il giovedi pomeriggio di cui non ricordo una sola parola che sia una ( beh, era il 1987, avevo 15 anni, ora ne ho 48) ma solo il piacere di gustare i buonissimi coni gelato della gelateria di fronte alla chiesa dove c’erano le riunioni dopo che uscivamo…ho partecipato ad un bivacco e non ricordo assolutamente nulla se non il posto bellissimo dove ci avevano portati ( quello veramente spettacolare). Dopo 7 mesi dissi alla mia amica: senti, qui non mi rivolgono parola, io sono timida al punto giusto, ma alle volte cerco di fare il primo passo inutilmente. Che ci sto a fare? E me ne andai.Punto.Come decisi di entrare per invito della mia amica,così decisi di alzare i tacchi. Il fatto che, a distanza di 33 anni io ricordi solo il gelato e la bellezza di quel posto in cui andammo a fare il bivacco e non abbia assolutamente, e dico, assolutamente, nessun ricordo di nessuna conversazione o legame con quei ragazzi/e , nessuna parola detta ( mi avevano messa nel noviziato per la precisione) è una prova che feci più che bene ad andarmene. Ora, sono passati più di 30 anni…il mondo è cambiato completamente e totalmente diciamo ha subito uno stravolgimento… non viviamo più nel nostro piccolo mondo antico, nel nostro bicchiere d’acqua in cui vivevamo noi adolescenti degli anni ’80. Capite? Una volta chi sì e chi meno si andava quasi tutti a messa,si benedicevano le palme, si faceva la messa di mezzanotte a Natale, la processione del santo patrono ecc ecc…c’erano i Santi e non Halloween… C’erano i pochi e soliti Testimoni di Geova, quelli che suonavano ai citofoni e che saltavano l’ora di religione che andavano molto di moda in quegli anni..ma nulla di più.Ora siamo in una società completamente cambiata!!! Siamo in una società multietnica, multiculturale,aperta, finalmente pensa anche un ragazzo/a omosessuale che già soffre da morire e soffre molto, viene anche escluso.. ( già escludevate i nuovi arrivati etero e cattolici) Via i diversi, via i musulmani via chi non è come noi… statevene lì nel bicchiere, nella vostra “Boule de neige”…ci mancherebbe…sicuro io ho fatto una scelta giusta. Non ho figli purtroppo ma se li avessi avuti, li avrei mandati in gruppi o associazioni più tolleranti e aperte, dove chi è musulmano, omosessuale, e altro si senta accolto e incluso e…e…amato!. Ciao ciao… vi siete rivelati per quelli che siete. State a predicare bene e razzolare male. Vi siete messi le vesti cattoliche e rimaneteci, e in nome del cattolicesimo escludete tutto e tutti. Complimenti. Sta ragazza è chiusa come un geoide, poverina… adieu…

    1. Credo che l’unica disturbata mentalmente sia solo tu …… Agesci significa Associazione Guide e Scout CATTOLICI italiani, altrimenti esiste una CNGEI, dove puoi non fare la scelta “CATTOLICA”, nessuno ti obbliga a iscriverti ad una ASSOCIAZIONE CATTOLICA, semmai sei tu talebana, da pretendere di essere laicista in una associazione cattolica, tu sei fuori posto non gli altri. Se ti piace giocare a pallavolo, puoi iscriverti ad una squadra di pallavolo, non ad una squadra ci calcio o di basket e poi dire che sono medioevali i giocatori di calcio o di basket che nella LORO associazione, vogliono OVVIAMENTE, giocare a basket o calcio … tu sei la classica talebana che pretende di entrare in una chiesa cattolica e impedire che continuino a fare messe cattoliche, pretendendo di imporre TU, funzioni religiose ISLAMICHE. Sei la classica FEMEN, che pretende di entrare in una chiesa cattolica durante la funzione religiosa e bestemmiare. sei tu fuori posto, non gli altri. La tua non è democrazia, cara, ma anarchia prevaricatrice, dove tu PRETENDI che gli altri rinuncino alle loro scelte, per adeguarsi alle tue …. ma perchè non te ne vai a vivere in un centro sociale e te la smetti di pretendere di imporre a casa degli altri le TUE assurdità ideologiche? Sei la classica bimbaminkia lobotomizzata dalla cultura imperante per tossici, che confonde le filosofie orientali degli Hippy cannati, con la fede cristiana. Non sei ridicola, sei patetica. Tra l’altro, da come scrivi si capisce lontano miglia che sei solo una povera lobotomizzata dalla cultura unica imperante … nessuno impone a TUTTI di iscriversi per FORZA ad una associazione CATTOLICA. Ma chi aderisce sa che li si insegnano i principi dottrinali CATTOLICI, non relativisti da drogati o islamici, ateo agnostico razionalisti. Questa è una mela, chi non è d’accordo, può andare a mangiare le arance altrove.

      1. Grazie degli insulti,tipicamente cattolici. Chissa’ cosa pensate ora che Papa Francesco si e’ rivelato piu’ aperto di voi. Comunque si ricordi che gli insulti qualificano chi li fa e non chi li riceve… Ora non le rispondo piu’,le ho gia’ dato fin troppa importanza.

  43. Ho trovato questo blog per caso e ho visto tutti i vostri commenti e cose che secondo me sono giuste ma altre che non stanno ne in cielo ne in terra. Nel mio gruppo scout ci sono stati e ci sono tutt’ora bambini che vengono agli scout e sono figli di coppie gay e lesbiche e sempre all’interno del mio gruppo ci sono anche capi che sono omosessuali e lesbiche ma non per questo vengono ne discriminati ne messi alla gogna vengono trattati esattamente come tutti gli altri bambini, ragazzi o adulti perchè sono innanzitutto sono persone e poi secondo il mio modesto parere non bisogna giudicare una persona per il proprio orientamento sessuale. E poi chi lo ha detto che i gay o le lesbiche non possono essere capi o entrare a far parte del movimento scout e quindi dell’Agesci? Nessuno!!!!
    Io credo che chiunque abbia un orientamento sessuale diverso dal nostro possa tranquillamente fare il capo scout senza problemi. Bisogna educare secondo me all’apertura verso l’altro e non ad una chiusura, si fa così e basta. Si diceva in qualche commento precedente che il vangelo va attualizzato al contesto odierno, quindi nel contesto odierno esistono anche le famiglie formate da persone LGBTQ vanno fatte integrare nella comunità scout come tutte le altre persone in primis proprio perchè queste sono persone e non animali. Gli animali sono altre persone che si trovano ai piani alti della politica e vantano di essere stati scout!!!!!
    Un saluto da un capo scout in servizio L/C

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