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Padre Gabriele Amorth, il celebre esorcista di Modena, per decenni incaricato di svolgere questo delicato ministero presso la Diocesi di Roma, rischia di essere censurato anche da morto. Non sono bastate le critiche nei suoi confronti mentre era in vita, critiche che ha subito per il solo fatto che ha fatto riscoprire al mondo la pratica esorcistica (tante volte ribadita e praticata da Gesù nei Vangeli). Adesso lo si vuole criticare anche dopo la sua scomparsa in Cielo, avvenuta nel 2016.

La proiezione del docufilm su padre Gabriele Amorth, ‘The Devil and Father Amorth’, di William Friedkin, il famoso regista dell’Esorcista, che doveva avvenire oggi, è stata bloccata, pare da un alto prelato, a poche ore dall’evento in programma a Roma.

Il docufilm, scrive il Resto del Carlino, era stato definito dallo stesso esorcista modenese, scomparso il 16 settembre 2016 e conosciuto in tutto il mondo, «la sua ultima testimonianza a servizio del Vangelo della Chiesa». Per la proiezione del film, al Centro Congressi Augustianianum, c’erano in lista quattrocento invitati tra cui cardinali, vescovi, ed era stato invitato anche Sua Santità Papa Francesco.

La posseduta di cui si racconta nel docu-film è una donna romana, che aveva subito ben otto esorcismi. La telecamera del registra aveva ripreso il nono, mostrando l’estenuante lotta con il demonio dell’esorcista, che ha dedicato tutta la sua vita, compresi i giorni di Natale e di Pasqua, a liberare i posseduti e a risanare le persone disturbate dal demonio.

“A chi avrebbe mai potuto nuocere vedere un film del genere?”, si è chiesto sul suo blog “Il segno di Giona” il celebre giornalista, esperto di esorcismi ed occultismo, David Murgia. “Premettendo che io personalmente non condivido quest’opera cinematografica mi chiedo se siamo tornati ai tempi della censura”, si è chiesto il giornalista d’inchiesta di Tv 2000.

 

Un pensiero su “Padre Gabriele Amorth, il celebre esorcista, censurato anche da morto”
  1. Voglio bene a Padre Livio perche’ e’ comunque una voce veramente ortodossa e cattolica che ha tra l’altro un ascolto vastissimo. Gli rimprovero solo di non parlare in modo chiaro e sincero dell’attuale situazione della Chiesa. Ha certamente paura di compromettere quella formidabile organizzazione che ha messo in piedi, ma cio’ non lo esime da rendere giustizia alla Verita’, anche se oggi come oggi e’ alquanto scomoda. Mi fa star male quando lo sento a disagio a dissertire su certi argomenti oggi scottanti, ed a inventarsi giri di parole per non gridare chiaro quanto ha in corpo. Poi si lamenta della diminuzione delle offerte. Si deve rendere conto che quelle gli venivano e gli vengono solo dai veri cattolici, quelli attaccati alla tradizione bimillenaria della Chiesa e non a quelli che si fanno adescare dalle teorie oggi in voga. Gli vorrei ricordare due cose: Gesu’ al giovane ricco disse: “vai, vendi cio’ che hai e dallo ai poveri, poi seguimi” ( liberati dalle pastoie materiali che ti frenano nel seguire la Verita’), ed abbandonati alla santa Vergine Maria; se Radio Maria e’ sotto la sua protezione, come lui sostiene, nessuno su questa terra potra’ mai nemmeno scalfirla. Coraggio Padre Livio ti aspettiamo tra noi.

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