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“Le posizioni di padre Sosa Abascal sul demonio sono contro il Magistero della Chiesa e scandalizzano”.

Il noto esorcista di Castellana Grotte (Bari), don Vincenzo Togati, non le manda a dire sulle dichiarazioni recentemente rese nel corso di una intervista a Tempi, dal “Papa Nero” della Compagnia di Gesù, padre Sosa Abascal.

Padre Sosa, in sintesi, ha negato l’ esistenza reale di Satana riducendolo ad una generica idea del male. L’Associazione Internazionale Esorcisti ha reagito sostenendo che tali affermazioni sono contro il Magistero ordinario e straordinario della Chiesa.

Don Vincenzo, Satana esiste realmente o è solo una raffigurazione dello spirito del male, come dice padre Sosa Abascal?
“ Le dichiarazioni di Padre Abascal e di chiunque neghi l’ esistenza reale del Nemico, sono in contrasto col Magistero della Chiesa cattolica e vanno contro verità di fede”.

Per quale motivo è contro il Magistero?
“Il Signore è venuto per contrastare il potere del demonio e liberarci. Se rinneghiamo l’ azione e la sua presenza reale, allora Gesù che cosa è venuto a fare, il turista? In poche parole, con le posizioni di Padre Sosa Abascal si perviene alla conclusione inaccettabile di rinnegare la redenzione. Come rigettare il ruolo di Redentore del Signore”.

Quale la conseguenza?
“Concordo con l’ Associazione Internazionale degli Esorcisti. Affermazione sbagliata e siamo in eresia”.

Che rischio comporta?
“Scandalizzare il popolo di Dio, almeno quello che non è rettamente formato o evangelizzato. Aggiungo che basta leggere il Vangelo per verificare l’ esistenza reale di Satana che è sempre ben presente. Gesù ha compiuto numerosi esorcismi”.

Da che cosa dipendono certe “ uscite”?
“Dallo scadimento nella formazione catechistica e dottrinale, anche degli uomini di Chiesa, non tutti certamente, per i quali tuttavia bisogna sempre pregare. E’ Satana, che ama la divisione, a favorire e creare certe situazioni”.

Secondo lei nella predicazione si parla a dovere di Satana?
“No. Probabilmente se ne ha timore o è politicamente scorretto occuparsene. Oggi, anche nella Chiesa, si corre spesso dietro al politicamente coretto, dietro a quello che piace o che la gente ama sentire e al pensiero unico dominante. Molti uomini di Chiesa si sono mondanizzati”.

Chiesa eccessivamente affaccendata con la politica?
“Non parlerei di Chiesa che è generico, ma di uomini di Chiesa. Effettivamente esistono pastori che pensano maggiormente alla politica, al sociale o all’ecologia che alla salute delle anime, che è la nostra vera missione”.

Nel corso del dibattito al Senato sulla fiducia al governo Conte, sono riecheggiati brani della Scrittura e una citazione di San Giovanni Paolo II. Che cosa ne pensa?
“Sono favorevole. La fede non è confinata alla sacrestia, ma è bene che entri anche nelle istituzioni, specie da parte di politici che si definiscono credenti. Durante l’ iter dell’approvazione della Cirinnà, un senatore, Scilipoti, citò brani del Levitico. Fu coraggioso ed intellettualmente onesto, in un certo senso apripista”.

Bruno Volpe

 

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