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“Ogni Rosario omesso, è un regalo al diavolo. Preghiamo poco”: lo sfogo è in questa intervista che ci ha rilasciato. Appartiene a padre Ildebrando Di Fulvio, noto esorcista dell’ Abbazia di Casamari, il quale rilancia anche sulla famiglia: “è il centro della società, quella formata da uomo e donna aperti alla vita”.

Padre Ildebrando, secondo alcuni esorcisti viviamo un momento storico nel quale il demonio è molto attivo. Condivide?

” Sì. Satana è sulla offensiva ed esistono i motivi”.

Quali?

” Abbiamo smarrito valori e principi, specialmente quelli cristiani. Il pericolo del materialismo è reale, alla pari del secolarismo. Inoltre si prega poco ed esiste una generalizzata ribellione a tutto e tutti. Ogni Rosario omesso è un regalo che facciamo a satana”.

Pregare poco, perchè?

” Si pensa, erroneamente, che pregare sia una cosa vecchia o superata. Invece il non pregare è un gentile omaggio che facciamo al nemico che è furbo. Sa approfittare dei nostri  errori e debolezze e la sua più grande vittoria è quella di fare credere che non esista. Oggi sentiamo pronunciare da tanti cristiani, o che si dicono tali, una colossale sciocchezza: sono credente, ma non praticante. Come dire, ho fame, ma non mangio, privo di senso”.

Nella Chiesa si parla, a livello di predicazione, di Dio in modo sufficiente?

” In tanti casi se ne parla poco. Indubbiamente i problemi sociali, penso alla economia, lavoro, ecologia, immigrati sono importanti, ma  prima di tutto un prete deve annunciare il Vangelo senza inventare niente e amministrare degnamente i sacramenti. Queste sono le priorità”.

Che senso ha minimizzare il demonio?

” Nessuno. Negare satana è  rinnegare il Vangelo. Esistono effettivamente preti che quasi se ne dimenticano o lo ignorano. Un grande errore, magari causato da paura o peggio da modernismo di stampo razionalista. Uno dei grandi mali del tempo  è il materialismo, pensi per esempio a come la pormografia ha volgarizzato il sesso . La pornografia è un male gravissimo”.

Di famiglia ne parlano tanti in politica…

” Bisogna vedere poi che cosa fanno. La famiglia è il centro vitale della società, da rispettare e proteggere. Ovviamente quella fatta da uomo e donna uniti nel sacramento del matrimonio ed aperti alla vita. Solo quella è famiglia”.

Cosa pensa di quanto avviene a Medjugorje?

” Bisogna rispettare i tempi della Chiesa senza fretta. I messaggi, da quello che leggiamo, sono positivi e l’ albero si giudica dai frutti che, da sacramenti e conversioni, mi sembrano positivi”.

Bruno Volpe

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