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“Spero che il summit straordinario in Vaticano sugli abusi in danno di minori e delle persone vulnerabili sia davvero produttivo. In caso contrario, è giusto parlare di occasione sprecata.” Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto psichiatra e analista professor Paolo Crepet.

Crepet, esiste un rapporto preciso tra stato clericale e pedofilia?

“E’ una domanda, anche lecita, alla quale non è possibile dare una risposta certa o definitiva. Indubbiamente esistono persone che soffrono per la situazione di sessualità repressa che lo stato clericale  comporta e  tanto a volte sfocia in atti simili. Ma questa non è la regola fissa, si intende. Certamente condizioni come quella di chi vive in un convento o in un seminario rappresentano potenziali fattori di rischio”.

Para Ratzinger, seguito da Francesco, ha detto varie volte che occorre essere molto attenti affinchè chi ha tendenze omosessuali non entri in seminario…

“Sono totalmente in sintonia con questa tesi. E’ bene che chi ha questa tendenza non entri nelle comunità cui faceva cenno, sarebbe come portare un ludopata alla sala giochi o un vizioso di carte al casinò. Il vero nodo è come accertare questa tendenza e come farlo”.

In Vaticano un summit straordinario su abusi sessuali i danno di minori e persone vulnerabili, attende risultati?

“Mi auguro vivamente che questa assise sia produttiva e foriera di risultati concreti. In caso negativo, potremmo parlare di occasione sprecata”.

Ritiene che Papa Francesco stia compiendo passi significativi per stroncare certe situazioni?

“A me sembra che l’attuale pontefice si stia disimpegnando bene, ma anche Ratzinger aveva  dato impulso alla lotta. Ho la sensazione che sia sincero. Ma non so se la sua sincerità e la sua solerzia appartengano a tutto il mondo della Chiesa nella quale spesso emergono imbarazzanti silenzi ed ipocrisia”.

Esiste una lobby gay nella Chiesa?

” Possono esserci gruppi di pressione che alla fine confluiscono in cordate e potentati contrapposti che si danneggiano o proteggono. Non lo escluderei, come del  resto succede in tanti altri contesti”.

Solo un problema della Chiesa cattolica?

” E’ un flagello che colpisce anche altre realtà sociali. L’ errore è il silenzio”.

Il celibato è motivo o causa scatenante di  certi atti?

” I preti anglicani e ortodossi si sposano e i casi di pedofilia o gli abusi sono limitatissimi. Come dicevo, la condizione di sessualità negata o repressa favorisce il ricorso a questi atti criminali. Quando succedono episodi del genere, siamo davanti ad una tragedia che produce nelle vittime danni gravissimi e spesso difficilmente riparabili”.

Bruno Volpe

2 pensiero su “Paolo Crepet: “Pedofilia nella Chiesa colpa di sessualità repressa””
  1. È una intervista molto superficiale. Non si tocca il cuore del problema pedofilia, e tanto meno il comportamento delle autorità ecclesiastiche.

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