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Oscar-GianninoIl noto giornalista economico e politico Oscar Giannino dissente dalla visione del Papa  in tema di finanza. Ma va oltre. Lo fa con garbo, e misura a La Fede Quotidiana.

Giannino, Papa Bergoglio non perde occasione per bacchettare la grande  finanza, concorda con la sua scelta?

” Lo capisco e lo giustifico, ma dissento. Prima di affermare certe cose, bisognerebbe studiare profondamente l’ economia come scienza e la stessa finanza, altrimenti si corre il rischio di fare valutazioni popolari, certamente gradite alle masse, ma poco fondate”.

Che cosa allora, non la convince nelle posizioni del Papa?

” Probabilmente risente delle disavventure in tema economico della sua Argentina e questo  ci sta. Credo che il Papa sia molto distante, per esempio, dalla visione di Don Sturzo. Se è innegabile che la grande finanza abbia eccessi di creatività che portano conseguenze negative, è  altrettanto vero che non possiamo cancellare di colpo i meriti storici evidenti del capitalismo e del liberismo che generano benessere e della stessa globalizzazione”.

Perchè?

” La globalizzazione non è il diavolo in blocco,  anzi. Bergoglio sottovaluta una questione molto interessante. Se guardiamo i dati macroeconomici degli ultimi 15 anni, ci rendiamo conto che il tenore di vita complessivo del pianeta è aumentato alla pari del benessere. Indubbiamente  resitono sacche di miseria intollerabile, e di ingiustizia, ma sarebbe sensato dire che anche che il reddito pro capite è lievitato  grazie alla globalizzazione e pertanto non tutto è negativa. Ho la sensazione che Bergoglio sia tentato da una visione demagogica e populista che crea consensi, ma non trova riscontro nella realtà e alla lunga non ci porta da nessuna parte. La denuncia ha bisogno non solo di voce alta, ma di valutazioni corrette dal punto di vista scientifico”.

Teologo della liberazione?
” Assolutamente no, io non lo considero tale, anche se alcune affermazioni, come nel recente viaggio in Messico farebbero pensare il contrario. Lui non è un novello Boff divenuto Papa. Bergoglio associa ad un afflato sociale tutto sud americano posizioni in materia etica opposte ai toni della teologia della liberazione e persino  più forti di quella usate da Ratzinger. Lo ritengo maggiormente conservatore, in questa ottica del papa tedesco. Lui è  un cattosciale, che sia bene o male a me non compete dire”.

Immigrazione, la convince la linea di Bergoglio?

” Assolutamente no e anche qui ci trovo  spesso demagogia senza frutto. Se Bergoglio dice di accogliere cristianamente tutti, cosa un poco imprudente, allora sia coerente e metta mani al portafogli, altrimenti siamo alla incoerenza e alle belle intenzioni. Faccia dei fatti. Siamo alla stessa cosa di quell’ arrangiatevi detto ai vescovi italiani sulla Cirinnà. Annuncia,  sono gli altri a doversi attivare concretamente.  Sulle iniziative di accoglienza, quelle  proposte a Settembre, non mi  pare che l’ episcopato italiano si sia attivato tanto e dimostrazione della difficoltà della operzione e dellacertificazione di un dissenso non espresso, ma esistente. Quesa frattura è evidenziata dalle differenti posizioni di Bagnasco e di Galantino che è una sorta di replicante di Bergoglio nella Cei”.

Bruno Volpe

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