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La prima seduta delle nuove Camere si terrà il prossimo 23 marzo. Il primo compito sarà l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Due giorni dopo, il 25 marzo, sarà il termine ultimo per i parlamentari per comunicare il gruppo di appartenenza (ci saranno sorprese?). Alla fine del mese di marzo poi si entrerà davvero nel vivo per la formazione di un eventuale nuovo governo.

Che governo sarà?

Di unità nazionale?

Di scopo (magari per fare la legge elettorale)?

Patto tra “nemici” M5S, Pd e Leu?

Patto sovranista tra M5S e Lega?

Non lo sappiamo.

Quello che, purtroppo, emerge è una certa disforia del voto dei cattolici. Non nel senso psichiatrico del termine (che indica un’alterazione dell’umore in senso depressivo, accompagnato da irritabilità e nervosismo, insomma l’opposto dell’euforia) ma nel senso esclusivamente etimologico (dysphoría, in greco, è composta di dys- “male” e un derivato di phérein “sopportare”), cioè, si potrebbe dire, del “sopportare il male” minore.

Guardando i primi dati, i partiti dentro o fuori le coalizioni che si sono espressi palesemente come portatori in politica dei valori della dottrina sociale della Chiesa e dei valori etici cattolici (stiamo parlando di Noi per l’Italia Udc, Civica Popolare e Popolo della Famiglia) messi insieme hanno sfiorato ma non raggiunto il 3%.

La scelta dei cattolici, quindi, è andata non nella direzione dell’identificazione con un partito di ispirazione cristiana ma nella navigazione a vista tra partiti che, prevedibilmente, erano ritenuti in grado di superare la soglia di sbarramento del 3%, tra quei partiti che hanno accolto molti principi della dottrina sociale e della morale cristiana (Fratelli D’Italia Con Giorgia Meloni), alcuni di questi valori (Lega, Forza Italia, Partito Democratico), solo qualcuno di questi temi (Liberi E Uguali e Movimento 5 Stelle).

E adesso, verrebbe da chiedersi?

Dal punto di vista dell’etica cristiana il governo da temere è il Patto tra “nemici” M5S, Pd e Leu perchè più disponibili ad approvare leggi su tematiche sensibili in antitesi con i principi evangelici.

Tutte le altre opzioni non sembrano sollevare questi problemi. Vedremo!

Matteo Orlando

Un pensiero su “La “dysphoría”del voto dei cattolici. E adesso?”
  1. Quando il Pd ha fatto votare le unioni civili e l’eutanasia, forza Italia facendo mancare i voti al governo avrebbe potuto far saltare tutto. Quindi, il Pd lo conosciamo, ma dimmi dove sta la cattolicita’ di forza italia

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