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“Un fatto molto grave, ma non deve infangare le Misericordie che hanno alle loro spalle una storia di cui andar fiere”. Lo afferma in questa intervista a La Fede Quotidiana Roberto  Trucchi, Presidente  Nazionale delle Misericordie di Italia, dopo la clamorosa inchiesta giudiziaria sulla gestione del Cara di Isola di Capo Rizzuto che ha visto per ora 68 indagati tra i quali ( sottoposti a misura cautelare restrittiva)  Leonardo Sacco, Presidente della Misericordia di Capo Rizzuto e della Calabria e persino un parroco.

Presidente  Trucchi, un brutto colpo alla immagine della vostra istituzione…

” Certo, è un fatto molto grave, ma questo non deve infangare tutte le Misericordie che hanno alle spalle una storia di cui andar fiere,  fatta di correttezza, amore e dignità. Certamente anche  per questo indagato vale la presunzione di innocenza e aspettiamo con fiducia gli esiti della indagine, ma non escludiamo da parte nostra ogni azione, anche legale. volta alla tutela della nostra onorabilità, inclusa  la costituzione quale parte lesa. Ma detto questo, torno al punto: un fatto tanto grave, se vero, non cancella 8 secoli di storia e di correttezza”.

Che cosa intende dire?

” Che le Misericordie sono ben altra cosa rispetto a quello che sembra emergere da questa indagine. Direi che sotto il profilo del danno alla immagine siamo persino parti lese. Penso a quanto di bello, anche nel recente passato, i nostri volontari hanno fatto nelle zone terremotate suscitando la stima della popolazione. Qualche  mela marcia, se esiste, non inficia e non intacca la bontà complessiva della istituzione che difendo. A livello personale provo vergogna, se vera, questa è una cosa atroce. Mi sento deluso e tradito”.

Leonardo Sacco però, ha rivestito compiti di responsabilità nazionale nelle Misericordie..

” Effettivamente è così, lui è stato eletto nelle e dalle  Misericordie della Calabria ed è stato vicepresidente nazionale, però voglio ricordare che su mia iniziativa lo ho invitato alle dimissioni, molto tempo prima che scoppiasse questo caso”.

Perchè lo ha invitato ad un passo indietro?

” Io non sapevo niente di  quello che covava e neanche ne avevo il sentore. Due anni fa ho invitato Sacco a farsi da parte durante una specie di rimpasto. Lui aveva un atteggiamento sopra le righe, ma niente a che vedere con i fatti di questi giorni”.

Dopo questo scandalo come rimane il vostro atteggiamento nei riguardi dei migranti?

” Inalterato. Dobbiamo essere sempre attenti ai migranti rispettando i doveri di solidarietà ed accoglienza tipici di ogni cristiano. I migranti non ci devono far paura”.

Un prete coinvolto…

” E’ molto triste, ma la Chiesa è fatta di santi e di peccatori. Un parroco dovrebbe essere buon pastore, prima di tutto e dare esempi costruttivi”.

Bruno Volpe

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