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“L’ amore è impegnativo”: ne è convinto e lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato, il noto teologo, don Luigi Epicoco. “ Spesso, ai giorni di oggi, – ha dichiarato a La Fede Quotidiana – pensiamo che  l’amore sia solo un  semplice sentimento. Un errore. Non esiste un vocabolo più usato ed anche abusato, talvolta maltrattato. Ma l’ amore non è quello che spesso si intende, non un sentimentalismo a buon mercato, ma prima di tutto consapevolezza, maturità e libertà. Consapevolezza. Insomma, un concetto impegnativo”.

Che cosa intende?

“ Che non va vissuto di pancia, ma di animo e cuore. Prima di tutto, occorre meditare attentamente su quanto diceva Papa Benedetto XVI nella sua splendida enciclica sull’amore . Il cristianesimo, che proprio nell’amore trova radice e si sublima, non è una dottrina, tanto meno una morale o una filosofia. Bensì un incontro personale con Cristo che fa cambiare vita”.

Il suo è un invito a mettersi in gioco…

“ E’ fondamentale per capire la differenza tra capricci e desideri, cosa non del tutto chiara. I capricci sono cose immediate ed anche non necessarie. I desideri sanno guardare più in avanti e profondità. In questo tempo, anche a causa di un clima etico poco favorevole, l’ amore è spesso banalizzato e ridicolizzato. Riesce in molti casi problematico spiegare la necessità della fedeltà e del per sempre, nel rapporto di coppia. Il definitivo spaventa, quello che vale oggi ,non è sempre  buono domani, piglio quello che mi va e piace, sembra come quel famoso film di Carlo Verdone.”

Fedeltà ed infedeltà nella vita di coppia. Quanto a suo parere incidono i social?

“ Non possiamo dare loro tutte le colpe, ma il  ruolo è notevole. Assistiamo ad un eccesso nel loro uso che spesso isola la gente. Tutto questo, inevitabilmente, porta a cattive conseguenze, sembra una continua ribalta nella quale si pone in piazza tutto”.

Per venire alla proposta, che fare?

“ Devo  iniziare a lavorare prima di tutto su di me. Se aspetto che cambi il mondo attorno a me, sbaglio. O se ritengo che siano gli altri a doversi correggere, commetto un errore. Il primo a doversi muovere, sono io. La svolta nel e del sistema parte da me . Devo io contagiare con la mia condotta, gli altri”.

Ai giovani che cosa consiglia?

“ Saper osare e rischiare, ma con responsabilità. Sappiate che l’ amore,  cosa bellissima, è impegnativo, non è un’ avventura o una banalità”.

Bruno Volpe

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