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Il teologo domenicano padre Giovanni Cavalcoli dissente dalla lettera documento di correzione filiale al Papa ed è convinto che non siano ravvisabili eresie del Pontefice nel testo di Amoris Laetitia. La Fede Quotidiana lo ha intervistato.

Padre Cavalcoli, alcuni autorevoli teologi , giornalisti e uomini di cultura nel mondo cattolico hanno recentemente scritto una lettera documento di correzione filiale al Papa, nella quale  si parla di eresia. Condivide?

“Prima di ogni cosa, leggendo quel testo, mi riesce poco agevole capire se accusano il Papa di eresia o solo di negligenza. Non è chiaro, almeno a me. A mio avviso non sussiste alcuna eresia e a ben considerare, il Papa, solo in casi molto limitati, può diventare eretico e non è questo. Inoltre, usare il termine filiale mi sembra un eufemismo, quello è un pugno nello stomaco”.

Lei parla  di negligenza, in che senso?

” Nel testo del documento di correzione è usato il verbo latino sostiene, riferito al Papa. Io suggerii, quando mi venne sottoposto, di adoperare favorisce. Il problema è tutto qui. Il Papa non è caduto in eresia formale, ma se continua a circondarsi  di falsi e cattivi collaboratori o consiglieri esiste il rischio che si favorisca la diffusione di eresie. Questi collaboratori del Papa sono falsi amici che lo adulano, sono furbi. Lui potrebbe essere più prudente e coraggioso. Prudente nel limitare al massimo interviste ed esternazioni, parli  meno, specie a braccio. Coraggioso nel fare piazza pulita di questi pericolosi consiglieri”.

Che differenza esiste tra la sua posizione e quella dei firmatari del documento di correzione?

” Loro attaccano il Papa. Io e il sito Isola di Patmos attacchiamo solo i falsi amici del Papa, quelli che lo consigliano”.

Il nodo è Amoris Laetitia. Che cosa ne pensa?

” Indubbiamente,  almeno nel punto 8, il documento è ambiguo ed ha urgente bisogno di un chiarimento. Lo sbaglio vero del Papa è quello di non farlo questo chiarimento, si ostina a non  rispondere. Trovo paradossale che esce un libro dal titolo Fatemi le domande e poi, a quelle vere e sostanziose non risponde. Nel merito, comunque, Amoris Laetitia non è eretico, va accettato dottrinalmente”.

Perchè?

” Esistono due lati della medaglia. Quello dogmatico e si sa che il dogma e la dottrina non possono essere cambiati da nessuno, nemmeno dal Papa. E infatti qui non si ravvisano cambi formali nella dottrina. Ma esiste un secondo lato della medaglia, quello pastorale che regola anche l’ ammnistrazione dei sacramenti. In questo ultimo ambito, il Papa ha il potere e la facoltà di cambiare quello che hanno realizzato i  pontefici precedenti”.

Insomma, che coda dice Cavalcoli?

” Che trovo il documento di correzione filiale non molto chiaro. Non so ancora se  attaccano il Papa di eresia  come dicevo o di negligenza”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Padre Cavalcoli: “Nell’Amoris Laetitia non ci sono eresie””
  1. Appunto, la pastorale puo’ essere cambiata dal Papa certo, si prega solo di farlo in maniera chiara per tutti, cosa che oggi, a causa del capitolo 8 dell’Amoris Letitia, non succede, basta guardare cosa succede tra parrochie dell’area tedesca, per esempio, e quelle di altre zone ad esempio in Italia (e anche in Italia vi sono differenze all’opposto tra Palermo e Como ad esempio).
    Ed é anche giusto ricordare di non capire perché il Papa non risponde alla confusione cosi’ creata. Alla fine é lui stesso, con tutto il rispetto per il Papa, che si distingue come poco coerente nella comunicazione e per nulla misericordioso verso i suoi sinceri servitori che almeno in privato poteva ascoltare, o no?

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