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“A Padova ho sempre respirato una cultura democratica, incontro di cultura solidale cattolica che si incontra con quella della sinistra. Qui c’è molta cultura, molta solidarietà, come nella mia Emilia Romagna. Noi abbiamo la speranza di costruire una grande area progressista e plurale, fortemente dalla cultura della sinistra di governo. La novità in Europa e in Italia è che si è creato uno spazio per la destra sovranista, si vede anche qui in Veneto. Diciamolo anche a chi vota Lega. Quando si tagliano le radici, sembra di poter volare, ma a un certo punto si vola giù. La radice autonomista della Lega è andata persa, oggi è una forza politica di imitazione, come quelli identitari polacchi e ungheresi. Partiti che potremo pure definire fascistoidi. Quanti ce ne sono di partiti così?”, ha dichiarato Pierluigi Bersani presentando i candidati veneti di Liberi e Uguali.

Il 25 ottobre 2009, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, Bersani vinceva le primarie e diventava segretario nazionale del Partito Democratico. Bersani votava la sua segreteria all’unione dei valori cattolico-popolari con quelli del socialismo democratico e della socialdemocrazia. Dopo la rottura col PD renziano, in vista delle prossime elezioni del 4 marzo, Bersani, ha rilanciato l’idea dell’incontro della cultura solidale cattolica con quella della sinistra.

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