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Il teologo bolognese don Alfredo Morselli questa volta non parla di… dubia, ma di normalissimi tortellini. Pollo o carne di maiale? Il dilemma è cornuto. Ma vediamo il motivo.
Recentemente a Bologna, patria del tortellino, è scoppiata una sorta di “guerra del tortellino”. Ha destato scalpore la proposta, attribuita da alcuni al Vescovo di Bologna, il cardinale Zuppi, di preparare i tortellini con carne di pollo, perché così li possano mangiare anche i fedeli islamici.

Nella reazione è stato preso di mira lo stesso Presule, tanto che la Curia di Bologna ha rilasciato un comunicato stampa, stigmatizzando le reazioni e definendole non accettabili neppure in “campagna elettorale”. Sentiamo sull’argomento don Alfredo Morselli, questa volta non in veste di teologo, ma di bolognese, e quindi – presumibilmente – consumatore di tortellini.

Don Alfredo, Le piacciono i tortellini?

“Moltissimo, ma diciamolo sottovoce perché semmai ci leggesse la mia dietologa sarei rovinato…”

Allora, perché tanto scalpore per i tortellini al pollo?

“Vede, per un bolognese sentir dire tortellini senza carne maiale è una contraddizione in termini: è come dire il ghiaccio caldo oppure il bianco scuro etc. Visto che il mio Vescovo è trasteverino, sarebbe come dire “l’amatriciana senza guanciale e senza pecorino romano”, oppure “l’abbacchio senza le acciughe”; la prima reazione istintiva è un rigetto sanamente passionale…”.

Perché dice “sanamente” passionale?

“Perché, vede, il mangiare è ciò che in natura si avvicina di più al sacro. Diverse religioni contemplano il “pasto sacro”, e anche Gesù nell’istituire l’Eucarestia non si è appoggiato sull’aria, ma su come Egli stesso ha creato l’uomo…”.

Quindi sono sacri anche i tortellini?

“No, ma è vicino al sacro mangiarli insieme a tutta la famiglia in certi giorni, riunendosi, rievocando i tempi in cui – che so – “così li faceva la nonna etc”. Si stabilisce attorno a un cibo in legame spirituale che lega anche alle generazioni passate… tutto ciò non è propriamente sacro, ma si avvicina ad esso”.

E così si spiega il rigetto?

In parte sì; ma teniamo conto che è la punta di un iceberg di pressioni per cui vogliono togliere presepi, crocifissi, devastante omiletica catto-comunista etc. per cui la reazione è “Ecchecavolo, mi rompono le scatolea nche con I tortellini”

Come giudica il comunicato della Curia di Bologna?

“Un po’ troppo risentito; io avrei spiegato che come ci sono i cibi gluten-free etc, ci sono anche piatti senza carne di maiale; e poi avrei detto che – per dipanare ogni equivoco – il Vescovo avrebbe benedetto per S. Antonio un allevamento di suini”.

E che cosa c’è secondo Lei da evitare in questa polemica?

“Dare la colpa a Salvini se i bolognesi si irritano perché gli profani i tortellini… diranno che dopo il Rosario, adesso strumentalizza i tortellini…”

Bruno Volpe

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